La valutazione delle startup, specialmente le super valutazioni miliardarie, è una strana alchimia finanziaria e desta spesso molta perplessità. Com’è possibile che certe startup raggiungano tali valutazioni quando ancora non stanno nemmeno generando ricavi? o non sono nemmeno sul mercato? In questo video si spiega il perché e il per come delle super valutazioni, che hanno una ragione sinteticamante esprimibile in “si tratta di aziende che anche se non stanno facendo soldi oggi, si presume che possano realizzare davvero molti soldi in un prossimo futuro”. La spiegazione piacerà a coloro che si occupano degli aspetti finanziari della startup e si dipana su fogli excel, pieni di dati di bilancio e metriche. In particolare si fa applicazione del metodo DCF (discounted cash flow). La case history utilizzata nel video per spiegare come funziona il meccanismo finanziario che giustifica le super valutazioni è tratta dalla serie TV americana “Silicon Valley” (cult per gli startupper, e molto simpatica) dove la startup protagonista della storia, Pied Piper (il pifferaio magico) ha inventato un algoritmo per la compressione dei dati davvero stupefacente che attira l’interesse di alcuni investitori. Il modello di business è freemium, ricorda quello di Dropbox, e permette alla startup di raggiungere 100 milioni di investimenti alla valutazione di un miliardo di dollari senza essere ancora arrivata sul mercato.
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