“La prima edizione, nel maggio del 2011 a Venezia fu un esperimento che si è rivelato di successo e i positivi riscontri che abbiamo avuto ci hanno convinti a rinnovare e ampliare il progetto nell’edizione 2012”. A parlare è Sandhya Polu direttrice del Digital Economy Forum, l’iniziativa dell’Ambasciata statunitense in Italia a sostegno dello sviluppo dell’economia digitale. “Il Digital Economy Forum (DEF, ndr) – aggiunge Sandhya Polu – è una priorità per l’Ambasciatore David Thorne perché è un progetto che contribuisce a rafforzare i legami tra Italia e Stati Uniti facendo leva su azioni concrete per far crescere la cultura e l’economia digitale creando momenti di confronto internazionale dove partecipano rappresentanti di aziende e organizzazioni italiane, statunitensi ma anche di altri Paesi d’Europa”.
Così dopo il successo dell’edizione 2011, il DEF 2012 è partito con una serie di tappe che hanno toccato le città di Cagliari e Firenze prima e che ora giungono a Milano il giorno 23 marzo con l’evento dedicato esclusivamente alle startup innovative e poi a Venezia il 10 e 11 maggio con la conferenza dedicata interamente al ruolo del contenuto digitale. “Siamo stati a Cagliari – racconta Polu – perché in quel territorio vi è un importante tessuto di imprese digitali, siamo stati a Firenze perché l’abbiamo scelta per raccogliere l’attenzione di aziende più tradizionali verso le potenzialità degli strumenti digitali. Lo Startup Boot Camp di Milano vedrà startup e investitori internazionali confrontarsi su come avviare e fare crescere una startup digitale. A Venezia ho personalmente scelto di dedicare l’evento al tema del contenuto digitale perché ritengo sia elemento differenziante capace di unire le capacità, la cultura, le esperienze con la nuova generazione di strumenti che aiutano le imprese e l’economia a crescere”. Contenuto nel senso più trasversale che include aspetti come la pubblicità, i social network, i siti web, i blog, i video, le immagini. “Il valore del contenuto online e’ che non richiede necessariamente tante risorse pero‘ permette anche alle microimprese di raggiungere piu‘ clienti in un modo efficace; a Venezia ci saranno anche startup che hanno costruito attorno al contenuto il loro business innovativo”.
Il DEF raccoglie consensi sia da chi partecipa sia da aziende e istituzioni che decidono di sostenerlo, è un luogo e un momento di dialogo, incontro e confronto, è uno strumento per sostenere la crescita economica, è il contributo che l’Ambasciata Usa intende dare come stimolo allo sviluppo: “mi auguro – conclude Polu – che gli spunti che escono dagli incontri DEF si moltiplichino tramite altre iniziative simili perché per noi questo sarebbe il maggiore successo. Il nostro obiettivo non è portare avanti il DEF indefinitamente, ma far sì che questo progetto si trasformi in una sorta di trampolino di lancio per altri progetti simili che mettano l’incrocio tra il digitale e la crescita economica in un contesto internazionale”.
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