Internazionalizzazione e acquisizione di startup
A seguito dell’operazione Massimo Mauri, ex vice presidente di un’altra gemma italiana dell’industria ad alta tecnologia, Eurotech, diventa membro del consiglio di amministrazione di Seco con anche un ruolo operativo a sostegno dello sviluppo. Sviluppo che comprende anche lo scouting e l’acquisizione potenziale di startup che hanno tecnologie che possono essere interessanti per Seco e che sono accompagnate da modelli di business di tipo B2B come conferma Daniele Conti che è stato uno dei due fondatori insieme a Luciano Secciani: “noi siamo oggi una delle poche aziende veramente high tech italiane e continuiamo a credere nelle potenzialità del nostro Paese – spiega -, abbiamo investito e continuiamo a investire in collaborazioni con centri di ricerca e università sia nazionali sia internazionali (tra loro ci sono La Sapienza, University of Singapore, Politecnico di Milano, University of San Diego, INFN, ESIE di Parigi, Politecnico di Torino, CERN, Carnegie Mellon University e Barcelona Supercomputing Center, ndr) e ora è il momento di fare il passo importante verso la internazionalizzazione”. Seco si prepara quindi a conquistare i mercati internazionali e lo fa con il supporto di FII che non porta solo soldi ma anche competenze che all’azienda aretina servono per strutturarsi al meglio e continuare a innovare così come ha fatto con il lancio di Udoo, che è una linea di componenti elettronici e informatici open source che consente di costruire oggetti di ogni tipo e che conta una comunità di 100mila appassionati in tutto il mondo: “Udoo è stato oggetto anche di una campagna su Kickstater – aggiunge Conti – che abbiamo fatto non tanto per raccogliere denaro ma per accrescere la visibilità e presto ne faremo una nuova e soprattutto è una tecnologia che soddisfa le esigenze non solo degli appassionati ma anche dell’industria, sono già una ventina i prodotti industriali oggi sul mercato che sono nati grazie a Udoo”. Così l’azienda toscana che fattura oltre 50 milioni di euro e che conta oltre 250 dipendenti intende diventare il punto di riferimento per l’elettronica embedded a livello globale e la caccia alle startup che hanno progetti e tecnologie per accelerare questo processo è già iniziata.
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