Il processo di selezione delle application è in pieno svolgimento. Dopo la chiusura della call le quasi 700 candidature sono ora al vaglio del comitato di selezione. I numeri questa edizione del Premio Gaetano Marzotto, di cui Startupbusiness è partner, sono notevoli: 698 candidature complessive, quasi perfettamente divise tra il Premio per l’impresa da 300mila euro (352) e il Premio dall’idea all’impresa da 50mila euro (346). L’età media dei proponenti è di 40 anni per il Premio per l’impresa e di 31 anni per il Premio dall’idea all’impresa, di loro la gran parte sono uomini (530, contro 168 donne) anche in questo caso equamente distribuiti tra i due premi. La maggior parte delle candidature arriva dalla regione Lombardia (quasi il 34%), poi Lazio, Emilia Romagna, Veneto. I settori più presenti sono alimentazione e agricoltura per il premio da 300mila euro dove spiccano anche healthcare, tessile, moda, commercio. Alla fine del mese in corso il comitato di valutazione del Premio per l’impresa, di cui chi scrive presiede i lavori, completerà le fasi di selezione dalle quali emergeranno i nomi delle cinque startup, o meglio scaleup visto che il premio per l’impresa si rivolge ad aziende già operative che hanno bisogno di crescere, che saranno poi segnalate alla giuria la quale assegnerà il premio che verrà consegnato nella giornata di chiusura dell’edizione 2016 che per la prima volta si terrà a Roma il giorno 1 dicembre 2016. È naturalmente impossibile in questa fase anche lontanamente ipotizzare su quali scaleup potranno cadere le scelte dei giudici ma è invece interessante osservare da vicino la tipologia dei progetti che sono arrivati alla fase di selezione. Ciò perché vi è una sensibile crescita della qualità e della capacità concreta di innovazione degli imprenditori che decidono di fare application al Premio Gaetano Marzotto.
In questo articolo non faremo nomi perché il processo di selezione è appunto ancora in atto, ma è interessante vedere come vi siano una crescita in settori specifici come per esempio l’agrotech dentro il quale ricadono soluzioni di varia natura, comprese, per esempio, quelle legate alla gestione dell’acqua, accanto all’agrotech ci sono le imprese che operano in quello che si definisce foodtech e si tratta di progetti orientati alla qualità e alla riduzione dello spreco di cibo più che ad attività come il food delivery o il social food. Turismo, arte, territorio sono l’insieme in cui ricadono non pochi tra i progetti presentati con vari livelli di uso delle tecnologie ma con l’idea di mettere in atto nuovi approcci e nuove modalità di fruizione delle esperienze turistiche che diventano inclusive, aperte a tutti, sociali, condivise, approfondite. C’è un filo che unisce questo tipo di progetti a quelli che invece mirano a ridurre l’impatto verso la società per le persone che hanno disabilità. Anche in questo caso vi sono alcune proposte interessanti e le soluzioni di questo tipo hanno sempre segnato una presenza significative anche nelle edizioni precedenti del Premio Gaetano Marzotto. A guardare la storia dei vincitori del premio Per l’impresa e del Premio dall’idea all’impresa delle edizioni precedenti, la prima fu nel 2011, si nota infatti come la scelta sia sempre caduta su soluzioni che, benché altamente tecnologiche, ricadevano nei settori delle biotecnologie, della salute, dell’ambiente, dell’alimentazione, dell’educazione. Nel 2011 vinsero Micro4You e Tice, nel 2012 Brain Control e Solwa, nel 2013 Epinova Biotech e Wearable Light Exoskeleton, nel 2014 Tensive e Xmetrics e lo scorso anno Scent e Proxentia. Il settore delle biotecnologie, dell’healthcare, del life science è molto presente anche quest’anno con anche proposte che fanno uso di tecnologie molto avanzate come la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale il 3d printing. Non mancano diverse soluzioni che utilizzano le piattaforme online per erogare servizi che vanno dal commercio elettronico alla ricerca del posto di lavoro così come sono presenti non poche soluzioni che ricadono nell’ambito del fashiontech, altro filone in crescita sia quantitativa ma soprattutto qualitativa. È proprio la qualità l’elemento maggiormente significativo perché cresce in modo costante e significativo. Nelle ultime tre edizioni, da quanto presiediamo i lavori del comitato di selezione, si è assistito a un consolidamento della capacità di realizzare progetti imprenditoriali che fanno leva sia su notevoli capacità tecniche e di conoscenza del prodotto o servizio e del relativo settore di mercato, sia su considerevoli capacità imprenditoriali che si compongono sia della conoscenza operativa relativa alla gestione d’impresa, sia della capacità di vedere il mondo in modo nuovo perché consapevoli che fare impresa oggi richiede visione e consapevolezza dei cambiamenti paradigmatici. Emil Abirascid© RIPRODUZIONE RISERVATA