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La SWOT analysis è uno strumento di pianificazione strategica che consente di identificare le forze e le debolezze dell’azienda, nonché le opportunità e le minacce che si profilano all’orizzonte. Questo tipo di analisi è utile sia per le aziende che operano in mercati consolidati, sia per le imprese che si trovano in fasi di startup o di espansione. Per effettuare una SWOT analysis, è necessario partire dall’analisi interna dell’azienda, valutando le risorse, le competenze e le attività che la contraddistinguono. In seguito, occorre analizzare il contesto esterno, valutando le tendenze del mercato, la concorrenza e le possibili opportunità di sviluppo. Ma perché la SWOT analysis è così importante per le aziende? Innanzitutto, perché consente di identificare le aree di miglioramento e di focalizzare le risorse su quelle che possono generare maggior valore. Inoltre, la SWOT analysis consente di valutare la competitività dell’azienda rispetto ai concorrenti e di individuare le opportunità di sviluppo che si presentano sul mercato. In sintesi, la SWOT analysis è uno strumento fondamentale per le aziende che vogliono pianificare la propria strategia di sviluppo e miglioramento.
Cosa si intende per analisi SWOT
L’analisi S.W.O.T. è un metodo di pianificazione strategica e un processo che consiste nel prendere in esame gli aspetti interni ed esterni all’azienda per valutarne le forze, le debolezze, le opportunità e i rischi. L’analisi SWOT è una delle più importanti tecniche di analisi strategica che si possono applicare a qualsiasi settore o tipo di business. Questo processo consente alle aziende, e dunque anche alle startup, di comprendere meglio la propria posizione rispetto alla concorrenza e di formulare una strategia aziendale che sfrutti le opportunità e riduca i rischi. Possiamo dire di più: è un metodo di analisi utilizzato dalle aziende per valutare il proprio posizionamento rispetto al mercato e ai concorrenti, nonché per identificare le aree che richiedono un intervento di miglioramento. Con la SWOT Analysis le aziende possono studiare e pianificare i diversi aspetti della propria azienda attraverso una matrice 2×2 e quindi a prima vista semplice da attuare. Questa analisi può essere applicata sia agli obiettivi a breve termine sia a quelli più lontani nel tempo, ed è uno strumento chiave per l’identificazione di ciò che si deve fare e come farlo. Inoltre, può essere utilizzata per definire le aree in cui l’azienda deve concentrarsi e investire maggiormente. Ad esempio, una startup può individuare un’opportunità di mercato e decidere di sfruttarla, oppure può identificare una debolezza che deve essere corretta prima di procedere. Dopo aver definito le priorità, la startup può iniziare a lavorare per la realizzazione dei propri obiettivi. In conclusione, lo strumento SWOT può aiutare le startup ad ottenere una maggiore consapevolezza del loro ambiente di business e delle risorse che devono essere gestite.
Chi ha inventato l’analisi SWOT
La SWOT Analysis è stata ideata inizialmente da Edmund P. Learned nel libro del 1969 Politica aziendale, testi e casi e poi sviluppata dall’economista statunitense Albert Humphrey nel tentativo di ricercare i motivi per cui la pianificazione aziendale falliva, attraverso i risultati raccolti dalla sua ricerca condotta presso Stanford Research Institute dal 1960 al 1970.
Analisi SWOT: a cosa serve
L’analisi SWOT serve per approfondire i diversi aspetti della propria azienda tramite l’organizzazione delle informazioni ottenute, ma anche per analizzare il mercato in cui l’azienda opera o per aggredirne uno nuovo: per entrambi i casi, sviluppare una strategia. Il percorso che porta alla SWOT analysis anche per startup è fondamentale anche per redigere il marketing plan, tanto da consistere nella prima fase della struttura del piano.
Vantaggi e opportunità | Rischi e pericoli | |
Fattori interni | STRENGHT (Punti di forza) | WEAKNESS (punti di debolezza) |
Fattori esterni | OPPORTUNITY (Opportunità) | THREAT (Minacce) |
Come si fa un’analisi SWOT
La SWOT analysis individua quattro punti fondamentali:
- Strenght (punti di forza): sono i vantaggi competitivi dell’azienda. In poche parole, tutto quello che si ha di positivo nel business o nel team.
- Weakness (punti di debolezza): tutto quello in cui l’azienda deve migliorare e ottimizzare, magari rispetto ai propri concorrenti
- Opportunity (opportunità): occasioni e tendenze di mercato
- Threat (minacce): tutto quello che può minacciare il business dell’azienda
Lo sviluppo di un’analisi SWOT si articola in sei fasi:
- Raccolta delle informazioni
- Identificazione delle linee guida
- Definizione di opportunità e minacce
- Definizione di forze e debolezze
- Selezione dei possibili interventi/strategie
- Verifica del successo rispetto al contesto
L’analisi SWOT può essere molto utile per avere una visione chiara del proprio business e come è percepito dai clienti. Può inoltre servire come strumento di pianificazione strategica, fornendo un quadro generale della situazione e aiutando a mettere in evidenza le aree che devono essere potenziate o consolidate. Può anche aiutare ad identificare nuove opportunità per sfruttare al meglio il mercato, prendendo in considerazione tutti gli elementi coinvolti. Una volta che l’analisi è stata completata, le aziende possono utilizzare i risultati per progettare un piano di azione efficace e realizzabile. Ciò può includere interventi mirati o strategie più ampie per affrontare le debolezze dell’azienda, sfruttare al meglio le opportunità presenti e prevenire future minacce. In definitiva, l’analisi SWOT può essere uno strumento di pianificazione strategica di grande valore per tutte le aziende.
