Venture Capital: LVenture Group, una storia di successo

La storia di LVenture raccontata dal suo fondatore Luigi Capello. Quando ho fondato LVenture Group insieme a Giovanni Gazzola avevo un obiettivo preciso in mente: importare in Italia il modello vincente del venture capital americano basato sugli “Acceleratori” creando un ecosistema innovativo in cui far crescere startup con potenzialità globali. Sembrava un progetto folle investire capitali privati nella crescita e nello sviluppo di idee partorite da ragazzi spesso giovanissimi. Oggi possiamo dire che non era solo sana follia: c’era una visione. La visione di chi vedeva in quelle idee giovani, e continua a farlo, non solo la possibilità di ottenere grandi ritorni, ma anche il futuro della nostra società di investimento e del nostro intero Paese.

La voglia di cambiare

Dopo aver fondato Italian Angels for Growh (IAG), ancora oggi uno dei principali gruppi di business angel per investimenti in startup digitali, nel 2010 ho intrapreso un viaggio negli Stati Uniti con l’obiettivo di analizzare il sistema degli acceleratori della Silicon Valley. Ho visitato, così, alcuni fra i più importanti tra cui 500 startups, Y Combinator e Plug and Play, per studiarne il funzionamento e replicarne il modello in Italia.

Luigi Capello, fondatore e Ceo di LVenture Group

Luigi Capello, fondatore e Ceo di LVenture Group

Tornato in Italia con la voglia di importare il modello vincente americano ho fondato, sempre nel 2010, LVenture Srl, società operante nel venture capital e a novembre Enlabs Srl, uno dei pochi acceleratori di startup in Italia. La creazione di queste due realtà coordinate e sinergiche risponde all’esigenza di realizzare una filiera organizzata in modo tale da presentare a business angel e seed capitalist startup già dotate di un buon livello di strutturazione e pronte per diventare grandi.

La quotazione in borsa: un trampolino per LVenture Group

Fin da subito avvertiamo l’esigenza di imporci sul mercato come operatore qualificato e competitivo di Venture Capital. Con lo spirito innovativo che ci contraddistingue, abbiamo scelto la strada della quotazione in borsa come trampolino non solo per raccogliere nuove risorse finanziarie (fondamentali per il nostro sviluppo), ma anche per dare visibilità alla nostra mission ed estendere così il network di individui impegnati nel sostegno dell’innovazione del Paese. I vantaggi ottenuti in termini di immagine, a livello nazionale e internazionale, anche grazie alla maggiore trasparenza fornita agli investitori, non lasciano dubbi sulla bontà di quella scelta. Dal 2013, a seguito della joint venture con l’Università LUISS, si sviluppa il brand LUISS ENLABS, La Fabbrica delle Startup: uno dei pochissimi esempi nel mondo di integrazione tra capitali (LVenture Group), sviluppo imprenditoriale (LUISS ENLABS) e mondo universitario. Stavamo creando un ecosistema unico al mondo che avrebbe continuato a crescere e a evolversi negli anni grazie all’ingresso di numerose corporate e partner che credono nel nostro progetto come Wind, BNL e molte altre in arrivo. Per aumentare il livello dei co-investitori abbiamo fondato Angel Partner Group (APG), un’associazione di professionisti, manager, imprenditori e corporate che credono nell’imprenditorialità e nell’innovazione quali motori della crescita economica. I risultati non lasciano dubbi sull’efficacia del modello creato. Attualmente sono 40 le startup nel nostro portafoglio e oltre il 90% di quelle uscite con successo dal Programma di Accelerazione di LUISS ENLABS ha accesso a investimenti da parte di terzi Il 94% delle startup uscite con successo dal Programma di Accelerazione di LUISS ENLABS riceve investimenti da parte di terzi. Infatti, degli oltre 22 milioni di euro investiti nelle 40 startup del nostro portafoglio, 6 milioni provengono da LVenture Group e più di 16 milioni dai partner del gruppo.

Verso un nuovo futuro

Nel tempo LVenture Group è cresciuto sempre di più e oggi? Giro per i nuovi spazi di 5.000mq a Roma, vedo i sorrisi dei ragazzi che ogni giorno vengono qui a lavorare pensando di innovare il loro segmento di business, parlo con il network di APG che ogni anno vedo svilupparsi ulteriormente intorno a noi. E sapete che mi dico? Che ne è valsa tremendamente la pena, e che quella follia del 2012 meritava di essere perseguita. Mi dico anche che non basta, che serviranno sempre maggiori sforzi e un network sempre più sviluppato e coeso intorno all’innovazione che proponiamo. Avremo anche bisogno di maggiori capitali per rimanere all’interno della forte crescita delle nostre startup che, a oggi, hanno creato più di 500 posti di lavoro contribuendo positivamente all’incremento dell’occupazione giovanile. Sapete una cosa? Io ci credo. E voi? Luigi Capello, fondato e Ceo LVenture Group

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