Verificato che tutto abbia un senso, bisogna partire subito, senza aspettare di essere perfetti… altrimenti si rischia di non partire mai.
Gianluca Ciralli è uno dei due founder (l’altro è Marco D’Alia) di Commercialista.com, un motore di ricerca geografico per trovare professionisti della consulenza fiscale, amministrativa e tributaria. Gianluca ha 35 anni, e da circa 15 opera in aziende Internet based. Tra le esperienze più significative quella di Paid Search Manager in Expedia Inc. (Venere.com) dove ha gestito budget di alto profilo per i mercati USA e Italia, e quella di Marketing Manager per Immobiliare.it. Vive a Roma, tra la città e il mare, con sua moglie e le sue piccole di 2 e 4 anni. Ama andare in bicicletta e fotografare.
“Partiamo subito con qualcosa che faccia il minimo indispensabile, ma partiamo!”. Così è iniziata la nostra avventura da startupper.
Ma cominciamo dall’inizio, quando io e Marco D’Alia (nella foto più in basso), lavoravamo ancora in azienda, come dipendenti. Io ero responsabile del marketing, lui dello sviluppo di diversi progetti web.
Un viaggio quotidiano di oltre 3 ore ogni giorno, tra andata e ritorno, ci separava dall’ufficio, dove trascorrevamo almeno altre 9 ore. Il lungo tragitto se non altro era un’ottima scusa per riflettere.
Così ciascuno, per proprio conto, pensava alle proprie idee e ai programmi per il futuro finché per puro caso nell’estate dello scorso 2011 entrambi decidevamo, indipendentemente, che era tempo di cambiare e intraprendere una nuova strada, quella dell’imprenditoria. Coincidenza perfetta.
Appena abbandonato il nostro contratto a tempo indeterminato, prima di cominciare a fare sul serio abbiamo sperimentato la collaborazione con un’applicazione facebook (Facebook Poster) che in poco tempo ha spopolato in India e in America Latina superando il milione di utenti ed oggi continua a crescere con il pilota semi-automatico.
Fatto l’esperimento, che tra l’altro ci ha anche permesso di maturare un’eccellente esperienza sui social media, abbiamo ideato e sviluppato Commercialista.com, un motore di ricerca geografico per la ricerca di professionisti della consulenza fiscale, amministrativa e tributaria. La piattaforma, per quanto specifica al momento, è in realtà un prodotto pilota per quello che abbiamo intenzione di sviluppare intorno al mondo dei professionisti di ogni livello e settore. La nostra visione è che tutti i professionisti debbano essere online, ricercabili e a portata di mano per essere davvero utili a soddisfare la domanda che già esiste per molte categorie: dal commercialista al notaio, dall’elettricista all’idraulico. Vogliamo rilanciare alcuni settori che non hanno ancora sperimentato la rivoluzione digitale e per i quali le potenzialità, ne siamo convinti, sono ancora inespresse.
Prima di partire con lo sviluppo, tuttavia, devo ammetterlo, abbiamo ragionato molto in termini di scenario e di opportunità. Pertanto il primo passo è stato realizzare un business plan e un piano di azione che fossero innanzitutto convincenti per noi e che ci permettessero poi di cercare risorse finanziarie per alimentare il progetto, cosa che siamo riusciti a fare in tempi molto brevi, meno di 3 mesi.
Realizzare il business plan non è stato difficile, ma laborioso. Consiglio a chiunque di pensarlo come se fosse davvero la mappa del proprio business. Non soltanto con l’idea di presentarlo ad un eventuale investitore, dunque, ma prima di tutto e soprattutto con lo scopo di capire se il modello che abbiamo in testa sia potenzialmente in grado di produrre risultati economici sostenibili nella realtà. E questo ancora prima di aver scritto una sola riga di codice. Il business plan non deve essere un esercizio noioso, ma un modo per capire se abbiamo tra le mani soltanto una buona idea, o qualcosa che possa trasformarsi in un’impresa.
Trovate le prime risorse finanziarie, ora stiamo iniziando le operazioni di marketing per illancio del prodotto sul mercato. L’obiettivo è quello di poter crescere in fretta e quindi stiamo già valutando l’ipotesi di un nuovo round di investimento per accrescere il team e replicare il tutto per le altre categorie di professionisti. Già… perché ad oggi, salvo le collaborazioni esterne siamo ancora in due a gestire il progetto.
Il prodotto è ora in beta ma lo sviluppo procede rapidamente, anche perché abbiamo deciso di dare in outsourcing alcune attività non critiche per procedere più spediti. La nostra piattaforma di esternalizzazione preferita al momento è oDesk, che ci permette di controllare il lavoro svolto dai collaboratori esterni e di fissare milestone compatibili con la nostra roadmap. Ora siamo alla ricerca di collaborazioni più solide e continuative, in vista dei progetti futuri.
Ancora oggi non abbiamo una sede operativa, o meglio non una soltanto. Salvo, infatti, un appoggio di rappresentanza per le riunioni importanti, non abbiamo bisogno di un ufficio e probabilmente ne faremo a meno anche per il futuro. A parte eliminare i tempi di spostamento, che abbiamo sofferto in passato, in questo modo abbiamo anche eliminato i costi non necessari della struttura, e tutte le limitazioni e spese connesse.
Inoltre per un’attività fortemente basata sul web è limitativo pensare all’ufficio come al “posto” in cui ci si incontra per lavorare insieme. Il nostro lavoro è fatto di chat sempre aperte, skype, documenti condivisi e server remoti. Ciascuno è libero di organizzare il proprio spazio e il tempo di lavoro come vuole. L’unica cosa che conta davvero sono gli obiettivi da raggiungere. Così durante la giornata non è raro che possa concedermi anche una passeggiata in bicicletta ad ora di pranzo…
Come accennavo utilizziamo, per necessità, moltissimi strumenti di collaborazione e condivisione. Siamo letteralmente “dipendenti” da Google Apps (Gmail, Calendar, etc), Skype e Dropbox.
Gestiamo la pianificazione delle attività con Trello, la vendita con PipeDrive e lo sviluppo con Github. Inviamo le newsletter con MailChimp. Abbiamo linea telefonica e fax virtuali per i clienti che hanno bisogno di supporto, e possiamo fornirlo ovunque ci troviamo.
Commercialista.com è su Amazon EC2, così come gli altri prodotti che sviluppiamo. Questo ci permette di investire in risorse in base alle effettive necessità e di scalare i server per passare da 10 utenti contemporanei a 100.000 in pochi secondi con un paio di click.
Un consiglio che mi sento di dare a chi vuole fare impresa in Italia, è quello di pensare subito il business nel suo insieme, di verificarne la portata con qualche test se possibile, ancor prima di realizzare qualcosa: a volte basta chiamare un potenziale cliente, oppure fare qualche ricerca e recuperare dati da Google.
Poi, verificato che tutto abbia un senso, dico che bisogna partire subito, senza aspettare di essere perfetti… altrimenti si rischia di non partire mai.
Infine consiglio di non lasciarsi spaventare dalla burocrazia, che è in effetti il limite più vistoso qui in Italia, sia per le modalità che per i tempi necessari a mettere in piedi un’azienda. Ma poi, una volta impostato il tutto basta affidarsi ad un bravo commercialista… e a questo punto non devo neanche ricordare dove cercarlo! 😉
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