Venture capital, la exit 12x di H-Farm da Travel Appeal
H-Farm ha ceduto al fondo olandese Airbridge Equity Partners una parte (15%) delle quote detenute nella startup italiana nata nel suo stesso campus, Travel Appeal, ormai scaleup, fondata da Mirko Lalli, che raccoglie e analizza in tempo reale i dati online del settore travel grazie all’intelligenza artificiale. “Ho creduto fin dall’inizio nelle enormi potenzialità di crescita di questa startup nata nel nostro Campus 4 anni fa e che in così poco tempo è riuscita ad attirare l’interesse di investitori internazionali e a registrare una crescita esponenziale. Lo strumento sviluppato da Mirko e il team di Travel Appeal è un prodotto incredibile in grado di sfruttare l’intelligenza artificiale applicata ad un settore, come quello del travel, tra i più rivoluzionari dall’avvento del digitale” ha dichiarato Riccardo Donadon, fondatore e amministratore di H-FARM. Secondo quanto riporta un articolo di EconomyUP, la cessione avrebbe portato nelle casse di H-Farm 900mila euro, con un multiplo di 12 volte rispetto all’investimento iniziale, con una plusvalenza di 823 mila euro, il sogno di ogni investitore. A seguito dell’operazione H-FARM conserverà una quota del capitale di Travel Appeal pari al 10,96%. Gli accordi definitivi prevedono che l’operazione si concluderà nel mese di maggio con contestuale incasso delle somme. La partecipazione è stata ceduta principalmente al fondo di investimento olandese Airbridge Equity Partners. E’ la seconda exit dall’inizio dell’anno per H-Farm  dopo quella del gennaio scorso che ha visto la parziale uscita da Depop. “Il nostro portafoglio sta andando a maturazione, – afferma ancora Donadon – nei prossimi mesi sono previste nuove interessanti operazioni e anche i programmi di accelerazione, in collaborazione con le imprese, ci stanno dando grandi soddisfazioni. C’è tanto valore in H-FARM e nei prossimi due anni sono sicuro andremo a raccogliere tutti i frutti della semina di questi 13 anni di attività”. H-Farm è una società quotata all’Aim. L’ultimo Consiglio di Amministrazione dello scorso marzo ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 che, secondo una nota della società, ha ottenuto  risultati migliori delle attese: cresce del 47% il valore della produzione, attestandosi a 47,9 milioni  di euro, grazie allo sviluppo di Industry ed Education. Ebitda  negativo per 1,6 milioni di euro ma in forte miglioramento rispetto al 2016 (-3 milioni). Dalla fondazione ad oggi H-Farm ha investito 26,4 milioni di euro in 116 startup con ritorno ad oggi di € 16 milioni e una valutazione del portafoglio che gli analisti stimano in circa € 50 milioni. Nel 2017 ha realizzato 5 exit, da inizio anno due (quella parziale da Depop aveva procurato un ritorno dell’investimento 5x). H-Farm ha tre linee di business attualmente: Industry, Investement, Education. Ma ha anche importanti asset immobialiari. A febbraio 2017, ha definito l’operazione immobiliare, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni e Cassa Depositi e Prestiti, per lo sviluppo di H-Campus. Il progetto comporta l’ampliamento della area occupata da H-FARM con l’aggiunta di ulteriori 31 ettari di terreno, sui quali sono previsti 26,9 mila metri quadri di nuovi edifici, per un controvalore complessivo di € 69 milioni. Con una superficie finale di 51 ettari di parco e quasi 40 mila metri quadrati complessivi di edifici, H-Campus diventerà il più importante polo dedicato all’innovazione in Europa: a regime ospiterà oltre 3 mila persone, tra studenti, giovani startupper, docenti, imprenditori e manager, favorendo così la contaminazione di idee e di talenti idonei a generare nuove opportunità di business, con una ricaduta economica sul territorio di € 8,7 milioni.  

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

    Iscriviti alla newsletter