“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti da tutte le aree di business, il retail cresce in maniera costante e nel 2020 raccoglieremo i frutti delle tante aperture fatte nell’ultima parte dello scorso anno che ci consentiranno di raddoppiare i risultati nell’anno corrente – dice a Startupbusiness Francesco Magro, CEO e founder di Winelivery – Nell’ultimo anno abbiamo inoltre portato a bordo tutti i principali player del mondo beverage per i quali Winelivery sta diventando sempre più immancabile e che quindi daranno forte slancio anche alla crescita come canale media per il mondo beverage. Il 2020 sarà un anno importante per l’azienda sia nel business sia nella finanza, l’entrata nel mercato finanziario sarà un grande passo, un nuovo inizio per un’avventura imprenditoriale che ambisce a cambiare un settore intero”. Se il 2019 è stato un anno di forte crescita per Winelivery, il 2020 è partito con un ulteriore elemento che permetterà all’azienda di accelerare ulteriormente, si tratta dell’investimento fatto da Gellify che oltre a entrare nel capitale si propone di supportare la crescita di Winelivery anche a livello di mercato e di implementazione tecnologica. Winelivery ha chiuso il 2019 con 1,45 milioni di euro di fatturato, cifra che rappresenta una crescita di oltre il 270% rispetto al 2018, ha registrato oltre centomila bottiglie consegnate, ha espanso il suo business in nove città e ha siglato importanti partnership con marchi del settore beverage e cantine vinicole. Per il 2020 l’azienda si propone di espandersi fino a 25 città in Italia, di avviare le prime operazioni all’estero e dichiara di volere puntare alla quotazione. Winelivery si propone al mercato come l’App per Bere grazie alla quale è possibile ordinare e ricevere a domicilio i migliori vini, birre e drink in meno di 30 minuti alla giusta temperatura, ma – riferisce una nota – è anche l’app per comunicare: con oltre 160mila download è la prima rete di comunicazione e distribuzione integrata nel verticale del vino e del beverage attraverso la quale i produttori e i brand possono connettersi per comunicare, distribuire e valorizzare i loro prodotti. L’espansione geografica ha toccato Formentera (solo per il periodo estivo), è arrivata a Catania, passando per Milano, Firenze, Napoli, sono in tutto 13 le città in cui Winelivery è presente e la diffusione territoriale è andata di pari passo con la crescita della parte media e comunicazione che è appunto l’altro eelemento di business della società affianco a quello della pura distribuzione. Il 2019 è stato un anno importante anche dal punto di vista finanziario: management e proprietà hanno deciso per un round pre-ipo; operazione privata conclusasi a fine dicembre 2019 con la raccolta di 1.5 milioni di euro grazie al forte contributo da parte degli attuali soci e all’entrata di importanti player istituzionali come appunto Gellify Digital Investments (GDI). La quotazione è il naturale proseguimento del percorso finanziario di Winelivery, che conta già oltre 570 soci, oltre che una grande opportunità di ulteriore slancio commerciale. Il cammino verso il listing ha visto compiersi uno dei primi passi il 20 giugno 2019 quando Winelivery ha fatto il suo ingresso nel programma Elite di Borsa italiana e pochi giorni dopo è stata scelta anche per partecipare a EndeavorX, il programma di Endeavor Italia per supportare futuri imprenditori ad alto potenziale.
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