Youmove.me va a Istanbul e fa il trip-planner per i trasporti pubblici

Istanbul è una città che colpisce fin da quando la si intravede da lontano, sfrecciando su un vecchio airport shuttle verso l’hotel. Tredici milioni di persone e lo stretto del Bosforo a dividerla fra Asia ed Europa, capitale di un Paese capace di crescere a doppia cifra mentre l’Europa era ancora immersa nella recessione. Chiaramente, dev’esserci qualcosa sotto.

Il modo migliore per capire cosa è visitare il Webit, evento che annualmente raduna ottomila rappresentanti del mercato digital EMEA. Quest’anno, tra il sei e il sette novembre, c’eravamo anche noi di Youmove.me al completo, con un bando dell’ICE che ha offerto lo spazio espositivo. Permettetemi un brevissimo elevator pitch, tornerà utile sotto: abbiamo sviluppato una piattaforma riesce ad acquisire dati sui mezzi di trasporto in qualunque formato siano e, con widget ed API, permette qualunque sito od app di mostrare ai propri utenti la migliore combinazione di mezzi per arrivare dove serve, door to door.

Il Webit ha rappresentato il nostro debutto nel mondo delle esposizioni internazionali. Ho deciso di portare tutto il team, anche se non era strettamente necessario. Un evento all’estero è una stupenda occasione di team building e, credetemi, ci sono modi peggiori per ravvivare il team spirit che tirare le sei di mattina assieme fra chiacchiere e bicchieri di Raki.

La nostra avventura è cominciata alle 9,30 del 6 novembre al nuovissimo Halic Congress Center, affacciato direttamente sul Corno d’Oro. L’evento era struttrato così: un classico spazio espositivo con realtà come Paypal, Yandex e Microsoft, in parallelo una gigantesca sala congressi dove leader di settore tengono presentazioni che spaziano in tutto il mondo digital.

I partecipanti hanno background davvero variegati. Ho fatto un’interessate chiacchierata con Nicolas Brusson, COO di Blablacar, startup di ridesharing che abbiamo recentemente integrato nella piattaforma e abbiamo ricevuto interessanti proposte di business da persone provenienti da tutto il mondo, dall’Azerbaijan alla Russia. Per chi è interessato ai paesi emergenti, il Webit è un’occasione da non perdere.

Parlando di occasioni: la sera prima dell’evento abbiamo cercato di arrivare al congresso per l’accredito usando i mezzi pubblici, che pure a Istanbul non mancano. Un incubo. L’unico trip-planner esistente è stato sviluppato dall’agenzia dei bus, probabilmente sotto l’effetto del Raki. Nessuna speranza di trovare interconnessioni con traghetti e metropolitane. Questo mi ha fatto pensare due cose: 1) spostiamoci in taxi 2) Tredici milioni di persone, un network di trasporti giganteschi e nessun trip-planner efficace… aspetta, noi ne abbiamo creato uno!

Se a Istanbul non ci sono trip-planner, perché non farci dare i dati ed integrare la città in Youmove.me? Sforzo ridotto, upside gigantesco. Come procedere? Ho chiesto allo staff del Ministero dello Sviluppo di organizzare un incontro con l’agenzia di trasporti locale. Possiamo acquisire i dati anche senza permesso, ma è sempre meglio costruire un rapporto. No problem: incontro fissato il giorno dopo, agenzia interessata, sviluppi potenziali enormi. Siamo abituati ad un Paese incapace di assistere i suoi imprenditori, ma lo sforzo dell’ICE merita un plauso per la posizione dello stand (esattamente davanti all’ingresso) e per l’organizzazione impeccabile: interpreti Italiano-turco, receptionist, presenza dei responsabili dell’ufficio locale dell’ICE sempre pronti ad aiutare.

A coordinare la delegazione italiana c’era il giovane Mattia Corbetta del Ministero dello Sviluppo Economico, uno dei fautori del famoso decreto startup. L’impressione è di un Davide che lotta contro l’inerzia di un Golia fatto di parlamentari paleozoici che vedono le startup come irrilevanti aziendine fatte da nerd. Sapere che gente in gamba si sta impegnando (con successo, seppur parziale) per migliorare la competitività delle startup italiane dà un briciolo di fiducia, anche se il panorama politico non lascia spazio a molte illusioni.

Sempre a proposito di successi, una delle startup italiane, Intoino, ha vinto la Webit Global Startup Challenge, superando una concorrenza di 800 startup e aggiudicandosi un maxi-assegno cinquemila euro (bravissimi, ma in bocca al lupo per imbarcarlo al ritorno!). Sull’onda del successo lanceranno una campagna su Indiegogo, che parte con grandi presupposti.

Per quanto ci riguarda, dopo un’ultima serata assieme siamo tornati al lavoro con contatti interessanti, nuove opportunità di business e la consapevolezza di quanto conteranno nei prossimi anni i mercati emergenti. Non male per un evento di due giorni.

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