L’e-commerce, è assodato, ha ricevuto una spinta come mai prima a seguito dei periodi quarantenari. Come si quantifica però questa spinta? Dove gli e-commerce italiani vendono di più all’estero? E quali sono i prodotti più venduti? Una prima risposta a queste domande la da Qapla’ (di cui abbiamo scritto qui in occasione del round di finanziamento che ha chiuso a novembre 2020), startup che si occupa proprio di supportare le organizzazioni che fanno commercio elettronico e che ha analizzato i dati relativi alle spedizioni dei suoi clienti. Qapla’ ha tracciato le spedizioni nell’arco di tutto il 2020 confrontando il primo semestre e il secondo semestre, ha considerato tutti gli e-commerce che hanno tracciato almeno una spedizione in entrambi i semestri, quindi la statistica esclude i clienti Qapla’ che hanno iniziato nel secondo semestre o hanno smesso nel primo. Il campione considerato nello studio conta 227 e-commerce, per un totale di 1.251.103 spedizioni tracciate nel primo semestre e 1.713.349 nel secondo semestre e solo verso i mercati esteri. Il dato principale emerso rileva che nel corso del 2020 la crescita dell’export generato da acquisti tramite piattaforme digitali, le spedizioni verso i mercati internazionali sono cresciute del 37%, un dato che la stessa Qapla’ definisce il più alto di sempre. In particolare, dal confronto tra il primo e il secondo semestre del 2020, Qapla’ ha osservato che le spedizioni verso gli Usa sono aumentate del 64%; quelle verso il Regno Unito, nonostante le pressioni crescenti in vista del nuovo regime tariffario imposto dalla Brexit, sono aumentate di circa il 57%; quelle verso la Germania del +50%; verso la Spagna del +30%; verso la Francia del +18%. Inoltre l’indagine di Qapla’ ha preso in esame i vari settori merceologici ottenendo uno spaccato dettagliato sulle categorie di prodotti che hanno interessato di più i mercati esteri nel 2020: il settore dell’elettronica ha registrato un aumento di oltre il 200%; il settore gioielleria +77,9%; il settore vino e bevande +49,5%; la moda, con una percentuale di variazione di quasi il 50%; i prodotti di bellezza + 41%. “Quello dell’Export Digitale, è un mercato in continua crescita: secondo l’Osservatorio Digital Export del Politecnico di Milano, infatti, in Italia vale 11,8 miliardi di euro nel 2019, in crescita del 15% rispetto all’anno precedente (1) e dalle nostre rilevazioni emerge come la crescita dello shopping online durante l’emergenza sanitaria abbia agevolato le piccole e medie imprese italiane a rafforzare la propria presenza online, incrementando le vendite non solo sul territorio italiano, ma anche all’estero”, dichiara in una nota Roberto Fumarola, CEO e fondatore di Qapla’. La startup ha inoltre annunciato la sua intenzione di espandersi all’estero a partire dalla Spagna e sta progettando l’ingresso in nuovi mercati europei tra cui Germania, Francia e Regno Unito, e per sviluppare al meglio la strategia di crescita ha assunto Mauro Maltagliati con il ruolo di CSO che dice: “nell’ambito del consolidamento della leadership per gli e-commerce medio e alto spendenti in Italia e delle fondamenta già gettate nel mercato spagnolo, stiamo rafforzando una serie di partnership strategiche. Il piano e l’ambizione sono quelli di portare il nostro valore aggiunto di marketing e vendita nel post spedizione a breve nei Paesi centro e nord europei”. Photo by Bruno Martins on Unsplash
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