Il prossimo 16 settembre Ultraviolet, la startup che ho fondato e di cui sono amministratore, presenterà la prima app di un museo italiano disponibile su App Store e Google Play che utilizza la tecnologia iBeacon (i beacon sono piccoli emettitori Bluetooth con un raggio d’azione che va da pochi centimetri a 70 metri. Ogni volta che uno smartphone o un tablet entra all’interno di questo raggio, vengono inviate delle notifiche e scatenate delle azioni, personalizzabili per ogni utente, sul dispositivo).
La presentazione avverrà presso i Musei di Palazzo Farnese a Piacenza, l’istituzione che ha deciso di adottare la nostra tecnologia IMApp come base della sua app ufficiale.
La tecnologia IMApp è in grado di integrarsi con ogni app per Apple iOS e Android e assicura un’esperienza di visita guidata interattiva, personalizzata e con durata non circoscritta al periodo di permanenza nell’edificio.
IMApp mette il visitatore al centro del museo (o della fiera, del centro commerciale, e qualsiasi luogo pubblico) e lo accompagna nei suoi spostamenti fornendogli informazioni dettagliate (descrizioni testuali, contenuti audio, video e multimediali in generale) e personalizzate per ogni punto d’interesse incontrato lungo il proprio cammino. Essendo il sistema in grado di riconoscere l’utente registrato e profilato, può inoltre comunicargli contenuti o anche promozioni declinate in base alle sue preferenze.
L’idea per IMApp mi è venuta a Parigi: mentre visitavo il museo del Louvre ho avuto estreme difficoltà a trovare i quadri di Vermeer partendo dalla sezione della pittura italiana.
Gli unici strumenti a disposizione dei visitatori erano delle frecce (disponibili solo per le opere più popolari) e una mappa delle dimensioni di un lenzuolo matrimoniale. Nella mia esperienza professionale precedente mi sono occupato di nautica e ho una certa confidenza con carte e navigazione, ma ho avuto comunque le mie difficoltà.
A quel punto mi sono detto: perché non realizzare un sistema che porti all’interno degli edifici l’esperienza della navigazione satellitare GPS e fornisca ai visitatori informazioni dettagliate su quello che incontrano? Quando l’anno scorso Apple ha presentato la tecnologia iBeacon ho fatto uno più uno e ho cominciato a lavorare per trasformare l’idea in realtà.
Come prima cosa ho presentato il progetto alla StartCup Emilia Romagna 2013 e mi sono aggiudicato il primo posto della sezione speciale Piacenza. I corsi, che facevano parte del premio, cui ho partecipato mi hanno consentito di affinare l’idea e realizzare un business plan di qualità, tanto che nell’autunno scorso ho incontrato un’azienda (Tualba di Piacenza, specializzata nella realizzazione di software per le banche) e un business angel che hanno creduto in me e nelle mie idee ed hanno deciso di investire.
A questo punto abbiamo pensato a dove sviluppare la prima installazione e visti i rapporti che si erano creati con la StartCup (il Comune di Piacenza era uno degli sponsor della manifestazione) abbiamo concordato di far diventare i Musei di Palazzo Farnese il primo museo italiano, e uno dei primi europei, a dotarsi di un’app per il pubblico basata sulla tecnologia iBeacon. Per la piattaforma Android l’App rischia di essere addirittura una delle prime al mondo.
Grazie alle funzionalità offerte da IMApp, l’esperienza culturale non si limita alla permanenza nel museo: il visitatore può infatti pianificare in anticipo la propria visita inserendo le opere che più lo interessano nella categoria dei preferiti e continuare la consultazione delle informazioni multimediali di quanto ha visto anche una volta tornato a casa.
Mentre le normali audioguide – per quanto sofisticate nei contenuti – vanno comunque restituite al termine della visita, i contenuti messi a disposizione grazie a IMApp sono fruibili sui dispositivi personali dei visitatori per sempre e ovunque.
Dal punto di vista del gestore del museo, e di qualsiasi luogo – fiera, centro commerciale, manifestazione indoor – che sceglie di adottare tale tecnologia, il vantaggio principale risiede nel non dovere sostenere spese di gestione e manutenzione dell’hardware delle audioguide tradizionali. Grazie alla particolare architettura di IMApp, infatti, i contenuti abbinati a ogni beacon possono essere aggiornati e modificati molto semplicemente e in tempo reale, rendendo tale scelta estremamente agile e versatile.
La tecnologia IMApp è inoltre in grado di integrarsi con ogni app per Apple iOS e Android e essere utilizzata per avviare campagne di gamification (per esempio una raccolta punti che avviene semplicemente recandosi in prossimità di determinati punti di interesse) o di promozioni e couponing (per esempio avvicinandosi a determinate regioni di un punto vendita, posso attivarsi sullo smartphone promozioni personalizzate per i desideri e le necessità di ogni singolo utente profilato) volte a fidelizzare la clientela tramite raccolte punti e concorsi.
Se siete curiosi di scoprire IMApp l’appuntamento è per il 16 settembre a Palazzo Farnese a Piacenza.
Per maggiori informazioni su IMApp: https://www.youtube.com/watch?v=YU7MZnFlil8 e sulle altre attività di Ultraviolet: http://www.ultravioletapp.it
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