Grandi manovre sul fronte delle startup italiane del turismo: Antlos e Sailogy annunciano la fusione. Manlio Accardo Ceo e fondatore di Sailogy dichiara a Startupbusiness: “Antlos è uno dei progetti migliori che io conosca nel mondo nautico. Per anni ci siamo confrontati, pur essendo sulla carta concorrenti, e abbiamo dialogato sulle opportunità di creare una grande piattaforma che offrisse ai clienti quante più soluzioni possibili per andare in barca. Oggi che abbiamo unito i nostri business, e i nostri team, ci accorgiamo di quanto questa decisione crei valore per tutti; si sono già create sinergie importanti e prevediamo una crescita fortissima in futuro”. Gli fa eco Michelangelo Ravagnan, fondatore e Ceo di Antlos che afferma: “Conosco Manlio fin da quando Antlos era solo un’idea. Nutro una grande stima nei suoi confronti e ho sempre ammirato i risultati ottenuti con Sailogy, un servizio perfettamente complementare ad Antlos proprio perché altrettanto focalizzato sulle esigenze dei consumatori. Supportati dai nostri soci, ci siamo confrontati più volte sull’opportunità di creare una sinergia. Una volta definito l’accordo di fusione, abbiamo finalmente deciso di unire le nostre forze al fine di raggiungere velocemente un obiettivo comune e di creare un valore tangibile a lungo termine”. Le due aziende hanno complessivamente raccolto capitali per cinque milioni di euro da diversi investitori tra cui vi sono H-Farm, Incos Invest, Rancilio Cube, R301 Capital, Club Italia investimenti 2. Oggi Antlos e Sailogy contano insieme circa 100mila utenti registrati e una flotta di 20mila imbarcazioni per il noleggio da parte di professioni e privati sia a vela sia a motore, offrono soluzioni che partono da 40 euro al giorno a persona e hanno già un team internazionale di 20 persone che parlano 15 lingue diverse. Un mercato quello del noleggio di imbarcazioni che è in crescita in tutto il mondo e che, considerando le varie zone del pianeta è attivo tutto l’anno, un mercato che le startup italiane, oltre ad Antlos e Sailogy ve ne sono altre come per esempio Sailsquare di cui abbiamo scritto recentemente , stanno presidiando in modo deciso e con una portata globale proponendosi come unti di riferimento per tutto il mercato sia nazionale sia internazionale. Un segnale assai significativo che denota come la capacità di impiegare le tecnologie per sviluppare servizi nuovi in ambito turistico sia una strada promettente e la sensibilità degli imprenditori italiani in questo ambito è in grado di fare la differenza. Va inoltre enfatizzato come la fusione tra due startup che hanno deciso di unire le forze per scalare più rapidamente e conquistare quote di mercato in modo più efficace dimostra ancora una volta come la mentalità di chi fa impresa oggi sia innovativa e aperta, come il concetto di creare global company sia alla base dello spirito di chi nasce come startup e come la collaborazione possa diventare esponenzialmente più efficace della concorrenza.
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