Indice degli argomenti
- Cos'è la realtà aumentata: una definizione
- Come funziona la realtà aumentata?
- Differenza tra realtà aumentata e realtà virtuale
- Dispositivi per la realtà aumentata
- Le startup della realtà aumenta
- Applicazioni di realtà aumentata
- Il mercato della realtà aumentata
- L'impatto del Covid-19 sulla realtà aumentata e le previsioni per il futuro
E’ stata per anni una delle più grandi promesse tecnologiche ed ora è arrivata al momento decisivo: la realtà aumentata è pronta al grande boom in ambito consumer, ma anche in ambito b2b con lo sviluppo di applicazioni per l’industria 4.0, la comunicazione, la formazione, la salute, lo sport, la progettazione, il marketing, il commercio. Insomma, la realtà aumentata e la realtà virtuale sono una nuova potente piattaforma, e l’annuncio recente di Mark Zuckerberg che ha accompagnato il cambio di nome in Meta, è appena la punta dell’iceberg. Facebook ha già investito 50 milioni di dollari nello sviluppo di un sistema di meeting di nuova generazione, chiamato Metaverse, basato in buona parte su tecnologie di realtà aumentata.
Cos’è la realtà aumentata: una definizione
La realtà aumentata è una tecnologia che permette di ‘aumentare’, cioè di arricchire, di fondere, la nostra visione della realtà con elementi digitali, attraverso l’utilizzo di un dispositivo elettronico (smartphone, smart glasses, visore, tablet, computer desktop) che sovrappoone uno ‘strato’ di ulteriori contenuti multimediali e informazioni. La sovrapposizione di questi contenuti si chiama tecnicamente ‘overlay‘: il mondo reale rimane centrale, ma l’overlay lo migliora aggiungendo o sottraendo dettagli digitali, mostrando l’invisibile, apportando nuovi strati di percezione e completando l’ ambiente. La realtà aumentata (detta in inglese augmented reality, brevemente AR) è oggi in grado di sfruttare diversi tipi di display, teoricamente anche i vetri dei veicoli (il parabrezza, per esempio) e le vetrine interattive per aggiungere informazioni a ciò che vediamo. Esempi di realtà aumentata che tutti conoscono? Pokemon Go o, per semplificare ancora di più, i pretty filter su Instagram. In alcune circostanze la realtà viene ‘aumentata’ non aggiungendo ma sottraendo le informazioni percepite per via sensoriale, al fine di presentare una situazione più chiara o più utile o più divertente.
Come funziona la realtà aumentata?
La realtà aumentata è un eccezionale esempio di collaborazione tra algoritmi, che in tempo reale calcolano distanze, spazio e tridimesionalità, inseriscono gli oggetti creati digitalmente nell’ambiente osservato, e ci permettono addirittura l’interazione in questo mondo ‘metafisico’. Come si può ben capire, il funzionamento della realtà aumentata si realizza con la combinazione di hardware, software e applicativi.
Hardware
Le tecnologie hardware coinvolte nell’AR non sono solamente i dispositivi come laptop, tablet, smartphone, visori; sono anche le telecamere integrate in questi dispositivi, i sensori (come acceleremetri e giroscopi, ma non solo), i processori, che coordina e analizza gli imput provenienti dai sensori; i display di vario genere. I sistemi che attualmente vanno per la maggiore per fruire la realtà aumentata sono gli smartphone e i visori.
Software
Il software è il secondo componente della realtà aumentata ed è quello che crea processa le informazioni, consente al dispositivo di comprendere l’ambiente circostante in modo da posizionare con precisione gli oggetti virtuali e rilevare il movimento, ecrea l’overlay nelle applicazioni. E’ il motore, il cervello dell’AR, con differenti livelli di complessità in base al campo di applicazione e a ciò che deve fare. Se i filtri su Snapchat e Instagram sono oramai qualcosa di banale, un applicativo di AR per il lavoro da remoto o per simulare un’operazione chirurgica possono essere piuttosto complessi. Per non parlare del Metaverso di Facebook. Consente al dispositivo di comprendere l’ambiente circostante in modo da posizionare con precisione gli oggetti virtuali e rilevare il movimento.
