Contest per studenti universitari, arriva Disruptor Challenge

La trasformazione digitale e l’industria 4.0 stanno rapidamente cambiando, o meglio rivoluzionando, il mercato del lavoro. Emergono professionalità del tutto nuove e altre che già conosciamo si evolvono. Cambiano naturalmente le competenze richieste, che vanno sempre più polarizzandosi tra digital skill e creatività. Cambiano anche le modalità lavorative, che spingono verso una maggiore autonomia, sia per quanto riguarda la tipologia di relazione lavorativa tra aziende e collaboratore, sia come processi operativi all’interno dell’azienda. Le competenze digitali e imprenditoriali sono oggi parole potenti quando si parla di ‘lavoro’. Due parole che guidano anche la missione di University2Business, la piattaforma del Gruppo Digital360 che facilita l’incontro tra universitari e imprese, che ha appena lanciato l’iniziativa Disruptor Challenge, una competizione rivolta a universitari e neolaureati che propone ben 8 contest tematici in cui gli studenti avranno la possibilità di misurarsi sul terreno molto concreto della ‘business idea’, ma anche di ‘immaginare e raccontare il futuro’ attraverso la categoria ‘future vision’. Una competizione dunque che intende dare modo agli studenti di testare le proprie competenze digitali, visione imprenditoriale, comprensione degli scenari attuali della trasformazione digitale. “Siamo nel bel mezzo della quarta rivoluzione industriale, quella che sta trasformando profondamente tutti i settori e tutti i mercati – afferma Andrea Rangone, CEO di Digital360 -. Gli studenti universitari attuali saranno i suoi veri protagonisti, ma per far questo devono essere consapevoli delle opportunità del digitale. Bisogna gridare loro a gran voce l’importanza della conoscenza, dell’approfondimento delle tematiche che fanno parte dell’innovazione digitale, così come dell’imprenditorialità come motore del cambiamento. Perciò sono importanti iniziative come la Disruptor Challenge, volte a stimolare le capacità e la voglia di innovare dei giovani talenti”. Disruptor Challenge è realizzata in collaborazione con aziende di primissimo piano nel proprio settore di riferimento: Enel che propone i suoi contest in ambito Energia, Generali Italia in ambito Assicurazioni, Gi Group per il Lavoro, Telepass per la Smart Mobility. (qui tutti i contest). Tra i sostenitori dell’iniziativa in qualità di social media partner anche Facebook che, come dimostra anche la recente apertura a Roma del suo Binario F, è particolarmente sensibile al tema delle competenze digitali. Le candidature a Disruptor Challenge saranno aperte fino al 25 novembre prossimo, gli studenti possono concorrere anche a più di un contest. Inoltre sono ammesse candidature da parte di team di studenti che stanno sviluppando un progetto, magari all’università.

Sono previsti premi per i vincitori di ogni singolo contest: accesso a un abbonamento Premium Pass alla piattaforma Osservatori.net del Politecnico di Milano, fonte ricchissima di report, dati ed eventi sui temi dell’innovazione digitale; device tecnologici di ultima generazione come Oculus Go Facebook per il vincitore di ogni categoria Future Vision e Smart Watch TicWatch per ogni categoria Business Idea.

Tutti i finalisti potranno inoltre gareggiare per la vittoria finale presentando le proprie idee durante l’evento conclusivo il prossimo 11 dicembre a Milano, nel corso del quale una giuria di esperti di innovazione digitale, docenti e manager aziendali decreterà i dieci vincitori di ogni singolo contest e infine i due vincitori assoluti: il Disruptor Challenge 2018 – Best Future Vision e il Disruptor Challenge 2018 – Best Business Idea, a ciascuno dei quali sarà assegnato un premio di 2.000 euro. Per tutti i finalisti il ‘premio’ forse più importante di tutti:  il ‘trampolino di lancio’ ovvero la possibilità di entrare in contatto diretto, privilegiato, con le aziende partner che a seguito di un colloquio personalizzato, potranno valutare eventuali percorsi di stage o inserimento lavorativo

Per consultare il sito e le modalità di partecipazione a Disruptor Challenge: www.ilfuturoeoggi.it

    Digital gap in Italia

Il 42% degli studenti universitari ha un approccio passivo al mondo digitale e scarsa sensibilità imprenditoriale, il 64,8% non ha mai sentito parlare di Internet of Things o Big Data e solo il 19% ritiene che le tecnologie digitali possano favorire lo sviluppo di modelli di business innovativi e discontinui rispetto al passato.

Sono dati dell’ultima edizione (2017) della ricerca di University2Business Il futuro è oggi: sei pronto? che ha prodotto negli scorsi 3 anni altrettanti report, che avevano l’obiettivo primario di mappare la diffusione delle competenze digitali ed imprenditoriali fra gli studenti universitari delle nostre Università. La 3° edizione (2017) che ha coinvolto circa 4000 studenti di tutte le facoltà, ha in particolare messo a confronto l’evolversi di tali competenze nel biennio 2015-2017.  Se da un lato i dati sopra citati ci fanno capire che il digital gap è ancora ampio (in linea con tutta l’Europa e i principali Paesi industrializzati), dall’altro altri dati della ricerca di University2Business mostrano il trend positivo verso un miglioramento delle competenze. Per fare un esempio, alla domanda ‘Sai sviluppare?’ (nel senso di coding), nel 2015 il 67% rispondeva ‘no’, contro il 54% del 2017; ancora più netto il miglioramento tra chi ha risposto ‘sì’, nel 2015 erano solo il 9,9%, quasi raddoppiati nel 2017 con il 16,7%. Un miglioramento che coinvolge entrambi i generi ed è piuttosto trasversale alle facoltà universitarie, fatta eccezione per gli studenti di Informatica, che naturalmente staccano tutti gli altri corsi, tra i gruppi di facoltà ingegneristiche, economiche, umanistiche, ecc, il tasso di miglioramento (ovvero di risposte ‘sì’ alla domanda ‘Sai sviluppare’) è omogeneo.  Disruptor Challenge è uno stimolo e un terreno di prova per gli studenti, attraverso la modalità ingaggiante del contest, che nella duplice declinazione business idea e future vision offre l’occasione anche a chi non ha propriamente una formazione o sensibilità  imprenditoriale di prendere parte alla competizione con la propria capacità di vedere  e raccontare il futuro di un certo settore.         

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