Tech per i beni culturali, ecco le 5 Idee Vincenti (call Lottomatica)
Oltre 80 le candidature arrivate da ogni parte d’Italia per la call lanciata da Lottomatica lo scorso giugno Idee Vincenti, volta a individuare e supportare il tech per i beni culturali, ovvero l’utilizzo di nuove tecnologie in grado di favorire la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e del territorio.
Una call per idee e startup affascinante e impegnativa, ma in cui la risposta è arrivata, portando al Comitato di valutazione quantità e qualità di progetti.
Il 50% dei progetti si basa sull’utilizzo di big datamachine learningNFC e RFID; il 37% invece propone soluzioni basate sull’augmented reality; stessa percentuale – pari al 23% – per idee legate a IoT intelligenza artificiale; il 21% invece ha proposto idee che prevedono l’uso della virtual reality; il 17% ha presentato soluzioni basate sulla blockchain. Appare dunque evidente come più del 50% dei progetti candidati trattino il tema della realtà aumentata e virtuale applicata a musei e siti del bel Paese. Un primissimo dato che può testimoniare la necessità evidente da parte del mercato di differenziare le modalità di conoscenza e fruizione dei beni culturali e di creare nuove opportunità esperienziali ed immersive.

5 progetti vincitori selezionati dal Comitato Scientifico sono quelli che meglio rispecchiavano i criteri del bando, cioè l’uso di tecnologie all’avanguardia, e con un forte impatto sociale.

Per loro si apre ora la possibilità di accedere al programma di accelerazione della durata di 6 mesi presso il PoliHub di Milano, a seguito del quale saranno accompagnate sul mercato attraverso incontri mirati con investitoriistituzioni pubblichefondazioni che potrebbero essere interessate a sponsorizzare i progetti, favorendone l’adozione e garantendone la sostenibilità economica. Ecco i 5 progetti vincitori:

Aerariumchain.com (Monza)

  Progetto che segnerà la nuova frontiera della protezione e fruizione dei beni artistici e archeologici, sia pubblici che privati. Attraverso un sistema altamente sofisticato questa startup sarà in grado di archiviare attraverso scan 3D beni artistici e architettonici.  Tecnologie utilizzate: Intelligenza artificiale, blockchain, realtà aumentata.

 

  AuthclicK (Milano)

Progetto incentrato sulla valorizzazione della fotografia come memoria dei beni culturali e artistici del Paese. La startup consentirà la scoperta, valorizzazione e tutela dell’opera di nuovi talenti, di archivi e repertori inediti nonchè l’elaborazione di un sistema di certificazione estetica della fotografia e l’uso di metodologie avanzate di digitalizzazione.  Tecnologie utilizzate: blockchain

     

CityOpenSource (Napoli)

  Piattaforma (webapp) che permetterà di realizzare progetti collaborativi di digital storytelling localizzando contenuti multimediali e dati su mappe interattive con l’obiettivo di rendere maggiormente protagonisti i cittadini nel racconto dei loro territori e promuovere lo sviluppo di servizi di offerta turistica community‐based Tecnologie utilizzate: intelligenza artificiale         Percorsi di contaminazione tattile (Tortona)

Progetto finalizzato a creare un modo per usufruire dellaconoscenza sensoriale e immersiva dell’arte anche attraverso il tatto. Un servizio di inclusione sociale rivolto ad un ampio pubblico, quello dei non-vedenti nonché i più piccoli, attuato attraverso la rappresentazione di opere e la costruzione didattica di percorsi che consentano la fruizione di riproduzioni “tattili” di opere d’arte.  Tecnologie utilizzate: Internet of Things       Vedere l’invisibile (Monza)

  Progetto che intende riprodurre un’esperienza immersiva, attraverso realistiche ricostruzioni 3D frutto di lunghi e silenziosi anni di ricerche, per far rivivere oggi luoghi come i Giardini Arciducali di Monza o la milanese Sala delle Cariatidi, creduti ormai persi per sempre. Il progetto si rivolge inoltre a ipovedenti in un’ottica di forte inclusione sociale.  Tecnologie utilizzate: realtà virtuale

I beni culturali, patrimonio italiano di inestimabile valore, sono da tempo in pericolo nell’aspetto della salvaguardia e accessibili in maniera adeguata solo in minima parte. Non vengono valorizzati adeguatamente oppure non sono fruibili da tutti e restano bellezze per pochi, a volte solo per i ricercatori. Che cosa succederebbe se ci fosse la possibilità di riviverli esattamente com’erano nell’epoca del loro splendore?  Quali vantaggi avremmo se si potessero  proteggere i beni archeologici del nostro Paese con un processo di archiviazione 3D o magari grazie alla tecnologia Blockchain. A queste e altre domande hanno provato a rispondere i vincitori di Idee Vincenti, i cui progetti appaiono straordinari e ai quali va fatto un grande ‘in bocca al lupo’ nel proseguimento del proprio viaggio, supportati dal Polihub, affinchè si trasformino ora in startup vincenti capaci di avere un impatto concreto e positivo nella gestione e fruizione dei beni culturali italiani. Donatella Cambosu

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