Li chiamano Solo Traveller e nonostante la novità dell’etichetta ci sono sempre stati. Ma a quanto pare ora sono un fenomeno nuovamente in ripresa, soprattutto tra le donne e i giovani. Una tendenza che, nell’era digitale e della condivisione, offre lo spunto per la nascita di una piattaforma come Triptoshare, un sito che mette in contatto tra di loro i viaggiatori solitari per dividere le spese. Il meccanismo è semplicissimo: ogni utente può decidere di offrire il viaggio – o parte di esso – a uno sconosciuto, o in alternativa unirsi alla vacanza già organizzata da qualcun altro. In questo modo è possibile risparmiare facendo nuove conoscenze. Insomma, vacanze da soli, ma non troppo: la motivazione che spinge il più delle volte alla vacanza in solitaria, dice Triptoshare in una nota stampa, non è il voler stare in totale solitudine, ma piuttosto il mettersi alla prova, sperimentare, aprirsi all’avventura, conoscere persone e posti nuovi.
Il fenomeno è sotto osservazione da qualche tempo: una ricerca di Mintel ha rilevato che le persone adulte che hanno deciso di andare in vacanza da sole nel 2018 sono aumentate del 2% rispetto all’anno precedente, mentre, per quanto riguarda la quota rosa, secondo Newsweek negli ultimi 10 anni le viaggiatrici solitarie nel mondo sono cresciute del 70% (solo in Italia, secondo l’Istat, le donne che viaggiano da sole sono 1,4 milioni). I numeri che riguardano i millennials sono ancora più rilevanti: lo studio del Princeton Survey Research Associates del 2017 ha rivelato che il 58% dei millennial in tutto il mondo è disposto a viaggiare da solo, rispetto al 47% delle generazioni precedenti.
Sul web sono sempre di più le community in cui è possibile condividere la propria esperienza di viaggio, scambiandosi consigli e opinioni, ma secondo quanto riportano le ricerche summenzionate, il settore dei viaggi ancora non soddisfa le esigenze dei viaggiatori solitari, che si ritrovano ad esempio a dover far fronte a costi molto più alti rispetto a chi decide di partire in compagnia.
Triptoshare, questa nuova startup italiana del turismo, è in sostanza un’agenzia di viaggio che intende focalizzare i propri servizi verso questo target di persone, sia attraverso offerte dedicate sia attraverso la leva della community, ovvero permettendo alle persone che hanno voglia di condividere un viaggio di postare la loro proposta e condividerne il costo.
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