IdentifAI, startup specializzata nella definizione e nel training di modelli per identificare l’origine di contenuti potenzialmente generati da sistemi di intelligenza artificiale, annuncia un finanziamento seed da 2,2 milioni di euro guidato da United Ventures.
L’investimento supporta lo sviluppo di tecnologie di contrasto all’uso malevolo dei deepfake e la promozione di un ambiente informativo trasparente e sicuro. Partecipano al round in qualità di business angel anche Edoardo Alessandri di Wellness Holding, Matteo Fago, co-fondatore di Venere.com (ora Expedia) e Umberto Paolucci di UP Invest.
IdentifAI intende fornire a ogni individuo, cittadino, consumatore, decisore politico o aziendale, il potere di distinguere con chiarezza se ciò che osserva è frutto di un’intelligenza artificiale o di creatività umana. In tal modo vuole garantire che le tecnologie emergenti servano il bene comune e non diventino strumenti di destabilizzazione, anche grazie a tecnologie altrettanto efficaci in grado di limitare questi rischi.
“L’avanzamento tecnologico in ambito generative AI causerà un avvicinamento tra il mondo fisico e quello digitale rendendoli indistinguibili ad occhio umano. Credo sia nostro diritto essere informati, in ogni momento, su ciò che utilizziamo per alimentare la nostra mente, che a sua volta dirige la nostra opinione – dice in una nota Marco Ramilli, fondatore di IdentifAI (nella foto) – . Questo finanziamento ci consentirà di fare ulteriori passi in avanti nella messa a punto dei nostri modelli degenerativi, in grado di distinguere i contenuti naturali da quelli artificiali, prodotti in molti casi da un’intelligenza artificiale avversaria”.
Con l’espansione del mercato delle intelligenze artificiali generative, che vale già 45 miliardi di dollari nel 2023 secondo quanto rilevato da Fortune business insights, aumenterà anche la domanda di soluzioni de-generative. Si prevede che le dimensioni del mercato del rilevamento di immagini false cresceranno da 0,6 miliardi di dollari nel 2024 a 3,9 miliardi di dollari entro il 2029 con un tasso di crescita del 41,6% durante il periodo di riferimento secondo le previsioni di MarketsandMarkets riportate nella nota diffusa da IdentifAI.
“L’investimento in IdentifAI è coerente con la nostra tesi di investimento, che prevede la selezione di iniziative in grado di fornire soluzioni innovative a problemi complessi, come per esempio la mitigazione degli impatti collaterali e potenzialmente negativi legati alla diffusione delle intelligenze artificiali – afferma Massimiliano Magrini, managing partner e co-fondatore di United Ventures – . Distinguere se un contenuto è stato creato da un essere umano o meno sta diventando sempre più cruciale, e IdentifAI è ben posizionata per sfruttare le opportunità emergenti in questo settore. Marco Ramilli, imprenditore alla sua seconda esperienza, porta un solido track record, competenza tecnologica e visione strategica, rendendo IdentifAI pronta a giocare un ruolo di primo piano nell’industria del rilevamento dei deepfake”.
Per modello degenerativo IdentifAI intende un proprio modello generativo addestrato per identificare un artefatto, immagine, video, suono o testo, realizzato da una intelligenza artificiale. Un sistema decostruttore basato sulla probabilità dell’accadimento di ogni singolo pixel.
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