Post-pandemia, qual è il futuro dell’energia?

Oltre il 30% delle emissioni di gas serra è ancora legato alla produzione energetica, è chiaro quindi da diversi anni che l’industria dell’energia abbia delle responsabilità nella transizione verso le energie rinnovabili, che in molti mercati sono già diventate più economiche dell’energia da fonti fossili. Tuttavia, prima della pandemia l’energia rinnovabile era un settore che cresceva costantemente, ma non abbastanza velocemente da raggiungere gli obiettivi di riduzione del carbonio dell’accordo di Parigi. Ora, sebbene lo shock economico degli ultimi mesi disegni uno scenario dalle molte variabili e abbia messo in stand-by moltissimi progetti e ricerche nel mondo, è probabile che il post-Covid possa dare nuovo slancio al settore delle rinnovabili. Secondo l’International Renewable Energy Agency, che ha presentato un ampio e documentato rapporto, (IRENA 2020, Global Renewables Outlook: Energy transformation 2050), per evitare che nel dopo pandemia le emissioni di CO2 ricomincino a salire è necessario inserire fra le misure di rilancio economico in Europa e nel mondo consistenti investimenti per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Servono nuovi ‘obiettivi’ più drastici rispetto a quelli fissati in passato. La crisi che abbiamo vissuto con il coronavirus, e che ancora stiamo vivendo, ci ha aperto gli occhi, mostrando le fragilità del nostro mondo ‘evoluto’ e i suoi limiti, richiamandoci al fatto che le nostre scelte hanno precise conseguenze. Ha fornito nuova motivazione nella lotta al cambiamento climatico. Il lockdown, per esempio, ha avuto quale risvolto positivo una riduzione eccezionale dell’inquinamento atmosferico in tutto il mondo, le maggiori città europee e mondiali hanno registrato un calo significativo nella concentrazione di biossido di azoto (NO2) che in alcuni casi è stata dimezzata. La chiusura di uffici, la sospensione delle attività industriali e l’enorme calo dei viaggi hanno contribuito alla riduzione di emissioni di CO2. Ciò ha messo in evidenza che azioni più decise per contrastare il cambiamento climatico danno risultati e di questo si dovrà tener conto nella ripresa. Un’indagine riportata da Bloomberg, ha intervistato oltre 200 banchieri centrali, ministri delle finanze e accademici, ponendo la domanda: quali politiche potrebbero portare alla più rapida ripresa economica? I risultati hanno trovato un sostegno schiacciante in tutto il mondo a favore di politiche rispettose del clima e un’opposizione altrettanto schiacciante alle scelte che favoriscono i combustibili fossili. Tutti i piani nazionali europei, così come quelli comunitari (che già da tempo ha lanciato il Green Deal), per la ripresa nel post-Covid fanno appello alla sostenibilità. La Commissione europea ha presentato un piano da 750 miliardi per stimolare l’economia post-Covid e ha proposto che il 25% del bilancio dell’UE per il periodo 2021-2027 venga usato per l’azione climatica. E’ il momento di passare ad azioni concrete, a come tradurre in pratica le buone intenzioni anche in ambito energetico. Se ne parlerà prossimamente a “Verso la smart energy, tra sostenibilità e innovazione” l’evento in live streaming che si terrà il prossimo 21 luglio, a partire dalle ore 1030, al quale è già possibile iscriversi gratuitamente su questa pagina. L’appuntamento è voluto dal Gruppo Enercom, una delle maggiori realtà italiane private del settore Energy & Utilities, che ha da sempre a cuore la sostenibilità e ha già una filiera completa, dalla produzione, all’efficientamento, fino alla vendita, di energia verde 100% rinnovabile. Il Gruppo Enercom, che quest’anno festeggia i suoi 70 anni di attività, intende dedicare l’appuntamento al futuro dell’energia, che sarà affrontato in un duplice aspetto: da un lato attraverso gli interventi di scenario di Cristina Crotti, Presidente Gruppo Enercom, Federico Frattini, professore ordinario di Strategic Management and Innovation al Politecnico di Milano, vicedirettore e cofondatore di Energy & Strategy e Emanuela Donetti, Head of Education Program a ComoNext e Innovation Manager esperta di Smart City Technologies; dall’altro, guardando all’innovazione concreta, in particolare quella espressa dalle startup finaliste del contest Innovation2Live, promosso dal Gruppo, e la proclamazione della società vincitrice, che avrà l’opportunità di collaborare con l’azienda energetica.

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