Sempre più di frequente, le call e i bandi per startup, in alcuni casi anche le application form di incubatori e investitori, richiedono alla startup di candidarsi inviando un video pitch. E bisogna ricorrere all’arte di arrangiarsi. Fortunatamente oggi un buon smartphone, il computer o altri device alla portata di tutti anche se non professionali, hanno qualità tecniche tali da permetterci di realizzare un buon prodotto se abbiamo un pizzico di creatività e chiarezza d’intenti. Ecco 5 regole basiche per aiutarvi a realizzare un video pitch nel migliore dei modi.
1 – Brevità e sintesi
Un minuto potrebbe già essere abbastanza per un video pitch ben fatto, ma se proprio volete, arrivate a due (la sintesi non è semplice). Se puntate ai tre minuti dovete essere davvero molto bravi tecnicamente e avere molto, molto da dire. Meno girate, meno sbagliate. Dovete dire chi siete, che cosa fate e quale bisogno soddisfa la vostra soluzione, magari estraendo dal cappello qualche esempio pratico della necessità. Dei vili soldoni parla il business plan, non è roba da video pitch: questo è il formato per far scattare la scintilla dell’interesse.
2 – Audio, luci, composizione immagine
Assicuratevi di effettuare la registrazione in un luogo dove non vi siano troppi rumori in sottofondo e che la voce abbia il giusto volume, si deve ascoltare senza sforzo e senza disturbo. Assicuratevi inoltre di avere luce abbondante: se non siete tecnici delle luci, puntate sulla luce naturale, se potete. Le regole tradizionali della fotografia vanno bene anche in questo caso: niente controluce, non girate in esterno nelle ore centrali del giorno, meglio al mattino o alla sera, cioè nei momenti del giorno in cui la luce solare è obliqua. Se siete in interni, seguite i trucchi dei youtuber. Per elevare la qualità video verso un livello professionale, pensate per un attimo alla composizione dell’immagine, e prendete spunto dai trucchi dei grandi fotografi.
3 – One line pitch
Se ancora non ce l’avete, è il momento di spremere le meningi e trovarla, quella riga di testo da max 140 caratteri (esatto, come un tweet, perchè deve poter essere twittato) che stabilisce esattamente e senza vaghezza cosa fate. Nella produzione del video è il vostro filo conduttore, la vostra ispirazione, la vostra trama. (Sul tema vi potrà aiutare The Art of One-line Pitching: A Study of AngelList)
4 – Mostrate, se potete
Un founder bravo a pitchare, eloquente, appassionato e video-genico può forse reggere da solo tutto un video pitch di alcuni minuti. Ma, attenzione, rischia di essere noioso! Quindi se avete un prodotto che potete mostrare; o avete una soluzione per la gente o per la città; se insomma potete trovare con facilità cose suggestive da inserire in video diverse dal solo pitcher, girate e mixate. Naturalmente, se c’è un team costituito da più persone e questo rappresenta una sua forza, avanti tutta con le persone. Non usate assolutamente come pitch, un video commerciale che magari avete prodotto per la promo del vostro servizio, app o altro. Vi si chiede un video pitch perchè vi si vuole vedere in faccia. Per esempio: Bridge for Billions – tutto il team in video ma in modo ordinato ed efficace Bento Lab – prodotto + persone
5 – L’attacco è tutto
Sarà nei primi secondi del vostro video che chi guarda deciderà se vederlo tutto o meno, se gli piacete o meno. Escogitate qualcosa di immediatamente coinvolgente, usate l’emozione, usate la simpatia, usate la vostra personalità. Siete il pifferaio magico… Guarda Mondo – è oltre i tre minuti ma è un prodotto professionale, la lezione da imparare è l’attacco e la chiarezza con cui il founder spiega in circa 20 secondi che cos’è Mondo e a quale bisogno risponde.
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