“Siamo molto orgogliosi di essere partiti da zero in un mercato che ancora non esisteva e di aver raggiunto questi piccoli traguardi. Il mondo della last mile delivery è soltanto all’inizio, soprattutto nel nostro mercato, con ampissimi margini di crescita e ciò ci fa credere che siamo solo all’inizio di un lungo percorso. Grazie a questo round apriremo in 25 città in Italia, tra cui Roma, migliorando sempre di più il servizio in termini di offerta e tecnologia. Gli obiettivi sono ambiziosi, ma il nostro team è deciso, coeso e pronto a cogliere la sfida che ci si pone di fronte: diventare in breve tempo il leader della drink delivery in Europa”, così Andrea Antinori co-fondatrice di Winelivery dichiara a Startupbusiness in occasione dell’annuncio del nuovo round di investimento che la startup ha appena chiuso per un valore pari a 850mila euro. Round che è stato sottoscritto da tutti gli attuali soci che sono più di 300 a seguito delle due campagne di crowdfunding che la società ha fatto raccogliendo rispettivamente 150mila euro e 400mila euro sulla piattaforma CrowdFundMe, ai quali, riferisce una nota, si sono aggiunti nuovi soci strategici per lo sviluppo commerciale e anche Gellify . La startup che sta sviluppando una rete per la consegna a domicilio di vini, birre e distillati garantendo tempi contenuti e qualità del prodotto ha in programma di sviluppare servizi anche di tipo B2b e di estendere la sua presenza in 25 nuove città in Italia e in Europa che seguono quelle dove è già operativa che sono Milano, Bologna, Torino, Bergamo e Firenze, gli occhi sono puntati si Roma e su Monaco di Baviera che potrebbero essere le prossime tappe del processo di espansione. Sempre secondo quanto riferito dalla nota la startup che Andrea Antinori ha fondato insieme a Francesco Magro è oggi valutata 7,2 milioni di euro e ha registrato negli ultimi nove mesi un aumento del fatturato di oltre il 600%. Winelivery ha già stretto accordi commerciali con Signorvino, Campari e Sanpellegrino e ha avviato la terza campagna di crowdfunding al fine di completare il round e arrivare a 1,2 milioni di euro. La relazione tra mercato del vino e strumenti di e-commerce è al centro anche di un’altra notizia di queste ore che vede un’altra scaleup italiana del settore, Tannico, avere siglato un accordo con Qaplà, piattaforma integrata per la gestione delle consegne end-to-end. Un accordo che renderà ancora più efficace il lavoro di Tannico e la sua capacità di rispondere alle richieste dei clienti in un mercato che, riporta la nota diffusa, cresce a doppia cifra sia quando si tratta di esportazioni del prodotto italiano sia quando si tratta di utenti italiani che scelgono il canale dell’e-commerce per approvvigionarsi. La nota disegna anche il cliente tipo che corrisponde a una persona di genere maschile (gli uomini che acquistano vino online sono mediamente il doppio delle donne, 65,9% contro 34,1%), di 48 anni di età (il 61% degli acquirenti appartiene alla cosiddetta “generazione X”, di fascia di età 36-55 anni), residente nelle regioni delC entro-Nord Italia e con una predilezione verso i vini rossi fermi e gli spumanti. Lo scontrino medio è di 123 euro, con una preferenza di acquisto che si concentra principalmente al martedì: tendenzialmente l’orario d’elezione è quello serale.
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