Scientifica Venture Capital fa sapere di aver guidato con successo la chiusura dell’investimento da 1,2 milioni di euro in OhmSpace, startup che opera in ambito spacetech. Al round partecipano anche Innova Venture, il fondo di venture capital finanziato dalla Regione Lazio e Galaxia, il Polo nazionale di trasferimento tecnologico per l’aerospazio, nato su iniziativa del fondo di technology transfer di CDP Venture Capital insieme a Obloo. Si tratta del nono investimento per Scientifica Venture Capital.
L’industria aerospaziale è costituita da aziende coinvolte nello sviluppo e nella produzione di veicoli spaziali, per esempio satelliti di varie dimensioni, tra cui i CubeSat, che svolgono un ruolo rilevante nelle applicazioni di osservazione della terra, nella comunicazione e nella meteorologia.
OhmSpace si distingue per l’introduzione di un innovativo sistema di propulsione elettrico ad alta temperatura, basato sulla tecnologia del resistojet. I resistojet utilizzano l’energia elettrica fornita dal satellite e raccolta da pannelli solari, accumulata da batterie, e gestita attraverso un sistema di distribuzione di potenza, per riscaldare elettricamente un gas. L’energia termica accumulata dal gas viene convertita in spinta con un processo termodinamico che espande il gas a velocità elevatissime, fino a 30mila km/h per l’idrogeno. Più è elevata la velocità del gas in uscita, meno propellente è necessario per effettuare una certa manovra.
La soluzione ad alta temperatura di OhmSpace offre performance fino al 70% più efficienti rispetto ai concorrenti resistojet sul mercato, rappresentando un miglioramento significativo nella riduzione della quantità di propellente necessaria per le manovre spaziali. Inoltre, superando la performance dei propulsori chimici, OhmSpace rimuove per molte missioni la necessità di utilizzare propellenti tossici, rimpiazzandoli con gas inerti o l’acqua, offrendo quindi soluzioni più sostenibili.
“La decisione di investire in OhmSpace riflette la nostra costante ricerca di innovazioni rivoluzionarie anche nel settore della tecnologia spaziale – afferma in una nota Riccardo D’Alessandri, managing partner di Scientifica Venture Capital -. OhmSpace ha dimostrato un approccio straordinario nel ridefinire i limiti dell’esplorazione spaziale attraverso soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Siamo entusiasti di supportare il loro percorso e di collaborare attivamente al loro sviluppo futuro”.
Sedi in Italia e Gran Bretagna
Il nuovo round di investimento consentirà ad OhmSpace di accelerare ulteriormente la sua crescita, potenziare la ricerca e lo sviluppo, nonché espandere la sua presenza sul mercato. Con il supporto finanziario e l’expertise di Scientifica Venture Capital, OhmSpace guarda al futuro con fiducia, prevedendo una rapida integrazione della tecnologia resistojet ad alta temperatura nei satelliti e aprendo la strada ad un settore spaziale più efficiente e sostenibile.
Proprio con l’obiettivo di incrementare l’efficienza e la sostenibilità del settore spaziale, il fondatore e CEO di OhmSpace Federico Romei ha elaborato la sua ricerca di dottorato, condotta presso l’Università di Southampton, sul sistema di propulsione elettrico; ricerca che ha poi condotto alla nascita del progetto OhmSpace.
Dopo un’esperienza internazionale, Romei stabilirà in Italia la guida di OhmSpace che avrà sede nella regione Lazio. Il suo ritorno trasmette un messaggio forte e positivo agli scienziati e agli imprenditori italiani che risiedono all’estero, evidenziando che l’Italia è in grado di offrire concrete e stimolanti opportunità a coloro che sono desiderosi di contribuire al progresso scientifico e tecnologico della nazione.
“Il supporto finanziario di Scientifica Venture Capital riveste un ruolo cruciale per avanzare nella nostra missione di rendere lo spazio più accessibile e sostenibile – dichiara Romei – siamo entusiasti di collaborare con Scientifica Venture Capital, Lazio Innova e Galaxia e di sfruttare la loro esperienza nel settore per raggiungere nuovi traguardi e accelerare la nostra crescita. Sono felice di annunciare il nostro prossimo passo, che includerà la creazione di una sede produttiva in Italia, mantenendo allo stesso tempo una solida presenza nel Regno Unito per continuare a sviluppare la nostra tecnologia”. (Foto di NASA su Unsplash)
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