Reportage da Mosca/3: Italia + Startup + Business, nel mondo della percezione

La presenza italiana al GEC 2014 è stata consistente, grazie alla delegazione italiana organizzata da Miur, Mise e Meta Group che ha raccolto il testimone a fine evento per l’organizzazione del GEC 2015 a Milano, che si terrà giusto prima dell’apertura dell’EXPO 2015. A fronte di un ambiente startupparo che finalmente sembra essersi avviato in Italia e di sbandieramenti dei nuovi provvedimenti introdotti a supporto del sistema delle startup innovative grazie agli sforzi dei paladini Alessandro Fusacchia, Stefano Firpo e Mattia Corbetta, ci siamo chiesti quale fosse la percezione del nostro ambiente startupparo all’estero. Con tutti i limiti di un campione non vasto siamo riusciti a cogliere alcune interessanti indicazioni. Con mini interviste di un minuto si chiedeva una reazione di pensiero alle tre parole “Italia, startup e business”. Quello che è emerso è molto interessante. Le reazioni dei delegati americani sono state principalmente di conoscenza e di giudizio qualitativo: “very passionate and committed and engaging  towards the rest of the world“ il commento di Keving Langley, Presidente di Ellis Construction, mentre “inspire, inform, involve” il commento esortativo di  Gary Schoeninger del Mindset Project e ancor più confortante quello di Susan Amat, fondatrice del Venture Hive di Miami, che risponde addirittura “ne ho alcune nel mio palazzo” riferendosi alle nostre startup emigrate! I delegati russi invece denotano una percezione molto più limitata (come il loro interesse) e molto più fondamentalmente legata ai settori di interesse per il nostro sistema startupparo. Tra gli altri, le manager del centro per l’imprenditorialità di Mosca associano le nostre tre parole a “Fashion & Tourism” come anche Nikolay Vykhodtsev “Fashion, food, cars” e Zamir Shukhov di LaunchGurus.ru che commenta “Tourism and gadgets for friendly tourism.” Sarà anche per questo che utilizzando il fattore sorpresa la nostra startup Brain Control, tutta ict e ricerca, vince uno dei premi della città di Mosca nel contest organizzato proprio da LaunchGurus.ru.

Da tutto questo emerge chiaro il fatto che i nostri campi di forza, come se non lo sapessimo già, sono moda, cibo, design, turismo. Peccato che per avere un minimo sostegno dalla nostra legislazione si debba essere considerati e registrati come innovativi, e che al momento la legislazione escluda proprio quelle startup che stanno cercando di uscire dai modelli tradizionali innovando sul modello di business, ma che non sono dotate di brevetti, ricercatori o prodotti e servizi innovativi nel senso tradizionale (ICT). Forse è tempo di rivedere il concetto d’innovazione (che ricordiamo ben diverso da quello d’invenzione) per sostenere le startup nei settori che ci hanno resi famosi e apprezzati nel mondo.

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