Weply è un marketplace, è una vetrina online, è uno strumento per mettere in contatto chi vende e chi compra, è anche una piattaforma per facilitare lo sviluppo della presenza online da parte di negozi che non l’hanno. Weply è il luogo dove acquistare prodotti sportivi: sci, ciclismo, trekking, prodotti usati e verificati, prodotti nuovi, prodotti in offerta.
Weply l’hanno fondata Davide Guerrieri che è anche il CEO e Samuele D’Addesio che il COO: “siamo partiti nel 2023 e già lo scorso anno abbiamo registrato numeri interessanti con un gross merchandise value, vale a dire il transato, di circa 15mila euro in soli tre mesi – dice Guerrieri a Startupbusiness -. Siamo partiti con un round family and friend da 75 mila euro e abbiamo costruito una piattaforma che si articola su app e sito web, che consente anche agli utenti di fare richieste specifiche: dimmi cosa cerchi e io te lo trovo in pratica e ai negozi di entrare a fare parte della nostra rete per avere una presenza online e per poter offrire ai clienti servizi di try and buy e di noleggio”.
Weply ha un approccio specifico, pensato soprattutto per le nuove generazioni di consumatori che hanno maggiore abitudine a comprare online e a comprare prodotti di seconda mano, un approccio che spesso i brand non hanno e che quindi si trovano a interfacciarsi in modo poco efficace con i consumatori più giovani, attenti ed evoluti: “è un tema questo che molti brand o negozi non gestiscono in modo efficace – dice il CEO – alcuni lo hanno capito e lo fanno, altri sono ancora un po’ fermi a modelli di vendita tradizionali che mancano di arrivare a quelli che sono in effetti i nuovi consumatori e noi siamo concentrati proprio su quello, sui nostri clienti sia che essi siano il consumatore o il negozio che fa parte della nostra rete”.
Questo modello che ricorda l’approccio clic and brick ma anche la fornitura di servizi con l’approccio Saas si traduce per la startup nella capacità di differenziare i canali di fatturato: la subscription che pagano i negozi per avere una vetrina online, la fess sulla transazione che tipicamente paga chi acquista quando compra da un altro privato e tutti i servizi aggiuntivi a partire, per esempio, dai prodotti verificati: “abbiamo rilevato che aggiungere la certificazione di prodotto verificato da noi è elemento che facilità la vendita, ed è un servizio che rientra in quelli che noi consideriamo come servizi aggiuntivi che portano ulteriore sviluppo del business”.
La startup che conta circa 40mila utenti registrati, 12mila follower sulla pagina Instagram e 4mila annunci pubblicati punta ora a raccogliere 400mila euro con un SAFE: “nostro obiettivo ora è quello di avere fondi per migliorare il prodotto e accelerare il processo di espansione sul mercato, in questa fase non abbiamo bisogno di assumere nuove persone perché abbiamo già uno staff consolidato di sette persone che è coinvolto nel progetto fin dall’inizio (nella foto, ndr), l’idea è portare a termine questo SAFE pre-seed per poi fare un round seed più importante per sostenere anche il processo di internazionalizzazione nel quale crediamo molto sia per quanto riguarda il settore degli sport acquatici dove vediamo Spagna e Portogallo come mercati chiave, sia quello degli sport invernali dove invece registriamo forti tassi di crescita in tutta l’Europa dell’est. Il SAFE ci serve anche per portare a bordo investitori capaci di dare supporto anche non finanziario allo sviluppo della startup, advisor che possono aiutarci a sviluppare ulteriormente il processo di crescita”.
Il progetto di Weply è quindi di ampliare sia i servizi, sia la rete di partnership con i negozi, sia i mercati ma anche gli ambiti d’azione, oggi l’attrezzatura sciistica e per gli amanti della bici rappresenta il grosso degli annunci a cui si affiancano l’arrampicata, il trekking e il campeggio ma surf, kite, vela e subacquea sono in forte crescita.
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