Esperienza di viaggio door-to-door, è questa la proposta di Wanderio, startup molto giovane (età media 25 anni) che promette di arrivare dove tutti i siti per i viaggi online non sono ancora arrivati: pianificare il viaggio online integrando diversi sistemi di trasporto, dall’autobus all’aereo, in base a prezzo, durata e persino emissioni di Co2.
Wanderio ha annunciato di aver raccolto 200k, un seed round, da una compagine di business angel e realtà quali Translated, Xandas e Club Italia Investimenti 2, investimento che arriva in un momento decisivo dell’attività di Wanderio, che oggi presenta un team di otto persone (5 full time e 3 part time) ed è prossima al lancio della nuova release del prodotto. Attualmente Wanderio offre un servizio in grado di confrontare più di 1.000 compagnie aeree, 3.000 compagnie di trasporto pubblico e ferroviario e 20.000 transfer privati e condivisi, arrivando a coprire oltre 700 aeroporti nel mondo.
Cosa significa quest’investimento per Wanderio?
“Fondamentalmente significa consolidare la nostra piattaforma tecnologica e lavorare sulla prossima release e sulla sua diffusione, sopratutto in ambito europeo – risponde Matteo Colò, co-founder e Ceo della società – Già attualmente il nostro traffico è per il 40% italiano e per il 60% arriva da regno Unito, Germania e Stati Uniti. Abbiamo fondato l’azienda in tre e siamo partiti a febbraio 2013 autofinanziandoci, presentando una prima versione del prodotto con una beta chiusa a giugno e poi a ottobre lanciando al Techcrunch di Berlino una beta aperta. Ora stiamo lavorando alla nuova versione che sarà quella che apriremo definitivamente al pubblico e arriverà nei prossimi mesi”
In un mercato apparentemente già saturo di soluzioni per la ricerca, il booking e la comparazione di viaggi online, perchè siete diversi, cosa vi da la convinzione di essere innovativi?
“Wanderio nasce proprio dalla constatazione dei limiti delle altre piattaforme – continua Matteo – Abbiamo analizzato che il 45% delle persone per pianificare un viaggio online è diventato frustrante poiché le informazioni necessarie sono disseminate in tanti siti diversi. Prima di effettuare una prenotazione online, l’utente visita in media 22 siti internet e realizza almeno 12 sessioni di ricerca. Wanderio risolve la frammentazione riunendo tutte le informazioni in un’unica piattaforma, aiutando gli utenti a pianificare l’intero itinerario di viaggio, non da città a città, ma dalla porta di casa fino alla destinazione finale. La nostra piattaforma mette a confronto voli, treni, mezzi pubblici e servizi di collegamento ad aeroporti e stazioni quali taxi, navette e transfer privati, ogni tratta del proprio itinerario è pianificabile, quindi l’utente ha informazioni complete e può scegliere il percorso preferito in base a criteri quali costo, durata del viaggio ed impatto ambientale.”
Modello di business?
“Sostanzialmente abbiamo un modello di revenue sharing, quindi su ogni biglietto venduto di aereo, treno, taxi, ecc, i nostri partner ci riconoscono una percentuale. Le commissioni concesse sui voli è molto bassa perchè non ci sono margini elevati nel trasporto aereo, va meglio con il trasposrto ferroviario e sopratutto sui trasporti “ground”. Per questo motivo ci interessa concentrarci sullo sviluppo di questo settore di trasporto, che rappresenta un pò “il primo e ultimo miglio in un viaggio”: taxi, navette, servizi di trasporto urbano.”
(foto del team al completo presso la loro sede a Talent Garden Milano)
Qual’è la maggiore difficoltà che avete incontrato sul vostro percorso fino a questo momento?
“In generale per tutte le startup, credo che l’ostacolo principale sia quello di costruire un team di persone convinte di qualcosa che in realtà deve ancora nascere. Noi abbiamo iniziato in tre co-founder e oggi siamo un team di 8 persone. E’ la difficoltà maggiore ma anche una delle cose più appaganti quando poi si trova il team giusto.”
Come avete convinto gli investitori?
“Il nostro è un progetto molto complesso nella esecuzione, non solo a livello tecnologico ma anche considerando il settore specifico. Nessuno di noi aveva un background nel “travel”. La nostra età media è 25 anni, è per tutti la prima esperienza in un settore piuttosto competitivo, una premessa rischiosa, ma per gli investitori, credo sia stato determinante vedere che abbiamo fatto tantissimo lavoro a livello di prodotto e a livello di studio del potenziale dell’iniziativa, che ci avevamo già investito i nostri risparmi e tantissima energia.”
In attesa della prossima versione, www.wanderio.com
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