Servitizzazione, dal prodotto al servizio

Se per esempio iniziamo a pensare a considerare il costo, o meglio il prezzo, degli oggetti che usiamo abitualmente, non per unità ma rapportato al loro peso, inizieremmo a sviluppare un punto di vista del tutto nuovo sul valore degli oggetti e dei servizi che li accompagnano. Quanto è il prezzo al chilo del telefonino che abbiamo in tasca? Quale è il prezzo al chilo dell’automobile che guidiamo? In che modo tale prezzo può cambiare se invece di continuare a considerare il consumo degli oggetti iniziassimo a pensarli tutti come fossero servizi? Un impianto economico questo che non riguarda solo gli oggetti di uso comune ma ogni aspetto del processo produttivo, industriale, terziario, tecnologico, innovativo, sostenibile. Il concetto alla base di questo passaggio di mentalità e di approccio è definito con il termine Servitizzazione che è anche il titolo del libro di Roberto Siagri (Guerini e Associati, 19,50 euro, 184 pagine). Siagri, fondatore di Eurotech, nata nel 1992, di cui è stato amministratore delegato fino a qualche mese fa è uno dei più illuminati e visionari e concreti ed esperti e creativi imprenditori italiani. Eurotech è stata ed è tutt’ora uno dei campioni dello sviluppo di tecnologie in Italia, si è occupata e si occupa di grandi sistemi di calcolo, di grandi e complesse infrastrutture tecnologiche, è stata pioniera del wearable computing, vende le sue soluzioni in mezzo mondo ed è uno dei più riusciti connubi tra ricerca e sviluppo e industria tecnologica. Torniamo alla servitizzazione che Siagri descrive sia nei suoi aspetti strutturali partendo dall’elemento scatenante che sono le tecnologie digitali, sistema nervoso del processo di rinnovamento strutturale dei modelli economici, per giungere a specifici esempi di applicazione possibile della servitizzazione in diversi ambiti e senza dimenticare gli elementi di cambio di mentalità che si rendono necessari ogni volta che si passa da un modello a un altro. Si pensi per esempio alla vendita di prodotti che, nel modello classico, spostano la responsabilità da chi produce e vende a chi acquista, l’esempio più lampante – al quale Siagri ricorre di frequente nel suo saggio – è quello dell’automobile. Quando compriamo un’automobile la responsabilità della stessa in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria, tasse, assicurazioni diventa interamente dell’acquirente che ne è il proprietario. Con la servitizzazione questo cambierà, non è più l’oggetto, con il suo prezzo al chilo, a essere il protagonista dello scambio e quindi del passaggio di responsabilità, ma l’oggetto diventa servizio e l’utente può acquistarne l’utilizzo completo di tutta la gestione non assumendosi quindi più tutta la responsabilità della proprietà. La cosa che rende tutto questo non solo possibile ma anche auspicabile è che il passaggio da prodotto a servizio consente ai fornitori di aumentare il prezzo al chilo e quindi non solo di fornire maggiori vantaggi a chi compra, ma anche di poter sviluppare il business in modo efficace, inoltre appare chiaro che un modello di servitizzazione consente di sviluppare schemi economici esponenzialmente più efficaci in relazione alla compatibilità ambientale. Sempre prendendo l’esempio dell’auto nella sua prospettiva di evoluzione tecnologica e funzionale si tenderà sempre più a un modello dove vi saranno pochi veicoli che si muovono sempre che è esattamente il contrario di quanto avviene oggi con tantissimi veicoli che trascorrono la gran parte della loro vita fermi occupando spazio e perdendo valore, oggi quando acquistiamo una vettura più che un’auto-mobile compriamo quello che potremmo definire come parking device. Nel libro di Siagri sono riportati tantissimi altri esempi, sono illustrate le tendenze possibili, il ruolo delle tecnologie che già sono qui e di quelle che stanno arrivando come lo sviluppo sempre più spinto dell’intelligenza artificiale, i computer quantistici, i veicoli a guida autonoma. È bello, istruttivo, illuminante leggere di queste cose da un testo che esce dalla penna di un imprenditore, di una persona che per decenni ha lavorato negli ambiti dell’industria, della tecnologia, delle reti di servizi, di chi ha assistito al modificarsi repentino dei paradigmi a seguito del progressivo avvento di nuove tecnologie e che ha giocato un ruolo diretto e da protagonista contribuendo a definire lo scenario che stiamo vivendo.

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