Da due ex-studenti arriva la soluzione per gli alloggi studenti dei fuori sede. “Siamo partiti nel 2016 con l’idea di prendere in affitto appartamenti, ristrutturarli, arredarli e affittarli suddivisi in stanze”, dice a Startupbusiness Alessandro Urbani co-Ceo e co-fondatore di Roomie Milano, la startup proptech che appunto fornisce alloggi a studenti e professionisti, persone che necessitano di trovare un luogo in cui vivere per un periodo medio-lungo e che vogliono farlo nel modo più semplice possibile. “Noi lavoriamo con affitti di durata medio lunga: 6, 12, 18 mesi tipicamente, di solito quelli più brevi sono quelli per gli studenti in Erasmus”, il modello è un po’ quello applicato da The Student Hotel (di cui scrivemmo qui e che oggi in Italia è presente a Firenze) e da DoveVivo (la proptech italiana che ha raccolto fondi per 72 milioni di euro ) .
Insieme ad Alessandro Urbani a fondare Roomie Milano ci sono Filippo Ronfa che è l’altro co-Ceo e Loris Tessari che invece è socio di capitale non operativo. “Nel 2017 siamo passati da prendere in affitto singoli appartamenti a prendere interi edifici cielo-terra e convertirli a uso abitativo creando quindi dei piccoli co-living di circa 70 stanze – aggiunge Urbani – oggi gestiamo 600 stanze in 150 appartamenti siamo cresciuti esponenzialmente anche in termini di fatturato passando dagli 1,1 milioni di euro del 2017 ai 2,7 milioni di euro del 2018 e chiuderemo il 2019 con 3,9 milioni di euro e un Ebtida del 25%. Per il futuro prevediamo una crescita significativa nel 2020 e nel 2021 raddoppiando i numeri attuali quindi con l’obiettivo degli 8 milioni di euro di fatturato”. L’azienda proptech è partita con i finanziamenti dei soci fondatori e con il supporto di un prestito bancario con le modalità offerte alle imprese registrate come startup innovative secondo la definizione della normativa di riferimento: “per crescere ulteriormente stiamo prevedendo un aumento di capitale da 5 milioni di euro e di aggiungerne altrettanti sempre sotto forma di debito, ciò ci permetterà di avere il boost necessario per gestire la crescita che andrà sì nella direzione di ampliare il numero degli immobili e degli appartamenti ma anche in quella di ampliare la gamma di servizi che offriamo ai nostri inquilini e nella ottimizzazione della gestione di tutti i processi attraverso l’implementazione di nuovi strumenti digitali”. Oggi Roomie Milano opera esclusivamente nel capoluogo lombardo anche se i fondatori provengono da Vicenza, città dove è anche la sede legale della startup, ma il passo la copertura di altre città in Italia come Bologna, Padova, Torino e la internazionalizzazione sono nei programmi: “sul fronte internazionalizzazione puntiamo essenzialmente all’Europa del sud con città come Madrid e Lisbona in prima fila, ciò perché quelli sono mercati dove il nostro servizi può fare la differenza mentre nel nord Europa esistono già offerte simili alla nostra”. Roomie Milano affitta alloggi principalmente a studenti e professionisti ma ha come policy quella di ospitare solo clienti con al massimo 35 anni di età, almeno negli appartamenti condivisi, politica che cambia quando si tratta dei monolocali che Roomie Milano ha iniziato a mettere sul mercato: “abbiamo due location dove invece di dividere gli edifici in stanze abbiamo scelto di creare monolocali indipendenti, con magari qualche servizio in comune come per esempio la lavanderia, e si trovano nella zona di piazzale Segesta e in quella del Tribunale e per questo tipo di offerta non abbiamo specificato l’età massima”, conferma Urbani. Gli appartamenti gestiti da Roomie Milano si trovano in tutta la città: “tendenzialmente – spiega il co-Ceo – sono all’interno dell’area delimitata dalla terza circonvallazione, in particolare le cinque palazzine che gestiamo per intero sono localizzate nelle zone dove vi sono i principali atenei: Lambrate, Bicocca, Sant’Agostino”. Roomie Milano che vanta un tasso di occupazione superiore al 99% propone le stanze a prezzi compresi tra i 400 e gli 800 euro al mese mentre i monolocali costano tra gli 800 e i 1300 euro al mese e impiega, oltre ai tre fondatori, nove persone che si occupano della gestione del back-office, delle relazioni con i clienti, della manutenzione e della ricerca di nuovi immobili. “I nostri canoni di affitto comprendono anche tutte le spese e tutti i servizi, dal riscaldamento alla manutenzione, e quindi rappresentano un grattacapo in meno per gli studenti, soprattutto quelli stranieri, che non devono quindi pensare a bollette, contratti, caparre, intestazioni e ciò è certamente per loro un importantissimo valore aggiunto”, conclude il co-fondatore.© RIPRODUZIONE RISERVATA