Ticketag può riempire gli stadi, grazie alla sharing economy

Una piattaforma online che ti trova subito i biglietti per le partite che pensavi fossero introvabili, quelle che se non sei abbonato…proprio qui ci ha visto del business Ticketag. Perché spesso gli abbonati non vanno alle partite, contribuendo al fenomeno degli stadi vuoti.  Il sistema che si sono inventati fa contenti tutti: i non abbonati trovato i biglietti desiderati a prezzi onesti, gli abbonati recuperano una parte di quanto hanno spesso. Della startup abbiamo parlato per la prima volta a gennaio 2018, al suo lancio, e questo ci avevano raccontato i suoi fondatori. “Abbiamo condotto un test della durata di circa un mese per validare il business e testare l’efficacia del servizio. I numeri sono stato incoraggianti: più di tremila sessioni sul sito e circa 50 biglietti venduti nelle prime due partite di dicembre. Le opinioni raccolte dagli utenti sul servizio ci hanno convinto sulla bontà dell’idea e ad andare avanti e lanciare la piattaforma”, dice Tommaso Bernini, uno dei due founder di Ticketag, che aggiunge: “ora dopo il lancio ufficiale del servizio gli obbiettivi sono chiari, diffondersi sul mercato e puntare a servire tutto il campionato e non solo Milan e Inter, aprendo un dialogo con le squadre di calcio con l’idea di creare una situazione win-win per entrambe le parti”. Gli fa eco Vittorio Gianotti, l’altro co-fondatore della startup che spiega: “Nei prossimi mesi e anni vogliamo portare Ticketag a essere un riferimento per lo scambio di biglietti nel calcio ma non solo, vi sono tanti altri sport, anche fuori dai confini dell’Italia e molti altri servizi che si basano sull’acquisto di biglietti come i trasporti o gli spettacoli che possono beneficiare del modello di business offerto da Ticketag”.

I due fondatori, Tommaso Bernini e Vittorio Gianotti

 

Il modello di Ticketag

Ticketag.it è la più recente tra le startup che operano nel mondo del ticketing e punta a risolvere il problema della scarsa affluenza allo stadio, facilitando lo scambio di biglietti tra gli abbonati e i tifosi. L’idea è semplice: permettere a chi ha un abbonamento allo stadio di rivendere le partite alle quali non può assistere, fornendo una piattaforma dove i tifosi possono acquistare i biglietti a un prezzo vantaggioso rispetto al prezzo di facciata del botteghino. Il risvolto etico del servizio offerto da Ticketag risiede nel prezzo di vendita dei biglietti, la cui decisione, non è lasciata agli abbonati che vendono i propri biglietti, ma è  automaticamente gestito dalla piattaforma. Tramite un sistema interno di gestione dei prezzi viene posto un tetto massimo al prezzo di vendita in modo da non superare mai il prezzo di facciata del biglietto. Si evitano cosi fenomeni di speculazione. Dopo la vendita del biglietto Ticketag, rimborsa l’abbonato a partire dal costo pagato per il singolo biglietto originariamente a salire ma sempre rimanendo sempre sotto il prezzo di facciata del biglietto al botteghino. Cosi se ipoteticamente un abbonato volesse rivendere tutte le partite contenute nel suo abbonamento su Ticketag, otterrebbe un ricavo pari al costo sostenuto per acquistare l’abbonamento e non un sovrapprezzo. Ticketag crea quindi un circolo virtuoso, basato sulla sharing economy, dove gli abbonati vedono il proprio abbonamento diventare “flessibile” e i tifosi accedono a un canale di biglietti a prezzi scontati. Ticketag unisce quindi domanda e offerta sotto un unico tetto, ticketag.it appunto, e si pone come garante per la vendita dei biglietti assicurando all’abbonato una giusta remunerazione dalla vendita del suo biglietto e al tifoso un prezzo equo per l’acquisto di nuovi biglietti. Il tutto incorniciato in una piattaforma che automaticamente gestisce i prezzi e automatizza il passaggio dei biglietti e il cambio nominativo (per potere acquistare i biglietti derivanti dagli abbonamenti non utilizzati anche l’acquirente deve essere dotato di tessera del tifoso della squadra per la quale vuole acquistare i biglietti). Ticketag nasce appunto dall’idea di Tommaso Bernini e Vittorio Gianotti che hanno stretto il loro sodalizio alla facoltà di fisica dell’Università di Milano. “Alla fine del percorso accademico eravamo insofferenti verso le prospettive di un carierà ‘vecchio stile – dicono a voce unica – e quindi iniziamo a progettare quella che sarà poi Ticketag. Insieme a Stefano Azzali, ex presidente Commissione Disciplinare FIGC e sotto la guida di Giuseppe Lorizzo fondiamo Ticketag con sede a Milano, e a fine agosto 2017, abbiamo ottenuto un finanziamento di 100mila euro garantito all’80% da MCC ed erogato dal Banco Popolare di Lodi”. Il primo test è partito a novembre 2017 su Milano con gli abbonati di Milan e Inter; attualmente è possibile trovare sulla piattaforma i biglietti per le partite di Atalanta, Milan, Inter, Parma. Qui il sito

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