Paolo Gallo (direttore risorse umane del WEF) ha scritto il libro: ‘La Bussola del Successo. Le regole per essere vincenti restando liberi’ (qui un’anteprima) in cui da un lato raccoglie ciò che ha imparato dalla sua esperienza professionale e dall’altro offre una chiave di lettura sul significato di successo, sempre in termini professionali, nel contesto attuale, o meglio nel costante cambiamento che l’innovazione tecnologica porta, con le sue conseguenze sul mondo del lavoro e della società. Il libro si sviluppa usando parole chiave come passione, talento, libertà e declina il concetto di carriera non come corsa forsennata in cui tutto vale, ma come qualcosa di più profondo in cui anche imparare le regole e rispettarle è fondamentale. Ecco come Paolo racconta a Startupbusiness del suo libro: “Lavoro da molti anni come Direttore Risorse Umane; nello svolgere il mio lavoro, ho potuto verificare quanto sia più importante partire dalle domande giuste, piuttosto che cercare di indovinare le risposte. Ho potuto osservare centinaia di carriere e mi sono chiesto: ‘Come mai solo alcuni di noi hanno successo, molti si limitano a sopravvivere e tanti, troppi, falliscono?’. Abbiamo scelto un lavoro in base alla nostra passione e al nostro talento? Abbiamo capito le regole del gioco, la cultura organizzativa, per evitare di essere lost in translation, perduti nella traduzione? Siamo riusciti a costruire la fiducia, di chi ci possiamo fidare? Che prezzo siamo disposti a pagare per far carriera? Quando è il momento giusto di andarsene? Come valutiamo il successo professionale? Come rimanere liberi? Cosa conta veramente?”. Queste le domande che l’autore del libro si pone e alle quali propone risposte. “Questo libro cerca, sempre partendo da domande, di fornire spunti di riflessione, strumenti e suggerimenti pratici per avere, o meglio dire, “essere” una carriera di successo definita però secondo parametri basati e decisi da noi stessi, non da altri e certamente non impostati solo sul profitto e su come fare carriera a tutti i costi, senza riflettere sulle conseguenze. Lo so, alcuni mi prenderanno per matto o anche peggio, mi considereranno una persona viziata e choosy e mi ricorderanno che è già un miracolo avere un lavoro. Sono argomenti comprensibili: anche solo ipotizzare di scegliere un lavoro, considerati i tassi di disoccupazione altissimi, può sembrare un’utopistica via di mezzo tra un lusso di altri tempi e un sogno poco realistico, se non addirittura irrealizzabile. Invece io sono convinto dell’esatto contrario. Solamente scegliendo e costruendo una carriera allineata ai nostri valori, ai nostri scopi e alle nostre motivazioni profonde, saremo in grado di fare un ottimo lavoro e di conseguenza avremo successo e gratificazioni. In questo piccolo gioco di parole, si cela uno dei segreti: se scegliamo consapevolmente il lavoro e la cultura giusta per noi stessi, non faremo un lavoro ma saremo il lavoro che facciamo. Rimanere liberi, dice il titolo. Cosa vuol dire? Libertà non è definita con “faccio quello che voglio” un segnale misto tra anarchia e menefreghismo. “Rimanere liberi vuol dire compiere consapevolmente scelte che non ci rendono ricattabili e non ci fanno stipulare il patto con il diavolo”. “Le riflessioni contenute, gli strumenti pratici e lo storytelling della Bussola del Successo – aggiunge Paolo Gallo – , ci aiuteranno a capire chi siamo e cosa veramente vogliamo fare ‘da grandi’. Potremmo decidere di lavorare in un’azienda o di creare una startup, nel cui caso in nostri valori saranno ancora più importanti perché essi saranno l’ossatura e il Dna stesso della nostra startup”. Il libro di Paolo Gallo, con la prefazione di Klaus Schwab, fondatore e presidente del World Economic Forum, è acquistabile anche online (qui). Paolo Gallo è chief human resources officer del World Economic Forum, fondazione no profit con sede nei pressi di Ginevra che è oggi riconosciuta come una delle principali organizzazioni globali a supporto della cooperazione pubblico-privato e che organizza il noto evento annuale a Davos. In precedenza Gallo ha lavorato per la World Bank a Washington DC e la Bers a Londra, per Citigroup Investment Banking a Milano, Londra e New York e collabora con le Università Georgetown di Washington, Bocconi di Milano e con la Hult-Ashridge Business School.
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