UGO innova l’assistenza per le persone non autosufficienti

“UGO ha l’ambizione di diventare un punto di riferimento per tutti coloro che iniziano ad affrontare le prime insicurezze ma non vogliono rinunciare alla propria autonomia fuori casa – dice a Startupbusiness Francesca Vidali, CEO e co-fondatrice di UGO, piattaforma della silver economy  – Stiamo lavorando in due direzioni: da una parte vogliamo diffondere la consapevolezza che ampliare la propria rete semi-familiare è possibile grazie all’attenta selezione e formazione di persone scelte apposta per svolgere attività di accompagnamento e aiuto. I figli e i propri cari sono i primi a cui si pensa per farsi accompagnare a fare una visita, ma non sono i soli disponibili né i più idonei. C’è un esercito di figli-degli-altri, i nostri UGO, scelti accuratamente, pronti a entrare in campo e a dare un reale supporto. Dall’altra parte stiamo costruendo un sistema tecnologico capace di gestire in modo efficiente e tempestivo le richieste degli utenti. La piattaforma ci permette di mostrare chi sarà la persona che si presenterà a casa, oltre al costo del servizio e a tracciarne tutta l’erogazione. La piattaforma diventa così lo strumento che abilita la creazione dell’incontro tra due persone: avvenuto il contatto, la piattaforma prende invece una dimensione umana. È questo matching il vero valore differenziante del nostro servizio: l’esigenza dell’utente viene recepita a fondo e viene identificata la persona che meglio risponde alle necessità. Ogni giorno vediamo nascere rapporti di fiducia nella rete UGO e una continua contaminazione tra le realtà coinvolte”. Il mercato: la silver economy UGO risponde al bisogno di sostegno degli over65 e dei loro familiari con un servizio on-demand che li aiuta a gestire le attività quotidiane e legate alla salute. La piattaforma invia a casa dell’utente un operatore selezionato e formato per aiutarlo a uscire, gestire gli spostamenti (in auto, a piedi o coi mezzi pubblici) e restare a disposizione le ore necessarie. UGO viene richiesto per affiancare durante visite di controllo, cicli di terapia, riabilitazioni, commissioni, disbrigo di pratiche burocratiche, ma anche semplicemente per fare la spesa o concedersi momenti di svago, in compagnia e sicurezza anche quando figli e nipoti sono in ufficio. “Soltanto in Lombardia si contano 2,2 milioni di anziani e mezzo milione di caregiver; in tutta Italia gli over65 sono 13,5 milioni di cui 9,5 affetti da almeno una patologia cronica; risulta necessaria una spinta agile e innovativa per soddisfare le esigenze quotidiane della persona fragile. – osserva Mariuccia Rossini, da anni presente nel settore della Silver Age e socia UGO – Sin dall’inizio ho capito che UGO ha gettato le fondamenta di un’innovazione concreta e replicabile su scala nazionale, con un servizio che entra in punta di piedi nella vita delle famiglie e le supporta nelle prime necessità, quando si ha meno consapevolezza del percorso da fare e delle soluzioni disponibili. UGO entra in un progetto ambizioso e articolato rivolto agli Over”. L’aumento di capitale da mezzo milione di euro siglato in queste settimane sosterrà lo sviluppo innovativo e la forte spinta imprenditoriale della società. “Abbiamo lanciato il servizio su Roma – aggiunge Michela Conti, CMO e co-fondatrice di UGO – e chiuso accordi di collaborazione business to business nei settori farmaceutico, assicurativo e welfare che contribuiranno a una migliore messa a fuoco di esigenze e processi. Da gennaio UGO oltre a essere richiedibile dall’utente privato, sarà nelle farmacie lombarde, nelle strutture sanitarie, in pacchetti assicurativi a tutela dell’intero nucleo familiare. Nel 2020, grazie a un Team più strutturato, apriremo 10 nuove città con una gestione automatizzata delle richieste e una sofisticata personalizzazione della customer experience. La tecnologia ci abilita a gestire centinaia di richieste in tempo reale e tracciare svolgimento, pagamento e feedback. Ma non dimentichiamo che la persona è al centro e la nostra proposta personalizzata manterrà parametri flessibili per adattarsi alle necessità di ognuno.”   Gli investimenti raccolti da UGO e la sua crescita La società fondata nel 2015 oltre che da Francesca Vidali e  Michela Conti, anche da Alessandro Zaccaria (consulente strategico e membro del CDA) e Matteo Ganassali (imprenditore e membro del CDA) ha chiuso un primo investimento pre-seed nel 2016. Il successo ottenuto nell’ultimo anno ha permesso ai quattro imprenditori di guadagnarsi la fiducia di business angel e rappresentati del settore Innovazione e Silver Economy, con una spiccata sensibilità per l’impatto sociale. Sono infatti entrati nella compagine azionaria Pierluigi Morelli, imprenditore e presidente Teleserenità, Marco Andreolli, calciatore di Serie A ex Inter e Chievo, Fondazione Mariavittoria e Franco Ghilardi storicamente impegnati nella tutela degli ‘ultimi’.

