BrainControl, startup che ha sviluppato una rivoluzionaria tecnologia che supporta le persone con gravi disabilità e consente loro di controllare gli oggetti con i pensieri (Brain-Computer Interface), interpretando la mappa elettrica corrispondente a determinate attività cerebrali, ha ricevuto il primo premio nella challenge What’s Next di Vivatech 2019, l’evento parigino dedicato all’innovazione, alle startup e alle aziende che operano nel campo della tecnologia diventato l’evento di questo tipo più frequentato in Europa e tra i più importanti al mondo. BrainControl era stata selezionata da Capgemini Invent tra oltre 10.000 startup e aziende leader mondiali nel settore della tecnologia per presentare la sua soluzione innovativa nella Pitching Zone “What’s Next” di Vivatech sul tema: “Come può la tecnologia contribuire a costruire Futuri Positivi?”. Di BrainControl abbiamo già parlato diverse volte, essendo una startup ad alto contenuto tecnologico (deep tech) e impatto sociale, vincitrice di numerosi premi nazionali (Premio Marzotto) e internazionali. Il suo dispositivo AAC (Comunicazione Aumentativa Alternativa) è un framework basato su Intelligenza Artificiale per l’interazione uomo-macchina mediante bio-feedback. Il primo impiego è stato indirizzato come dispositivo di comunicazione aumentativa alternativa basato su BCI, una sorta di joystick mentale che permette di superare disabilità motorie e di comunicazione. BrainControl offre ai pazienti che hanno abilità cognitive intatte, ma che non sono in grado di muoversi o comunicare stadio chiamato locked-in, la possibilità di soddisfare molti bisogni, ciò anche per pazienti in stadi meno gravi ma che non possono utilizzare sistemi eye-tracking. La sua applicazione include la comunicazione e la gestione di dispositivi domotici e robotici, come droni e avatar per la telepresenza. La piattaforma permette, quindi, alle persone affette da patologie come Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), Sclerosi Multipla, tetraplegia e distrofie muscolari di varia natura di superare disabilità fisiche e comunicative. Più di 140 milioni di persone nel mondo vivono con paralisi causate da malattie degenerative neuro muscolari, ischemie, traumi ed altre cause. Le tecnologie attualmente disponibili sul mercato, che si basano su “voice-controlling systems”, “eye tracking” o altro, offrono soluzioni efficaci durante alcune fasi di queste malattie ma che diventano inutilizzabili con il progredire delle stesse. Lo scorso giugno la società, che ha sede a Siena, aveva ottenuto un investimento da parte di RedSeed Ventures pari a 2,5 mln di Euro, volto a migliorare la diffusione del dispositivo medico sul mercato e l’estensione delle sue applicazioni. BrainControl ha già ottenuto il marchio CE come medical device ed è stato testato durante uno studio clinico condotto su 105 pazienti, di cui 42 con disturbi di comunicazione e motilità e 63 sani. Grazie a questi risultati il prodotto è già proposto sul mercato sia in Italia che all’estero ed è attualmente utilizzato dai primi pazienti presso strutture sanitarie o a domicilio. Inoltre, in Italia in molti casi il dispositivo è stato interamente rimborsato dal sistema sanitario nazionale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA