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Sulla spinta delle emergenze ambientali e della crisi energetica, lo sviluppo dell’energia solare ed il suo mercato sono in rapida crescita, tuttavia non mancano i problemi che deve fronteggiare. Tra i principali, c’è il tema dello smaltimento dei pannelli stessi, reso molto vivo anche dal tasso di sostituzione che è più veloce del previsto e dai costi elevati di riciclo. Fino a oggi. Solarcycle, startup tecnologica statunitense, si è focalizzata (come il suo nome suggerisce) nello sviluppo di una soluzione in grado di rendere i pannelli fotovoltaici molto più sostenibili di quanto non lo siano stati finora, rendendoli un prodotto allineato ai principi dell’economia circolare. La società, nata nel 2022, ha raccolto recentemente 30 milioni di dollari in finanziamenti di Serie A, portando il totale dei finanziamenti dell’azienda a 37 milioni di dollari dalla sua nascita un anno fa. I fondi saranno utilizzati per aumentare la crescita della capacità di riciclaggio dei pannelli solari e per espandere le capacità di rigenerazione dei materiali. L’operazione è stata condotta da diversi operatori finanziari e VC della finanza sostenibile e dell’impact investing, come Fifth Wall, il più grande asset manager focalizzato sul miglioramento, l’adattamento al futuro e la decarbonizzazione del mondo costruito; HG Ventures, il ramo corporate venture di The Heritage Group; Prologis Ventures, oltre agli investitori esistenti Urban Innovation Fund e Closed Loop Partners. “Fifth Wall ha guardato in lungo e in largo e crediamo che Solarcycle sia l’unica azienda del Nord America che punta a un vero e proprio riciclaggio end-to-end dei pannelli solari. Le loro profonde collaborazioni con l’industria solare e la capacità di estrarre materiali preziosi a costi ragionevoli, con una logistica efficiente, è ciò che differenzia la posizione dell’azienda”, ha dichiarato Peter Gajdoš, partner e co-responsabile del team di investimento Climate Tech di Fifth Wall. “La rapida adozione da parte dei clienti dimostra la qualità della soluzione e la crescente domanda del mercato a fronte dell’invecchiamento del portafoglio di pannelli solari. Siamo fiduciosi nella capacità del management di contribuire a guidare l’industria solare verso il prossimo capitolo e a renderla ancora più sostenibile.”
Qual è la value proposition di Solarcycle?
Solarcycle ricicla e restituisce niente meno che il 95% di tutti i materiali preziosi di un pannello solare alla catena di valore dell’energia solare con dei costi ragionevoli, come ha sottolineato il suo principale investitore. Fondata nel 2022 da esperti nella produzione di pannelli, del riciclo e delle tecnologie climatiche, la mission è anche quella di creare una catena di fornitura nazionale più sostenibile per l’industria solare.
Sostenere supply chain locali
Nell’ultimo decennio la capacità produttiva globale di pannelli solari si è spostata sempre più dall’Europa, dal Giappone e dagli Stati Uniti verso la Cina, che ha assunto un ruolo guida in termini di investimenti e innovazione. Secondo il rapporto di IEA Special Report on Solar PV Global Supply Chains, la quota della Cina in tutte le principali fasi di produzione dei pannelli solari supera oggi l’80% e per gli elementi chiave, tra cui il polisilicio e i wafer, è destinata a salire a oltre il 95% nei prossimi anni. Ovviamente questa concentrazione non è positiva e non è resiliente, è necessario che anche da parte dei governi si incentivi la diversificazione delle catene di approvvigionamento e della produzione di pannelli.
Il mercato del riciclo ‘solare’
Per soddisfare la crescente domanda di produzione di nuovi pannelli solari e sostenere la nascita di supply chain locali, Solarcycle ha sviluppato una tecnologia proprietaria in grado di restituire in modo economicamente vantaggioso oltre il 95% di tutti i materiali preziosi, come alluminio, vetro, rame, argento e silicio, alla catena di valore del solare. Recenti ricerche prevedono che i materiali riciclabili dei pannelli solari avranno un valore di oltre 2,7 miliardi di dollari entro il 2030. Solarcycle collabora con aziende residenziali, commerciali e industriali, organizzazioni di riferimento come SEIA, Solar Energy Industries Association, per riciclare i pannelli solari su larga scala. L’azienda è in procinto di aumentare le proprie capacità di riciclaggio di un milione di pannelli solari all’anno entro la fine del 2023 e prevede di aprire uno stabilimento di riciclaggio avanzato e verticalmente integrato in grado di trattare milioni di pannelli all’anno nel 2024. [infografica id=”123049″ class=”attachment-full infoImg infoImg-contain-width infoImg-contain-width-transform hide” ] La domanda di materiali e minerali utilizzati nel solare fotovoltaico è destinata a crescere con la transizione energetica, con un probabile aumento dei prezzi. Lo scenario dell’Agenzia internazionale dell’energia prevede che nel 2050 il 40% dell’energia mondiale sarà generata dall’energia solare, pari a 19 terawatt (TW).
Cosa può essere riciclato dei pannelli?
I componenti del pannello con il valore più alto sono alluminio, argento, rame e polisilicio. L’argento rappresenta circa lo 0,05% del peso totale, ma costituisce il 14% del valore del materiale. Il polisilicio è ottenuto attraverso un processo ad alta intensità energetica per raggiungere la concentrazione necessaria all’efficienza dei pannelli solari, il che si riflette nel prezzo di rivendita relativamente alto. Il volume maggiore di materiale è il vetro, che ha un alto tasso di riciclaggio ma un valore di rivendita relativamente basso. Un afflusso di minerali è necessario per decarbonizzare i sistemi energetici globali e prevenire la perdita di materiale prezioso nei flussi di rifiuti standardizzati. Sfruttando il potenziale di recupero si possono alleviare le tensioni sul settore minerario e ridurre l’impronta di carbonio dei pannelli solari fotovoltaici. Il processo di raffinazione del rame rilascia circa 4 tonnellate di anidride carbonica (CO2) per tonnellata di rame e rappresenta, insieme all’industria mineraria in generale, una fonte significativa di emissioni di gas serra. Eventuali future tasse sul carbonio possono cambiare la situazione dei costi con significativi guadagni di valore per l’industria del riciclaggio. [infografica id=”123051″ class=”attachment-full infoImg infoImg-contain-width infoImg-contain-width-transform hide” ] “Ho trascorso quasi vent’anni nel settore dell’energia solare, aiutando a far crescere due grandi aziende del settore partendo da zero. Quando ho co-fondato Solarcycle nel 2022, sapevo che era il momento giusto per costruire una soluzione tecnologica avanzata per il riciclaggio dei pannelli solari, sostenuta dall’industria, che garantisse il ritorno di materiali preziosi nella catena di approvvigionamento nazionale”, ha dichiarato in una nota stampa Suvi Sharma, CEO e co-fondatore di Solarcycle. “Questo finanziamento di serie A ci consentirà di far progredire ulteriormente la nostra tecnologia brevettata, di sviluppare partnership con i leader del settore e di costruire rapidamente un’infrastruttura di riciclaggio negli Stati Uniti e altrove per estrarre i vecchi pannelli solari e produrne di nuovi”.
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