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I soci fondatori di UGO (da sx a dx): Alessandro Zaccaria, Francesca Vidali, Matteo Ganassali, Michela Conti.

“Quello che sorprende – conclude Marco Pontiroli, seed investor e presidente UGO dal 2016 – è che un gruppo di giovanissimi abbia saputo interpretare e dare risposta a 3 esigenze vitali lontane dalla loro esperienza diretta: quella dell’anziano che ha il diritto di preservare l’indipendenza ‘del fare e del vivere’; quella del caregiver che ha la necessità di poter condividere e delegare il carico assistenziale; quella non meno importante dei molti disoccupati e pre-pensionati che diventando operatori UGO rientrano nel mondo del lavoro e tornano a essere forza produttiva per il Paese. Un circolo virtuoso che con orgoglio in pochi anni abbiamo alimentato con costanza e tenacia. E in un Paese in cui si assiste alla fuga dei giovani talenti, avere all’attivo una società di neo imprenditori che hanno sposato la causa della Silver Age può dare speranza a chi crede che sia possibile sapere invecchiare bene.”  L’aumento di capitale seed permette all’azienda di strutturare il team, implementare la tecnologia composta da piattaforma, app e processi di gestione operativa e incrementare le attività di comunicazione e marketing. UGO ha chiuso il 2018 con circa 250 mila euro di fatturato e la previsione per il 2019 è superare i 400 mila euro e col 2020 arrivare a 1,5 milioni di euro.  Il modello prevede che un’ora di accompagnamento costi 15 euro (il prezzo diminuisce all’aumentare delle ore consecutive) sono disponibili anche carnet e pacchetti su misura per esigenze continuative/reiterate come tipicamente sono le terapie. Al caregiver va il 75% della cifra, mentre il restante va alla piattaforma che è il punto di snodo dove avviene il matching fra utente e operatore. Inoltre UGO si rivolge alle aziende per inserire il servizio in piani di supporto al paziente/utente, welfare integrato e pacchetti assicurativi. UGO non è un marketplace aperto: tutti gli operatori sono selezionati e formati dal team; la piattaforma garantisce le opportunità di lavoro continue e varie; la gestione digitalizzata dei servizi e il tracciamento; la garanzia di pagamento degli stessi; coperture assicurative aggiuntive; il sistema di feedback. La fidelizzazione sia degli utenti che degli operatori di UGO è molto alta così come la qualità e il posizionamento del servizio che non dimentica mai l’importanza dell’umanizzazione. Oggi l’azienda è concentrata sulla penetrazione dell’Italia con l’obiettivo di copertura nazionale entro il 2021. Solo a seguire verrà sviluppato il processo di internazionalizzazione.

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