Tutti a Sanremo con Banjo e Spotify

Sembravano morti, Sanremo e la tv.

Eppure, se un’app mobile e un servizio per la distribuzione di musica digitale (prodotti tipici dell’industria digitale B2C), arrivano al momento del lancio in Italia, al momento in cui devono farsi conoscere da tutti, e scelgono la Tv e un evento come Sanremo evidentemente è lì che stanno i grandi numeri di potenziali utenti. In Italia.

Spotify e Banjo scelgono proprio l’evento sanremese per farsi conoscere nel nostro Paese. 

Spotify, azienda digitale nemmeno tanto giovane (bella cronostoria in inglese qui), che ha trovato un buon modello per distribuire contenuti musicali in streaming e si sta imponendo in tutto il mondo per la qualità del design e dei suoi contenuti musicali (conta oltre 20 milioni di utenti), lancia in questi giorni la piattaforma in lingua italiana e ha deciso di agganciare l’hype sul Festival della canzone italiana per farsi conoscere e frequentare. 

Grazie agli accordi con le etichette discografiche, Spotify durante la settimana del festival offrirà lo streaming gratuito e in esclusiva di brani in gara all’evento. Una formula win-win per tutte le parti: Spotify richiama nuovi utenti con la scusa del festival, le etichette hanno un distributore innovativo, virale e gestibile, Sanremo si da una spolverata. 

L’unica cosa che non torna è come mai nella home page del festival il widget per lo streaming delle canzoni sia targato Deezer, vale a dire il servizio di streaming musicale che rappresenta il principale competitor di Spotify. 

 

 

Stessa tattica per Banjo, digital company californiana, più giovane e piccolina di Spotify, ma davvero “fast growing”: nel 2011 al suo debutto ha conquistato il primo milione di utenti in appena 9 mesi, e oggi ne conta 3,5.

Banjo è una piattaforma mobile che mette insieme geolocalizzazione e social discovery, offrendo la possibilità all’utente di vedere in tempo reale cosa avviene in una certa località attraverso aggiornamenti di amici e contatti. Consente di prendere parte a ciò che avviene in un luogo senza davvero esserci.

Banjo ha deciso di teletrasportare la sua community nella kermesse: in home page gli utenti troveranno bello e pronto il bottone “Sanremo” che permette l’accesso a tutti i contenuti aggregati legati alla manifestazione. Accedendo a Banjo dal proprio dispositivo, l’utente assisterà all’arrivo dei vip, i backstage e tutte le immagini che raccontano il Festival aggregate live in un unico “luogo” virtuale.

Anche nel caso di Banjo, l’organizzazione del festival non sembra riservare ufficialmente molta attenzione alla cosa, ma ci guadagna senz’altro in immagine, c’è persino il rischio che diventi cool, ha pure un’insegna vintage!

Ma il Festival è consapevole di Spotify e Banjo?

 

 

 

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