Veespo, under X-Ray, intervista con Gaia Costantino

Veespo è una emergente startup italiana che ha focalizzato la propria attenzione  sullo sviluppo di un prodotto per web e mobile che permette di risolvere almeno un paio di “pain” (per usare un termine da startupparo d’oltre oceano) : l’esigenza per le aziende di raccogliere feedback dagli utenti in modo semplice ma il più possibile analitico; e l’esigenza degli utenti di siti e app che non non solo amano, ma oggi esigono di poter dire la loro. Veespo supera i tre sistemi fino a oggi utilizzati per dare risposta a queste due esigenze: commenti scritti, stelline e like.

La startup è stata selezionata per la Fiera delle startup del Sole 24 Ore, a Milano il prossimo 17 giugno e, in vista di tale occasione Veespo ha confezionato un guida interattiva, grazie alla quale i visitatori potranno raccogliere in modo semplice ed efficiente tutte le loro impressioni sulle startup presenti. Ogni visitatore avrà una sua pagina personale dove verranno salvate tutte le aziende e le idee di suo interesse, classificate in base agli aspetti di valutazione più rilevanti per lui.

Le startup da parte loro potranno visualizzare su una pagina web privata l’aggregato delle opinioni lasciate dai visitatori tramite il servizio di Veespo. Avranno così un feedback utilissimo per migliorare il loro progetto e la loro comunicazione.

Veespo è stata fondata da David Semeria e conta su un team di altre 5 persone: Gaia Costantino, Andrea Iacono, Andrea Parodi, Francesco Agati e Alessio Roberto.

Oggi conosciamo meglio Gaia Costantino, product manager, che sarà tra l’altro ospite del nuovo format Startup under X-ray , che si terrà il prossimo 24 giugno presso gli stessi uffici di Veespo. 
 

 

 

Ciao Gaia, descrivici cosa fa Veespo…

Veespo offre un sistema innovativo che permette a aziende e organizzazioni di raccogliere e analizzare opinioni e feedback rilasciate sul proprio sito o app riguardo ad ogni argomento.

Il widget Veespo è un componente esterno che può essere aggiunto a ogni sito web e applicazione mobile, uno strumento universale che può essere utilizzato su ogni dispositivo – smartphone, tablet e pc – e permette agli utenti di esprimere opinioni e feedback su qualunque argomento: da quello che hanno mangiato, al film visto al cinema o su un prodotto che usano per la prima volta.

Il widget Veespo permette di esprimere opinioni nella propria lingua con la velocità di un “mi piace” e il dettaglio di un commento. Tutti gli utenti, condividendo gli aspetti che ritengono rilevanti, contribuiscono a formare un’opinione crowdsourced.

Le opinioni raccolte sono direttamente tradotte in numeri. In questo modo sono pronte per essere analizzate.

Veespo offre un cruscotto di analisi grazie al quale è possibile visualizzare lo storico delle opinioni e il loro andamento in tempo reale, creare classifiche in base agli aspetti di valutazione, ma soprattutto prendere decisioni strategiche di crescita e miglioramento sulla base di dati certi e coerenti con le opinioni di chi utilizza il prodotto o usufruisce del servizio sul quale si è raccolto il feedback.

Descrivi te stesso e parlaci di come è cominciata la tua vita da startupper, quando è scattata la molla?

Sono una donna ingegnere un po’ atipica, amo la tecnologia e mi entusiasma lavorare alla creazione di nuovi prodotti. Sono nata a Bari e a 18 anni ero a Torino per studiare Ingegneria Gestionale al Politecnico.
Sono immersa nel mondo startup dal 2011, quando grazie ad una borsa di studio, ho potuto scrivere la mia tesi di laurea in Ingegneria Gestionale a San Francisco, nel cuore della Silicon Valley, lavorando in Mind the Bridge. Lì ho avuto l’occasione di partecipare e vincere diverse startup competitions (Mega Startup Weekend e Demo Fall 2011). Ho avuto modo anche di visitare le più grandi aziende della SV, come Google, DropBox e Oracle, partecipando al Silicon Valley Study Tour. Queste esperienze mi hanno insegnato come sia profondamente diverso il modo di fare impresa fra Italia e USA. Tornata il Italia ho lavorato per un periodo in consulenza IT , ma poi mi sono rifiondata con le mani in pasta in una nuova avventura, diventando Product Manager in Veespo, entusiasmata dall’idea di questo innovativo servizio di raccolta opinioni. Dall’inizio dell’anno sono entrata nel team Girls in Tech Italy, capitolo italiano di un organizazzione globale il cui scopo è incoraggiare e supportare l’imprenditoria femminile nel mondo IT e mi sono anche messa a fare la blogger su startupgirl.it dove parlo di argomenti legati al mondo digital.

Qual è l’anima di Veespo? Ciò che lo rende unico…..

