U-Start Conference 2014, una finestra sull’innovazione internazionale

In Italia gli eventi dedicati alle startup di certo non mancano. Da più parti il tema è affrontato, analizzato, utilizzato come leva di marketing da imprese, organizzazioni di varia natura e perfino a supporto di attività politiche. Ci sono eventi divulgativi ed eventi pensati per accelerare la crescita industriale delle imprese di nuova generazione, eventi che facilitano l’incontro tra chi fa le startup e chi le sostiene sia finanziariamente sia industrialmente. Insomma un panorama che definire ampio e intenso è quasi un eufemismo.

 

Di questi tantissimi eventi che si svolgono in tutta la Penisola sono ancora però molto pochi quelli che hanno una valenza internazionale, che sono capaci di portare relatori da tutto il mondo e che diventano occasioni di confronto tra ecosistemi di diversi Paesi. All’estero gli eventi internazionali sono quasi la norma, da noi non ancora ma se vogliamo che l’ecosistema delle imprese innovative italiane inizi a giocare un ruolo sempre più rilevante nel panorama europeo e globale è importante che anche da noi si moltiplichino le occasioni di incontro e condivisione, di confronto e relazione con attori internazionali.

Per questo, oltre che per la valenza dei contenuti, la due giorni organizzata da U-Start a Milano ha mostrato la sua rilevanza. Si sono affrontati temi come le modalità di investimento con esperienze di diversi investitori, esercizi di negoziazione dei term sheet, analisi dei sistemi in diversi Paesi come la Turchia o il Brasile e si è avuto la opportunità di ascoltare esperienze di imprenditori che hanno maturato successi e che decidono di condividere le loro storie come ha fatto Tom Kallish (nella foto qui sotto), imprenditore seriale che oggi concentra la sua attenzione sulla startup TommieCopper.

 

TommieCopper è una startup statunitense con sede nello stato di New York che vende prodotti di abbigliamento particolari che hanno la capacità di alleviare i dolori e che possono essere impiegati da chiunque e per una serie di disturbi. Tutto nasce da un incidente che Tom ha avuto facendo sci nautico e da allora non solo la sua guarigione è stata completa ma l’azienda ha avuto una crescita ben oltre le aspettative iniziali.

“Siamo passati rapidamente da sette a oltre 30 prodotti, vendiamo oggi in tutti gli Stati Uniti e stiamo per aprire in sette Paesi tra Europa, Asia e America Latina (l’Italia non è tra questi per il momento, ndr) – dice Tom a Startupbusiness che lo ha incontrato a margine del suo intervento alla U-Start Conference – Il nostro approccio è trasversale e trasparente perché proponiamo soluzioni per ogni tipo di utente e perché i nostro prodotti sono oggetto di test clinici e i risultati vengono regolarmente pubblicati, inoltre vi sono anche molti medici che utilizzano e consigliano TommieCopper ma senza che noi abbiamo mai fatto attività di promozione diretta. Il nostro mercato sono gli utenti, i consumatori ed è un mercato che cresce molto rapidamente”.
Concentrarsi sulle effettive esigenze e richieste degli utenti è certamente la chiave di lettura vincente di TommieCopper così come accade per qualsiasi azienda, startup e non, che ha successo sul mercato, ciò significa non solo rendere disponibili prodotti di qualità, nello specifico quelli di TommieCopper hanno anche un design che li rende anche belli e piacevoli da indossare, ma anche assistere e supportare i clienti in ogni momento.

La storia di Tom Kallish è esemplare e in qualche modo ha ispirato tutti gli altri contenuti della due giorni organizzata da U-Start che ha visto alternarsi sul palco dell’auditorium all’interno del Palazzo della Regione Lombardia anche una serie di startup per le quali l’occasione di presentarsi a un pubblico di investitori internazionali è stata decisamente ghiotta. Tra loro anche le startup di Luiss Enlabs che dopo avere annunciato l’accordo proprio tra LVenture Group e U-Start , ha deciso di organizzare proprio in seno alla U-Start Conference il suo Investor Day.
Tra gli altri speaker che hanno animato l’evento, abilmente coordinati da Evan Nisselson di LDV Capital si sono passati il testimone Stefano Guidotti Ceo di U-Start che ha posto enfasi sul fatto che la conferenza milanese è giunta al culmine di un percorso che ha visto la sua organizzazione impegnata in eventi un tutto il mondo con tappe in Brasile, Russia, Sudafrica, Svizzera; investitori italiani come Fausto Boni di 360 Capital Partners e Andrea Di Camillo di P101, e poi Ash Fontana di Angel List, Marco Marinucci di Mind The Bridge, Luigi Capello di Luiss Enlabs, Massimiliano D’Amico di Bird & Bird, Lars Buch di Startupbootcamp e tantissimi altri.

Il contest delle startup (che ha permesso a giovani imprese innovative selezionate nel roadshow U-Start in Brasile, Sud Africa, Russia e Europa occidentale) è stato vinto dalla sudafricana Over, un’app che permette di aggiungere testo e disegni alle immagini. 

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