Prendete la timeline di Twitter, la bacheca di Facebook, i messaggi di WhatsApp, il voip di Skype, aggiungete la possibilità di chiamare numeri telefonici fissi a zero costo e soprattutto quella di poter pubblicare video e audio in real time, in diretta streaming e ottenete la nuova creatura di Tiscali che si chiama Indoona, nome che deriva dalla inglesizzazione della parola sarda induna che significa proprio, tutto in uno, all in one.
Indoona è potentissimo, lo garantisce in persona Renato Soru che è tornato a guidare la società da lui fondata e che intende rilanciare fortissimo sull’innovazione senza commettere gli errori del passato come quello di netphone che, dice, è stato erroneamente abbandonato troppo presto: “a Indoona daremo almeno dieci anni di tempo per svilupparsi, crescere e diventare il nuovo strumento di comunicazione sia personale sia sociale”.
L’applicazione disponibile per dispositivi iOS e Android e presto anche per Windows8 è stata pubblicata lo scorso mese di agosto e già oggi sono circa 2 milioni coloro che l’hanno scaricata e che la utilizzano in tutto il mondo: “registriamo un particolare interesse nel Medio Oriente – afferma Soru – soprattutto in Arabia Saudita, ma Indoona è già oggi un’applicazione usata in tutto il mondo”. Il mondo intero è il mercato di questa nuova scommessa che parte da Cagliari tanto che Soru ha spiegato come verrà costituita una società spin-off interamente dedicata all’applicazione che avrà sede a San Francisco per sfruttare al meglio le opportunità di mercato, ma, sottolinea, la ricerca e lo sviluppo resteranno in Sardegna.
Indoona consente di pubblicare ogni tipo di contenuto e, come detto, il suo punto di forza è la possibilità di fare le dirette audio e video, funzionalità possibile solo perché dietro a Indoona c’è una società di telecomunicazioni che sa bene come ottimizzare server e connessioni di rete (e che sa anche bene come gestire lo streaming live cosa che ha dimostrato anche con un’altra sua applicazione che si chiama Streamago e che può essere usata, a pagamento, anche per fare dirette audio e video in alta definizione).
“Il nostro obiettivo oggi è quello di fare utenti – spiega Soru – e poi ragioneremo su come implementare il modello di business che certamente farà leva un po’ sulla pubblicità, un po’ sui servizi premium, e un po’ anche sulla vendita della piattaforma in white label ad aziende e organizzazioni che desiderano usarla per creare reti tra i membri del loro personale”.
Un ulteriore e non certo marginale elemento fa della piattaforma di Tiscali, disponibile anche sul web, qualcosa che innalza il livello della tecnologia e della competizione di mercato nell’ambito degli strumenti di comunicazione: l’affidabilità e la sicurezza, con Indoona per esempio non è possibile che si verifichino fenomeni come quelli dei face follower di Twitter.
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