Applicazione
Il terzo elemento è l’applicazione con cui è possibile visualizzare oggetti in tempo reale ad esempio è possibile avere un’idea di come potrebbe apparire l’arredamento della tua casa. L’applicazione comprende un proprio database di immagini virtuali e altri componenti per rendere l’esperienza sempre più travolgente.
Differenza tra realtà aumentata e realtà virtuale
Se nella realtà aumentata (AR), la persona continua a vivere la comune realtà fisica, alla quale può aggiungere elementi digitali per arricchirla o permettere una particolare attività, la realtà virtuale è un’esperienza diversa, completamente immersiva, in un ambiente completamente digitale che permette all’utente di interagire con un mondo del tutto virtuale. Da un punto di vista degli strumenti, mentre la realtà aumentata può essere fruita da dispositivi di uso quotidiano come gli smartphone, la realtà virtuale ha bisogno di visori specifiche con determinate caratteristiche. Vi è anche la ‘mixed reality‘ (MR), una fusione tra realtà fisica e realtà digitale che consente l’interazione tra oggetti reali e oggetti virtuali. Non immerge l’utente in un ambiente completamente digitale come la realtà virtuale e non sovrappone il contenuto digitale a quello reale come la realtà aumentata. La mixed reality fonde entrambi i mondi, quello virtuale e quello reale. L’esperienza con i visori è attualmente soprattutto mixed reality.
Dispositivi per la realtà aumentata
Il dispositivo in tasca a tutti per la realtà aumentata è lo smartphone di ultime generazioni. I componenti hardware fondamentali per la realtà aumentata sono infatti processore, schermo, sensori e strumenti di input. Smartphone e tablet computer sono dotati di questi elementi e spesso includono altre caratteristiche utilizzate dall’AR: fotocamera e sensori MEMS come accelerometro, GPS e bussola a stato solido. Tutto questo, combinato con lo sviluppo di applicazioni, ha creato il circolo virtuoso ideale per lo sviluppo dell’AR mobile, che porterà questa industria a crescere a un tasso di oltre il 65% annuo da qui al 2024 secondo Research and Markets. Ma si sviluppano anche dispositivi ad hoc, principalmente smart glasses, un po’ meno i visori (che sono più diffusi per la realtà virtuale) e più pensati per l’ambito business piuttosto che il settore consumer. Tra i device creati dalle grandi aziende ci sono: Google, con i Google Glass; Microsoft con Microsoft HoloLens e Sony con i Sony SmartEyeglass. Facebook è dentro il mercato dei visori con Oculus, ma sono destinati alla realtà virtuale; in compenso, sta sviluppando anche degli smart glass. Google qualche anno fa aveva avviato il progetto Google Tango, destinato alla creazione di un tipo particolare di smartphone dotati di sensori speciali, indicati per l’AR, ma poi il progetto ha chiuso i battenti e si è concentrata su ARCore, una piattaforma aperta agli sviluppatori per la realizzazione di applicazioni AR. Da tenere d’occhio Apple: la casa della mela è sempre molto segreta nello sviluppo di nuovi prodotti, ma c’è chi scommette sul fatto che la realtà aumentata e i dispositivi dedicati siano una delle sue prossime grandi scommesse. Lo sviluppo di smart glass sembra essere quello più attraente per le startup, molte si rivolgono a settori specifici, ad esempio lo sport. Sono già in fase di sviluppo anche le lenti a contatto per l’augmented reality.
Le startup della realtà aumenta
Segnaliamo due startup tra tutte: Magic Leap, che ha creato il visore Magic Leap One destinato alla mixed reality, che si posiziona come il ‘portale’ a un nuovo mondo dentro il mondo; Glassup, società italiana che ha creato degli occhiali stile Google Glass (con cui ha avuto anche una disputa legale) oggi perfezionati per un uso b2b in ambito industria 4.0. Altra società internazionali attive nell’augmented reality oggi sono: Vuzix, Eon Reality, Infinity Augmented Reality, Magic Leap, Blippar, Daqri, HTC, Playstation, Apple, Zeiss, Visus, FOVE, StarVR. Da tenere d’occhio in Italia, oltre alla già citata Glassup: AR Market, weAR, Realmore, Artiness, Livemote, Esimple.
