Spreaker, un milione di utenti sono solo un trampolino

Spreaker, startup piuttosto nota del panorama italiano, ha appena annunciato di aver raggiunto un milione di utenti registrati.  Un numero importante (fiancheggiato da una FanPage con più di 25 mila like e 500 mila iscritti attraverso l’app di Facebook) che rappresenta un traguardo, ma anche un nuovo punto di partenza e porta Spreaker in primo piano nel panorama internazionale dei servizi sul web. Spreaker ha ricevuto due round di investimento da business angel italiani (IAG) e circa un anno fa ha spostato la sua sede a San Francisco, per confrontarsi in presa diretta con l’ecosistema startup più evoluto del mondo. Tonia Maffeo, community manager di Spreaker ha risposto alle nostre domande. – 1 milione di utenti sono un risultato che non arriva per caso: quali sono state le vostre principali strategie per conquistare utenti? Abbiamo fatto leva sul naturale desiderio dei produttori di promuovere i propri contenuti. Da un lato abbiamo cercato di rendere il piu’ facile possibile – veramente alla portata di tutti – la produzione dei contenuti. E poi abbiamo fatto in modo che bastasse un semplice click per pubblicare praticamente ovunque. Il risultato è stato  innescare un meccanismo che da un lato ha portato sempre più produttori affascinati dal concetto di semplicità, dall’altro attirare sempre più ascoltatori interessati ai contenuti prodotti.     – 1 milione di utenti sono sufficienti per essere profittevoli come impresa ? Dipende molto dal modello di business e da tanti altri fattori. Nel nostro caso, portiamo a casa un po’ di soldi che però in questo momento stiamo investendo perche’ il nostro obiettivo e’ molto piu’ ambizioso. – da quando avete cominciato a oggi è cambiato qualcosa nel vostro progetto, prodotto o nel modello di business? Non molto a dire il vero. Avevamo tante idee e un po’ alla volta le stiamo realizzando. La cosa difficile e’ mantenere il Focus perché’ se si perde questo si fa in fretta a consumare tutte le risorse senza ottenere risultati. – il vostro panorama competitivo è apparentemente affollato, anche perchè si tende ad assimilarvi alle web radio o alle piattaforme di sharing musicale, ma in fondo il vostro peggior nemico non è ancora la radio tradizionale? qual’è alla resa dei conti il vostro principale punto di forza? Abbiamo da subito cercato di focalizzarci su un segmento (il Talk) che non era ben servito da altri oltre a questa riflessione c’è da aggiungere che Spreaker lavora su contenuti per lo più’ originali: non bisogna pensare ad una web radio fatta di musica quanto, invece, ad un sistema per rendere i podcast più’ interattivi e in diretta. Non vediamo la radio tradizionale come un nemico, semmai come un potenziale alleato. Dal punto di vista del web, la piattaforma con cui “combattiamo” e’ SoundCloud. Noi abbiamo affrontato il mercato iniziando dai contenuti Talk: non e’ detto pero’ che presto non ci apriremo al mondo degli indipendenti. Per l’anno nuovo abbiamo in serbo alcune sorprese di cui purtroppo non possiamo ancora parlare. Sorprese che ci porteranno a fare un grosso salto in avanti – la radio di cui andate più orgogliosi…. Non c’è un contenuto in particolare di cui andiamo più orgogliosi, diciamo che per ogni categoria abbiamo dei contenuti di cui andiamo fieri: i Ting Tings che hanno presentato in diretta mondiale il loro primo album chattando con i fans e ricordando attraverso alcuni brani chiave il loro percorso discografico; i protagonisti delle primavere arabe che hanno portato le loro testimonianze in diretta dalle piazze delle rivoluzioni, gli Indignados che hanno raccontato attraverso la piattaforma l’occupazione delle principali piazze spagnole. Spesso e volentieri si discute di quelli che sono gli hot topic nel mondo, ultimamente ho ascoltato vari podcast sulle elezioni presidenziali ad esempio. – quali sono gli elementi che determinano la qualità dei UGC sulla vostra piattaforma? poco più di un anno fa avete fatto il lancio della piattaforma anche in Silicon Valley, raggiungete utenti di ogni parte del mondo: quali sono quelli più bravi a usare la piattaforma? Per ora stiamo cercando di focalizzarci sull’acquisire produttori di contenuti anche – purtroppo – a scapito della selezione editoriale di ciò che compare sulla piattaforma. In realta’ sono gli utenti stessi che – grazie all’utilizzo di altre piattaforme di social media, in primis Twitter e Facebook – promuovono i propri contenuti. Anche questa modalità e’ una cosa destinata a cambiare presto.   Ogni  mese  sulla  piattaforma  si  contano  più  di  48  mila  ore  di  registrazione:  i produttori, in maggioranza americani e italiani, raccontano e si confrontano su svariati  temi d’attualità: dalle recenti  elezioni presidenziali  negli  Stati  Uniti, alla cronaca dell’ultima partita della squadra del cuore, alle trasmissoni tech per gli amanti della rete e delle ultime novità in ambito mobile. Artisti come i Ting Tings hanno presentato in diretta mondiale il loro primo album chattando con i fans e ricordando attraverso alcuni brani chiave il loro percorso discografico;  i  protagonisti  delle  primavere  arabe  hanno  portato  le  loro testimonianze  in  diretta  dalle  piazze  delle  rivoluzioni,  gli  Indignados  hanno raccontato attraverso la piattaforma l’occupazione delle principali piazze spagnole. Per  il  2013  l’azienda  ha  come  obiettivo  incrementare  la  crescita  degli  utenti focalizzandosi sul miglioramento dell’offerta mobile che avrà sempre maggiori tool professionali per un’ottima qualità della registrazione. Allo stesso tempo verranno migliorati gli strumenti web per favorire ed arricchire l’esperienza utente.

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