Il nuovo Fintech District milanese sta muovendo i primi passi e, con esso, iniziano a delinearsi i profili di tutte le startup italiane fintech che lo hanno eletto a quartier generale, come Prestiamoci, piattaforma online pioniera del P2P Lending in Italia che sicuramente non necessita di troppe presentazioni: nata nel 2008 (ma lanciata sul mercato nel 2009), l’azienda ha dalla sua i grandi numeri, nei primi nove mesi del 2017 è risultata come la 1^ piattaforma in Italia e 8^ in Europa per erogato, con un ammontare di quasi 4 milioni di euro (fonte: Prestiamoci). Fondata da Mariano Carozzi, Prestiamoci realizzò un aumento di capitale di 550 mila euro nel 2013, sottoscritto da diversi investitori tra cui Digital Magics: responsabile dell’iniziativa Michele Novelli (attuale Chairman) che subentrò a Carozzi nel ruolo di Managing Director. Successivamente un ulteriore round da 450.000 nel 2014 fino ad arrivare al dicembre 2015 con un aumento di capitale di 2 milioni di euro a cui parteciparono Innogest Sgr, Banca Sella Holding Spa, Club Italia Investimenti 2 e importanti investitori privati italiani e internazionali. Tra il 2014 e il 2015 Prestiamoci è stata anche protagonista di una singolare vicenda: le cronache raccontarono dell’acquisizione (per 5,3 milioni di euro) della startup italiana da parte di TrustBuddy International, all’epoca società norvegese Peer-to-Peer Lending unica al mondo a essere quotata in Borsa, con conseguente exit di Digital Magics dalla società. In realtà la notizia di questa exit, in una realtà come quella italiana affamata appunto di exit, circolò prima che l’accordo fosse effettivamente concluso. E mai si concluse, poiché fortunatamente per Prestiamoci, di lì a poco TrustBuddy International andò in bancarotta e l’offerta ritirata senza alcuna ripercussione sul business della società. Prestiamoci si pone l’obiettivo di sviluppare il mercato dei prestiti tra privati intermediando il rapporto tra chi ha bisogno di un prestito personale e chi ha liquidità da investire, sostituendosi al ruolo che tradizionalmente compete alla Banca. Ed è questa caratteristica che consente all’azienda di poter ridistribuire il guadagno che spetterebbe all’istituto bancario: più soldi quindi, sia per i prestatori che possono ottenere introiti maggiori da tassi di interesse più elevati, sia da parte dei richiedenti, i quali possono accedere al finanziamento a costi inferiori rispetto alla media. Ottenere un prestito sulla piattaforma è semplice: basta registrarsi (ovviamente vengono ammessi solo soggetti con una buona storia creditizia, in modo che possano godere dei migliori tassi presenti sul mercato e scongiurare il pericolo di insolvenza) e inviare i documenti richiesti via email o fax. Tutta la procedura di selezione è completamente online, senza coda agli sportelli: 7 giorni su 7, esito in 24 ore dalla ricezione dei documenti. Il Team di analisti creditizi di Prestiamoci valuterà la richiesta e, nel caso, si possiedano i requisiti adatti, il prestito verrà inserito nel marketplace. I prestatori che vorranno partecipare al prestito, investiranno le proprie quote fino alla copertura totale dell’ammontare del finanziamento: al raggiungimento del 100% di copertura, si riceverà il contratto da firmare e si otterrà il denaro. E per gli investitori? È il meccanismo stesso del Social Lending che, automaticamente, garantisce tassi superiori alla media, oltre a spalancare le porte di un mercato alquanto vantaggioso a chiunque sia intenzionato ad investire nei prestiti privati. I prestatori possono essere sia persone fisiche che giuridiche. Qui di seguito un video registrato in occasione di un CrowdTuesday (organizzato da P2P Lending Italia) in cui Daniele Loro, Ceo di Prestiamoci, presenta più in dettaglio il modello di business della società e propone alcune riflessioni sul lending p2p in Italia.
Non solo prestiti però: nel corso degli anni Prestiamoci si è dimostrata attenta ad iniziative eco-sostenibili, come dimostra l’accordo con Evolvere (il gruppo che ha installato il maggior numero di impianti fotovoltaici in Italia). Da questo incontro è nato “TUO”, l’impianto fotovoltaico per abitazioni, finanziabile con il prestito tra privati. I prestatori potranno investire in modo ancora più sicuro (il capitale è garantito) e i richiedenti potranno pagare gli impianti a partire da 65 euro al mese. Un investimento sicuro con un buon tasso di rendimento utile a finanziare l’efficienza energetica. DATA DI COSTITUZIONE: aprile 2008 DATA DI LANCIO PUBBLICO: luglio 2009 CAPITALI RACCOLTI: 4.300.000€ ETÀ MEDIA: 43 anni DIPENDENTI: 10 SETTORE DI APPARTENENZA: P2P Lending, Consumer Lending Contributor: Alessio Spinelli© RIPRODUZIONE RISERVATA