Perché è importante l’analisi SWOT
L’analisi SWOT può essere utile quando si vuole avviare un nuovo business oppure valutarne uno già esistente. Serve quindi ad analizzare le tendenze del settore in cui opera l’azienda, i competitor, i punti di forza e di debolezza interni all’azienda e infine i clienti e utenti attuali e potenziali. Vengono ipotizzati quindi i vari scenari che la strategia potrebbe provocare. Questi possono essere calcolati cambiando alcuni fattori, come per esempio il prezzo del servizio/prodotto, oppure i canali marketing utilizzati.
Cosa sono i punti di forza e di debolezza
Tutte le aziende possono essere esposte sia a fattori interni che esterni. Per questo la SWOT analysis potrebbe rivelarsi fondamentale, in quanto come prima cosa identifica tale scenario:
- I fattori interni di un’azienda sono sempre sotto controllo, ma possono essere sia dei punti di forza (Strenght) che di debolezza (Weakness). Si trovano ad esempio nel bilancio, Risorse umane (dipendenti), management, brand. Per esempio, per una startup che si avvia a diventare scaleup, un fattore interno che potrebbe rivelarsi un punto di debolezza potrebbe essere il non avere i processi organizzativi automatizzati. Un fattore interno invece che potrebbe rivelarsi un punto di forza potrebbe consistere nel team adeguato e quindi da un buon livello di know-how ed expertise.
- I fattori esterni possono sviare dal controllo. Anche questi quindi potrebbero rivelarsi come minacce (Threat) e opportunità (Opportunity). In tal senso l’analisi dei fattori esterni è utile a predisporre dei piani di azione da parte dell’azienda per prepararsi a future minacce che potrebbero compromettere il suo vantaggio competitivo e allo stesso modo identificare quelle opportunità per accrescerlo attraverso l’analisi del mercato, individuando eventuali trend e nicchie cui inserirsi prima che esse incomincino ad esistere.
Alcuni fattori che dovrebbero essere sempre tenuti sotto controllo potrebbero essere la politica: nuove normative, nuovi regolamenti o tassazioni potrebbe influenzare positivamente o negativamente il business dell’azienda; l’andamento del mercato: ovvero la domanda presente e futura dei consumatori; infine il rapporto con gli stakeholder: il rapporto con i soggetti coinvolti direttamente o indirettamente con l’azienda è importante, anche perché tra di loro sono presenti gli shareholder (gli azionisti), che mettono il capitale nell’azienda per l’andamento del business.
Quali sono le minacce nell’analisi SWOT
Le minacce si differenziano dalle debolezze proprio perché derivano da fattori esterni e non interni all’azienda e per questo fuori controllo. Pensiamo a una pandemia globale o allo scoppio di una guerra: questi fattori non sono prevedibili e possono influenzare indirettamente il mercato attraverso una crescita dell’inflazione e un impoverimento delle materie prime.
Svantaggi dell’analisi SWOT
L’analisi SWOT negli anni ha incontrato diverse critiche e sviluppi, si pensi per esempio alla teoria delle cinque forze di Porter o alla matrice TOWNS. La matrice SWOT ha infatti un problema intrinseco: non mostra chiaramente le relazioni fra diversi fattori e categorie. Infatti un particolare rischio può determinare una debolezza più significativa. Secondo gli autori della Strategia Oceano Blu – il cui fine è la creazione di mercati nuovi e inesplorati – la SWOT ha una struttura troppa fissa per costruire una strategia, perché presuppone che i confini di mercato e la struttura del settore siano dati e non possano essere ridefiniti dalle azioni e dalle convinzioni di coloro che vi operano: “come dimostra la storia dell’industria, si creano nuovi mercati ogni giorno grazie al potere dell’immaginazione”.
Esempio di un’analisi SWOT per una startup
Prendiamo a modello una startup il cui prodotto consiste in un business innovativo nel settore agroalimentare, che voglia diventare scaleup e sviluppiamo la matrice SWOT:
Vantaggi e opportunità | Rischi e pericoli | |
Fattori interni | STRENGHT (Punti di forza) – Team – Prodotto innovativo – Capitale | WEAKNESS (punti di debolezza) – Processi aziendali non automatizzati |
Fattori esterni | OPPORTUNITY (Opportunità) – Nuovi possibili investitori – Politiche a favore del settore attraverso nuovi regolamenti, incentivi e meno tassazioni | THREAT (Minacce) – Competitor: è una multinazionale internazionale del settore – Guerra e inflazione e quindi aumento dei prezzi delle materie prime |
La startup gode di un ottimo team interno che crede nel prodotto e dalla buona expertise e know-how, inoltre ha un cash flow positivo dato dalle entrate generate dal suo prodotto innovativo. Allo stesso tempo anche il suo competitor, essendo una multinazionale, gode di grandi capitali e know-how, inoltre potrebbe replicare nello stesso identico modo il suo prodotto. Ma entrambe devono fronteggiare una forte inflazione, che se a prima vista può essere più dannosa per la startup, allo stesso tempo può generare perdite di fatturato anche per il competitor. C’è bisogno di una strategia a lungo termine, proprio perché la minaccia è esterna e incontrollabile, non potendo prevedere la sua fine. Investire capitali nel punto di debolezza della startup (processi automatizzati) attraverso le opportunità (nuovi incentivi dati dalla politica) può portare la medesima a scalare nel lungo termine più facilmente il fatturato e allo stesso modo attrarre più investitori. La minaccia (il competitor) potrebbe rivelarsi una opportunità, in quanto potrebbe abbandonare il mercato dove ha sede la startup, avendo la stessa minaccia in più Paesi. (Foto di JESHOOTS.COM su Unsplash )
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