Con un volume di produzione di 3,94 milioni di forme nel 2020, il Consorzio si è trovato ad affrontare una mole di richieste difficili da smaltire dai soli operatori del reparto assistenza al cliente. Per risolvere tale problema il Consorzio del Parmigiano Reggiano si affida alla soluzione tecnologica della startup Heres.ai, nata nel 2017 e oggi in forte crescita, che si è specializzata nello sviluppo di Agenti Conversazionali multicanale e multilingua pensati per automatizzare i Processi Aziendali e migliorare la Customer Experience. Il chatbot fornito da Heres a supporto delle vendite del Consorzio e dei suoi caseifici si chiama PiErre ed è in grado di autoapprendere costantemente dalle conversazioni con gli utenti per migliorare e personalizzare sempre di più l’esperienza: da novembre 2020 ha sostenuto 42 mila interazioni, con un tasso di correttezza delle risposte del 90%, fornendo informazioni sulle caratteristiche del prodotto, come stagionatura, colore, tipo di crosta o scadenza, e sui produttori riuniti nel Consorzio con l’obiettivo di valorizzare il prodotto, farlo conoscere in tutte le sue qualità al cliente e fornire ai caseifici produttori un canale di vendita attraverso la vetrina del Consorzio. Ovviamente la mole di richieste che può riuscire a soddisfare questo tipo di bot è molto elevata e grazie alla qualità dell’intelligenza artificiale e del machine learning garantisce un’esperienza sempre più vicina a quella con un operatore umano, addirittura spesso difficile da distinguere. Ora la startup, in accordo con gli obiettivi di internazionalizzazione del Consorzio, ha in cantiere lo sviluppo del sistema multilingua in almeno 3 lingue diverse, per portare le vendite online anche all’estero.
PiErre è un agente conversazionale proattivo, integrato con l’eCommerce e il CRM (Customer Relationship Management) aziendale, in grado di fare anche marketing automation, e interviene in tutto il customer journey ottimizzando il tasso di conversione in modo facile, efficace e veloce: operazioni come il rilascio di proposte di up selling sui prodotti del caseificio inseriti nel carrello, l’invio di alert sulla spedizione al mancato raggiungimento della soglia di spesa minima per la spedizione gratuita, l’invio di proposte di sottoscrizione di un abbonamento per l’utente fidelizzato che abbia concluso almeno due ordini, per citarne alcune. Inoltre, permette la raccolta dei dati degli utenti tramite indagini di gradimento sull’acquisto, in cui raccoglie le informazioni attraverso i web form direttamente nella thank you page del sito e invia contenuti personalizzati, informativi e commerciali, profilati sulla base del profilo comportamentale per alzare il livello di engagement con l’utente.© RIPRODUZIONE RISERVATA