Crescere insieme e migliorare il mondo che ci circonda raccogliendo le opinioni di tutti è l’obiettivo a cui puntiamo noi di Veespo.
Ad oggi le opinioni sulla rete vengono espresse principalmente i tre modi: commenti scritti, voti a “stelline” e “Mi piace”. Nessuno dei metodi attuali è pienamente soddisfacente per un’analisi completa ed esaustiva dell’opinione degli utenti.
Mi piace e stelline offrono una visione molto parziale, senza spiegare il perchè qualcosa piace o non piace. L’analisi di un numero elevato di commenti scritti (quindi anche quelli espressi nei social network) neccessita di una fase di analisi semantica (umana o automatica) che non porta a risultati numerici e certi e non tiene conto delle diverse sfumature di ogni parola in ogni lingua.
Ora questi limiti sono superati. Veespo traduce le opinioni raccolte direttamente in numeri, in questo modo sono pronte per essere analizzate.
Vogliamo fornire alle aziende un nuovo linguaggio di comunicazione con i loro clienti su cui possano fare affidamento per prendere decisioni e misurare l’effetto dei loro piani di crescita e miglioramento. Uno strumento straordinario per misurare il feedback di clienti e utenti in modo qualitativo e quantitativo, che era proprio quello che mancava sul mercato

Quali sono secondo te le chiavi per raggiungere il successo?
Un team con grandi competenze in cui si abbia stima l’uno dell’altro, degli investitori che oltre al capitale portino la loro expertise e i loro contatti alla startup, una buona dose di coraggio nel non sapere cosa ti aspetta domani se il tuo progetto non va nel modo in cui speri e tanta passione e voglia di lavorare sodo.

Da grande ci tieni di più a diventare famoso o ricco?

Da grande voglio diventare ricca e famosa! A parte gli scherzi credo davvero che Veespo possa aiutare tutti a migliorare prodotti e servizi sulla base di quello che vuole la gente comune e questo mi spinge a credere che il nostro progetto farà molta strada. Inoltre sono convinta che portare avanti esempi di donne che lavorano (con successo si spera) nel mondo digitale possa aiutare a superare il gap sessuale che ancora esiste. 

Ti senti di più un privilegiato, un pioniere, un incompreso? Rispetto alla generalità di altre persone della tua generazione ti senti diverso?

Mi sento sicuramente una privilegiata: faccio un lavoro che amo e in cui credo, entro in contatto con persone con la mente aperta, piene di energie e di voglia di fare, lavorando in una grande azienda italiana so per esperienza che non è affatto così.

E’ stato più difficile mettere insieme il team o fare il business plan?
Sono entrata in Veespo quando parte del team già c’era. Il business plan non l’abbiamo mai fatto, abbiamo mille documenti, file e lavagne piene di appunti e idee. La nostra presentazione e il nostro sito sono in continuo work in progress e i nostri investitori smaniano per qualcosa di definitivo, ma finchè non inizieremo ad avere traction la nostra comunicazione sarà in continua evoluzione (e anche dopo)!

C’è una persona, un libro, film, canzone, artista che ti ha ispirato nella vita?

Sono ottimista per natura e credo che se vivi con gioia e passione, la tua strada si delinea naturalmente anche se a costo di sacrifici e rinunce, vari libri che ho letto del guru Osho ne ho tirato fuori questa filosofia di vita.
Dal punto di vista lavorativo invece i grandi guru a cui mi sono sempre ispirata sono Clayton Christensen con i suoi libri “The Innovator’s Dilemma” e “The Innovator’s Solution” dove spiega quali sono i dilemmi che intercorrono fra gestione dei rapporti interni ed esterni ad un’azienda e innovazione e Steve Blank, che con i suoi scritti sulla Lean Startup mi ha trasmesso il senso pratico di capire che anche se hai il prodotto migliore del mondo, ma nessuno lo usa devi farne uno peggiore che tutti useranno.
La migliore massima a cui ho deciso di ispirarmi negli ultimi tempi l’ho presa dal film “La Grande Bellezza” di Sorrentino “Non voglio piú fare quello che non mi va di fare”.

In attesa del grande successo, come ti sei organizzato la vita? Vivi da solo, con amici/partner/famiglia, come fai con i soldi, chi ti aiuta, hai un altro lavoro?

Vivo fuori casa da quando avevo 18 anni e anche qui a Milano ho preso una casa da sola. Gli investimenti in Veespo consentono a tutto il team di vivere dignitosamente, sperando di diventare presto profittevoli subito dopo il lancio ufficiale.

Come startupper/imprenditore, il tuo più grande problema è fuori di te o dentro di te? (in sostanza, per aver riuscire, conta di più il carattere o un ambiente favorevole?)

Di sicuro per fare la vita dello startupper devi essere ambizioso e appassionato. L’ambiente favorevole di sicuro aiuta, ma la Silicon Valley italiana non può esistere con gli stessi meccanismi, abbiamo retaggi culturali troppo diversi e di sicuro qui è più facile avere rapporti di business con contatti preesistenti che con persone viste una volta sola ad un evento. Ad ogni modo un ambiente in cui sia possibile partecipare ad eventi di settore e incontrare potenziali partner e far conoscere il proprio prodotto é fondamentale

Sei ottimista sul futuro dell’Italia?

Domanda difficile… ho visto con i miei occhi la voglia di fare e di cambiare di tanti ragazzi italiani, io ho scelto di rimanere qui per provarci. Credo che solo con l’aiuto e il sostegno del governo alle imprese, startup e non (soprattutto), si possa far risollevare il Paese. Quello che vedo oggi è che abbiamo dei politici decisamente obsoleti e dei tempi burocratici che non stanno al passo con le necessità dell’economia. Se si riuscirà a cambiare in questo senso, sono sicura che l’eccellenza delle menti italiane potrà aiutarci a superare la crisi.

Grazie Gaia!

 

Per chi volesse conoscere meglio la realtà Veespo l’appuntamento è il prossimo 17 giugno alla Fiera delle Startup, non perdetevi la Guida della Fiera delle startup, consultate questo link.

Per chi volesse conoscere meglio anche Gaia, è pronto a fare domande cattive e entrare fisicamente negli studi di Veespo, il suggerimento è di iscriversi subito qui a Startup under X-ray i posti sono limitati. 

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