Applicazioni di realtà aumentata
E’ facilmente comprensibile come nel settore dell’intrattenimento (cinema), dei giochi (Lego, Disney, Hasbro sono già sul pezzo) e del video gioco la realtà aumentata tenderà ad essere sempre più sofisticata, immersiva, e pertanto in questi ambiti potrebbe diventare la principale tecnologia di riferimento. Ma gli orizzonti applicativi della realtà aumentata sono pressoché infiniti: dall’automotive al manufacturing, dall’istruzione alla medicina, dall’intrattenimento alla comunicazione, dal design al turismo, dallo sport al commercio. Gli albori della tecnologia si sono visti negli scorsi decenni, con prime applicazioni in ambito militare e nell’intrattenimento. Per anni la realtà aumentata è stata una grande promessa e una grande scommessa, ma solo più di recente i suoi campi di applicazione si sono allargati, la tecnologia è migliorata in modo notevolissimo anche per il mondo consumer: dalle prime uscite dei Google Glass di qualche anno fa, che fu un mezzo flop, ad oggi la tecnologia hardware e software è migliorata; industria, ricercatori, informatici, startup che si sono dedicati al settore sono stati in grado di individuare ambiti applicativi di grande utilità e sviluppare soluzioni. Il settore medico beneficerà moltissimo dell’AR: pensiamo ai vantaggi che può portare ai medici e ai chirurghi nella fase di diagnosi, in sala operatoria, e persino nella formazione poter ‘lavorare’ su un’immagine di un organo olografica, identica a quella del paziente. La startup italiana Artiness Reality, per esempio, fa proprio questo: utilizza dati clinici contenuti in immagine mediche, ad esempio quelli di una risonanza magnetica o di una TAC, per generare ricostruzioni olografiche tridimensionali che possono essere navigate dal medico per identificare patologie, pianificare interventi o studiare apparati anatomici complessi.
Il mercato della realtà aumentata
Il mercato della realtà aumentata è costituito da hardware e software; da prodotti per il mercato business a prodotti per il mercato finale. Questa infografica di Statista mostra le dimensioni del mercato della realtà aumentata a livello mondiale nel 2017, 2018 e 2025. Si stima che nei prossimi anni il mercato raggiungerà gli oltre 198 miliardi di dollari USA. Le seguenti 3 tabelle, sempre di Statista, permettono di verificare un po’ di più come si muove il mercato: la prima mostra, a conferma del boom di questa tecnologia, la crescita dei mercati AR e VR (realtà virtuale) aggregati. La prossima tabella mostra la crescita di AR + VR (realtà virtuale) nell’ambito delle diverse industrie, come si nota il video gaming sembra essere l’industria con il mercato più importante, ma i tassi di crescita sono più elevati in altri settori in particolare l’healthcare. In questa industria, si prevede che il valore di mercato arriverà nel 2025 a 5,1 miliardi di dollari (fonte: PlugandPlay Tech Center), con tassi di crescita che variano dal 20 al 30-35% in base alle fonti. Questo altro grafico è interessante perché mostra il boom nelle vendite di ‘headset’ per AR e VR, quindi visori e smart glass: la crescita è molto evidente per la realtà aumentata, che in realtà tra le due modalità di realtà mediata è quella che, soprattutto in ambito consumer, richiede meno hardware.
L’impatto del Covid-19 sulla realtà aumentata e le previsioni per il futuro
Secondo gli analisti di MarketsandMarkets, il mercato della realtà aumentata valutato a 14,7 miliardi di dollari nel 2020, si stima raggiungerà gli 88,4 miliardi di dollari entro il 2026, con un CAGR del 31,5% dal 2021 al 2026. I fattori chiave che guidano la crescita del mercato includono l’aumento della domanda di dispositivi AR e applicazioni nella sanità, la crescente domanda di AR nei settori della vendita al dettaglio e dell’e-commerce a causa di COVID-19, l’aumento degli investimenti nel mercato AR, la crescente domanda di dispositivi e tecnologie AR nell’industria automobilistica globale, e altri.
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