Domani, mercoledì 18 giugno, dalle 17 alle 18, Start-Up Cile sarà a Talent Garden Milano per presentare il nuovo programma di accelerazione del governo cileno dedicato alle giovani imprese innovative che ha già coinvolto diverse startup italiane, due fra tutte Pick1 e Memeoirs.
Tra le aziende italiane selezionate quest’anno da Startup Chile per partecipare ai sei mesi di programma in Cile c’è quest’anno anche una tagger, Margherita Pagani, CEO di “Flythegap”, startup che usa le nuove tecnologie per far sì che realtà complementari possano avvicinarsi a progetti a impatto sociale e creare nuovi modelli di interazione e sostenibilità.
Start-up Cile è stato pensato e realizzato dal governo cileno per attrarre nel Paese startup e imprenditori ad alto potenziale, provenienti da tutto il mondo. L’obiettivo è trasformare il Cile nel polo di innovazione imprenditoriale dell’America Latina, favorendo un cambiamento culturale.
Il programma sta ottenendo vasti consensi, ne hanno parlato anche Forbes, Techcrunch, BusinessWeek, The Economist, media tipicamente piuttosto snob rispetto a iniziative “periferiche”. Da quando è stato lanciato nel 2010 con grande entusiasmo da parte del governo cileno (il primo ministro dell’epoca Juan Andrès Fontaine disse: invece di cambiare il mondo con la rivoluzione, possiamo cambiare il mondo con l’innovazione), Startup Chile ha attratto circa 800 startup da 60 Paesi, sviluppando una community molto grande e diffondendo la cultura dell’innovazione e del fare impresa all’interno del Paese, ma rinnovando anche l’immagine di una nazione che non era e non è ancora oggi un ecosistema maturo o particolarmente ricco. Secondo la recente survey Internet Hall of Fames, di cui abbiamo parlato qui, attualmente la più grossa azienda internet cilena, Portal Immobiliario, è valutata in 40 milioni di dollari, il che potrebbe dare la misura di quanto una startup può crescere all’interno di quel sistema. Ma il governo ce la mette tutta per spingere a una rapida crescita il proprio ecosistema ed in effetti il programma ha un ottimo impatto: quest’anno ci sono state 1.715 application, 100 startup selezionate finora, 24 diversi Paesi accolti nel programma e, grande novità, per la prima volta, è proprio il Cile ad essere più rappresentato con il 29% di aziende selezionate. Il che significa che l’ecosistema cresce. E che il programma è piuttosto buono: circa il 39% dei progetti selezionati dal programma hanno ottenuto investimenti (per oltre 94 milioni di dollari), diverse startup hanno avuto accesso ad alcunidei migliori incubatori nel mondo: 4 progetti hanno avuto accesso a TechStars, 3 a Y Combinator, 1 a Dreamit, 1 a Tech Wildcatters, 1 (Pick1) a 500Startups.
In questa simpatica intervista Paolo Privitera a Armando Biondi di Pick1, parlano dell’esperienza a 500Startups e di come sono arrivati fin lì passando da Startup Chile.
Cosa offre il programma e come funziona?
Sei mesi di programma, ospitalità, visa, mentoring, network, grant. Per molti versi simile al programma trentino TechPeaks. Molte informazioni specifiche le potete trovare qui, ma sopratutto chi fosse interessato ad applicare prossimamente (c’è una call aperta fino al 24 giugno) non può perdere l’incontro di domani dove tutto sarà illustrato dagli organizzatori Carla Cecconi, Susana Ojeda and Cristian Guajardo-Garcia.
La partecipazione all’incontro è gratuita, previa registrazione a questo indirizzo.
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