Premio Gaetano Marzotto, vince la più bella espressione dell’innovazione italiana, la tecnologia rivolta al sociale

 

Con l’assegnazione dei principali premi in danaro a Solwa e Brain Control si è conclusa lo scorso sabato sera (17 novembre) a Vicenza l’edizione 2012 del Premio Gaetano Marzotto. 

Solwa, che ottiene i 250 mila euro della sezione “Premio impresa del futuro”, ha conquistato per la grandezza della sua idea (depurazione delle acque), l’efficacia del sistema, le capacità imprenditoriali del giovane team composto da sei persone, tutte presenti alla serata e estremamente felici ed emozionati per una vittoria che sembra averli colti di sorpresa.

 

 

Paolo Franceschetti, front man di Solwa, ha dichiarato a Startupbusiness:

“Siamo davvero emozionati, non ce l’aspettavamo, per noi è bellissimo e ci permetterà di far crescereil progetto e aiutare tante persone ad avere acqua potabile. Con i 250 mila euro potremo fare ancora ricerca per migliorare i nostri sistemi e cominciare a diffonderli in tutto il mondo”.

 

 

 

 

Solwa, che ha una sede anche al VegaPark di Venezia, ha portato avanti una serie di ricerche volte a dare soluzione al problema della depurazione e desalinazzione delle acque con un metodo però a impatto zero sull’ambiente e utilizzando solo fonti rinnovabili. Ne è nato un modello di impianto chiamato Modulo SOLWA,  una specie di serra che permette la depurazione e potabilizzazione di acque compromesse chimicamente e/o ipersaline. Anche sul punto della commercializzazione Solwa Srl si propone come azienda etica, e intende operare secondo due modalità di distribuzione del prodotto: nel primo caso la realizzazione del Modulo SOLWA avverrà completamente in Italia e verrà recapitato in qualsiasi parte del Mondo venga richiesto; nel secondo caso, al fine di incontrare le necessità dei richiedenti, Solwa Srl si limiterà alla progettazione e all’assistenza tecnica del Modulo SOLWA, mentre la costruzione e l’assemblaggio delle componenti avverrà direttamente nel Paese richiedente.

(foto credits Solwa)

 

 

 

Brain Control ottiene il “Premio Nuova impresa sociale e culturale”, del valore di 100 mila euro.

“Questo premio non poteva arrivare in un momento migliore – ci dice Pasquale Fedele, ceo e founder di Liquidweb, azienda high tech all’interno della quale è stato sviluppato Brain Control – Abbiamo da poche settimane completato lo sviluppo e sperimentazione di un primo dispositivo di Comunicazione Aumentata Alternativa basato sulla tecnologia BRAINCONTROL e rivolto in particolare a pazienti in locked-in e coma apparente. Il premio sarà impiegato per accelerare la diffusione di tale versione e lo sviluppo delle prossime funzionalità. 

(nella foto a destra Pasquale Fedele con Jarrod Faith, business developer)

Non si può negare che lo sviluppo della tecnologia Brain Control, è capace di avere un impatto disruptive nel sociale in generale ma più specificamente nel trattamento del malato e nel miglioramento della qualità della vita di persone affette da malattie fortemente o completamente invalidanti.

BrainControl è infatti una piattaforma BCI (brain computing interfaces) che ha come obiettivo quello di consentire a chi è affetto da patologie come tetraplegia, Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), Sclerosi Multipla e distrofie muscolari di varia natura, di superare disabilità motorie e di comunicazione. È quindi rivolta, innanzi tutto, ai pazienti affetti da malattie che paralizzano completamente o in parte la persona, ma non ne intaccano le capacità intellettive. Il sistema ridarà a questi pazienti la possibilità di interagire e comunicare a livelli inimmaginabili fino a oggi: comunicare sentimenti e bisogni, muovere la propria sedia a rotelle, interagire con gli altri, addirittura mediante social network, email, sms, accendere o spegnere le luci, perfino aprire o chiudere porte e finestre. Piccoli gesti quotidiani per gran parte delle persone, ma una vera e propria rivoluzione per chi è affetto da malattie neuro-muscolari di tipo degenerativo o ha subito danni cerebrali.

In entrambi i casi, Solwa e Brain Control, si tratta di imprese sociali ma for profit, imprese a tutti gli effetti, cioè sociali come missione, etiche nell’approccio, ma economicamente sostenibili e promettenti.

Ma il Premio Gaetano Marzotto non finiva qui. Grazie alla partnership con tre realtà che in Italia coltivano l’innovazione che diventa impresa, vale a dire H-farm, M31 e Seedlab, nella sezione PREMI DALL’IDEA ALL’IMPRESA, tre startup hanno conquistato un periodo di incubazione  da parte degli incubatori per il valore complessivo di 100 mila euro.

Ogni incubatore coinvolto ha selezionato la startup da affiancare tra le oltre 600 candidature pervenute, queste le scelte:

– Happy Gift, piattaforma web dedicata all’acquisto di regali, con un’attenzione per la manifattura italiana, è piaciuta ad H-farm

–  Movym, APP gratuita per smartphone e tablet volta a fornire informazioni utili a imprese/enti/consumatori su prodotti visti in televisione, è piaciuta a M31

– MRS, start-up volta al recupero di materiali metallici derivati da processi di deposizione di film sottile presenti in applicazioni a elevato contenuto tecnologico (microchip, MEMS, celle solari) ha invece conquistato SeedLab

Al suo secondo anno di vita il Premio Gaetano Marzotto si rivela capace di attrarre l’attenzione di una bella fetta dell’innovazione italiana, rappresentata in primis dalle centinaia di candidature arrivate e tra le quali (un pò grazie all’indirizzo del Premio stesso, un pò grazie a delle giurie competenti) riescono a emergere progetti ambiziosi, promettenti e sopratutto coraggiosi.

Bella anche la serata, seguita dal vivo da un migliaio di persone intervenute al Teatro Comunale di Vicenza (un pò erano invitati, un pò semplici curiosi), nel corso della quale tutti i 15 progetti finalisti sono stati presentati anche attraverso dei video molto belli, realizzati ad hoc per illustrare appunto il progetto d’impresa. 

Sarebbe molto interessante condividerli in rete, che ne pensi Associazione Progetto Marzotto?

Qui il comunicato ufficiale

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