Premio Gaetano Marzotto 2017. Atto Primo. In questa settima edizione il Premio che mantiene il primato di essere il più ricco premio per startup in Italia, forte del lavoro che ha fatto negli anni passati quale aggregatore di tutti i principali attori dell’ecosistema delle startup italiano, ha rivoluzionato la sua formula nel processo di assegnazione dei premi declinandola in tre eventi diversi: il primo dedicato ai premi assegnati dagli incubatori, il secondo ai premi assegnati dalle aziende e il terzo dedicato ai due premi principali, quello da 50mila euro per le idee che desiderano diventare imprese e quello da 300mila euro per le imprese innovative che desiderano crescere. Il primo di questi tre atti si è svolto a Milano presso l’Unicredit Pavillion e ha visto 35 incubatori partner del premio con il supporto delle associazioni Italia Startup e Apsti (Associazione parchi scientifici e tecnologici italiani), selezionare altrettante startup a cui offrire servizi di supporto e accelerazione tra quelle che hanno fatto l’applicazione ai due premi principali. Startup che sono state selezionate tenendo soprattutto conto delle specificità di contenuto dei progetti, cosa che ha anche prodotto un bel mix di tipo geografico con startup del sud andare agli incubatori del nord e viceversa. L’elenco dei premiati e dei premianti inizia con Almacube di Bologna che seleziona Biomass Micro-CHP che ha sede in provincia di Forlì Cesena; Bioindustry Park di Collereto Giacosa vicino a Torino che ha scelto uKNEEversal di Milano; BP Cube di Pesaro ha scelto EthicJobs di Rimini; Campania New Steel ha preferito InSymbio di Salerno; Centuria di Cesena ha selezionato Cubbit di Bologna; CesenaLab ha scelto Garden Sharing di Camerano in provincia di Ancona; Como Next ha scelto 3D Printing Continuous Composites di Milano; Consorzio Arca di Palermo ha individuato come startup da supportare Coderblock sempre di Palermo; Digital Borgo di Pescara a selezionato la pugliese Youtelling; Digital Magics di Milano ha scelto l’altrettanto milanese Pharmap; Fabriq di Milano ha selezionato Beltmap di Genova; il Fashion Technology Accelerator, siamo sempre a Milano, ha individuato il progetto Nustox, anch’essa di Milano, come il più interessante; sempre a Milano la Fondazione Filarete ha selezionato Muoviti in libertà di Frosinone; Friuli Innovazione di Udine ha preferito Argo di Prato; Future Food di Bologna ha scelto AquaX di Verona; H-Farm di Roncade vicino a Treviso ha scelto Wallet Globe di Genova; I3P di Torino ha selezionato 3Bee di Como; Impact Hub di Milano ha scelto la siciliana BioSpremi che arriva da Enna; Industrio Ventures di Rovereto in provincia di Trento ha individuato DazePlug di Bergamo come progetto da supportare; JCube di Jesi in provincia di Ancona ha scelto SpineSolutions by H-Opera di Fisciano dove ha sede l’Università di Salerno; Kilometro Rosso di Bergamo ha scelto la milanese Zetapunto; Luiss Enlabs LVenture Group di Roma ha anche lei preferito una startup milanese che si chiama Indigo AI; Make a Cube di Milano ha selezionato Ludwig di Palermo; M31 di Padova ha preferito Histos di Napoli; il Parco Tecnologico Padano di Lodi ha scelto The Circle di Roma; il Polihub di Milano ha visto interesse in BluImpression sempre di Milano; il Polo della Meccatronica di Rovereto ha scelto Yape di Milano; Progetto Manifattura, sempre di Rovereto, ha preferito la trentina CarboRem; Sellalab di Biella ha selezionato Domec di Milano; SocialFare di Torino ha scelto Progetto Quid di Verona; Talent Garden di Milano ha scelto l’altrettanto milanese YourDesk; TimWcap di Roma ha scelto Bolt di Messina; Toscana Life Science di Siena ha scelto Clover Therapeutics di Giovinazzo in provincia di Bari; Vega Park di Marghera a Venezia ha scelto Prorob di Padova e infine WyLab di Chiavari in provincia di Genova ha preferito la veronese WeFit. Tra progetti selezionati, che restano naturalmente in gara per il premio da 50mila euro o per quello da 300mila euro a seconda dell’application che hanno fatto in base alle loro caratteristiche e allo stato di evoluzione, vi sono innovativi sistemi di ricarica per veicoli elettrici che non richiedono cavi di connessione, portafogli per la gestione dei bitcoin, piattaforme ad alto impatto sociale per, per esempio, migliorare la vita delle persone con disabilità, sistemi per la cultura idroponica che uniscono la coltivazione di ortaggi con l’allevamento dei pesci, microchip che simulano il funzionamento di apparati complessi come per esempio il ginocchio umano, pelle artificiale che si comporta esattamente come quella umana naturale; fintech che propongono soluzioni innovative alle istituzioni finanziarie; piattaforme per il il miglioramento della qualità del lavoro. Un ottimo Atto Primo quindi per la settima edizione del Premio Gaetano Marzotto che ora guarda a settembre quando si svolgerà la serata dedicata ai premi corporate e poi a novembre quando, anche quest’anno a Roma, si terrà la finale che assegnerà i due premi da 50mila e 300mila euro.
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