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Il Wright1 è un aereo elettrico progettato per volare a distanze prossime ai 1300 km. La startup che lo ha creato e ci lavora dal 2016, si chiama Wright Electric e dice che il loro progetto porterà “il volo a zero emissioni allo stesso costo di una flotta a combustibile fossile” entro il 2030. Troppo ambiziosi? Anche i fratelli Wright che nel 1903, a Kitty Hawk, North Carolina, fecero alzare in volo con un pilota a bordo il Wright Flyer, la prima macchina a motore, erano ritenuti un po’ dei visionari, ma la loro sfida ha dato il via all’aeronautica moderna. Che negli anni successivi ha contnuato a evolversi nel design e nelle performance, ma sostanzialmente da allora ha sempre un motore a combustibile fossile. Parecchio inquinante, anche se meno di quanto si pensa. L’industria della moda è più inquinante, il digitale è più inquinante. Alcuni dati di ATAG – Air Transport Action Group:
- il trasporto aereo contribuisce per il 2% alle emissioni globali da attività umane (contro il 3,7% del digitale attuale) ed è responsabile per il 12% nell’ambito dell’industria dei trasporti, dove il peggio è attribuito al trasporto su gomma (74%);
- l’80% delle emissioni di CO2 derivano da voli oltre i 1500 km per i quali non esiste alternativa
- il settore si è dato degli obiettivi climatici e ha per esempio sviluppato il carburante SAF – sustainable aviation fuel – che è considerato molto poco impattante sull’ambiente.
Ma un motore elettrico sarebbe naturalmente ancora meno impattante, finora gli ostacoli in qusta direzione sono stati rappresentati soprattutto dai costi elevati.
Wright, la startup
Wright Electric, Inc. (Wright) è una società con sede negli Stati Uniti e sta sviluppando il primo aereo commerciale a emissioni zero al mondo. L’azienda è stata fondata nel 2016 da un team di ingegneri aerospaziali, esperti di sistemi di propulsione, energia e chimici delle batterie. Wright è stato finanziato da Y Combinator, il Clean Energy Trust, fondi di venture capital e family office. E’ già entrata in amicizia con diverse compagnie aeree come easyJet e VivaAerobus, e ha contratti di sviluppo con la NASA e l’ARPA-E del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti.
Wright1, il primo aereo
Il veicolo che attualmente Wright sta sviluppando è il Wright1, un aereo di linea da 186 posti, a corridoio singolo, con un’autonomia di 800 miglia, 20% di emissioni di rumore in meno, una fusoliera aerodinamica che comporta una richiesta di energia 20% inferiore, e naturalmente zero emissioni di CO2. Il cuore della sua tecnologia è un innovativo sistema di propulsione che sarà testato nei prossimi tre anni, secondo quanto ha detto il ceo Jeff Engler a IndustryWeek. Nel 2021 l’azienda condurrà test di laboratorio. Nel 2022, si concentrerà sui test in camera d’altitudine per simulare di essere ad alta quota. E poi nel 2023, farà test di volo dell’inverter a 40.000 piedi. “La ragione per cui 40.000 piedi è importante è perché è lì che i clienti useranno l’aereo elettrificato. Questo è importante per loro per mantenere le loro operazioni attuali. – L’altitudine è il problema maggiore per testare il motore Wright e l’inverter. L’aria è diversa a 40.000 piedi, rispetto a 10.000 o 25.000 piedi, ha spiegato Engler. Ma le difficoltà non spaventano, perché la socieà conta entro il 2025 o 2026 di ottenere la certificazione dei suoi motori aerospaziali Il Wright1 dovrebbe entrare in servizio nel 2030: Milano-Londra a zero emissioni e con biglietti a prezzo inferiore di quelli attuali. Un sogno? Quasi una realtà.
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