PetMe, startup italiana che ha creato un sito dedicato agli animali domestici, accelerata da b-ventures, ha annunciato un aumento di capitale di 175 mila euro. Più di 5.000 utenti registrati, un centinaio di servizi di pet sitting erogati e una Facebook community di oltre 16.000 fans, questi i numeri di PetMe (www.petme.it), a pochi mesi dall’inizio delle attività. Metriche che hanno convinto un gruppo di investitori privati a sottoscrivere l’aumento di capitale. PetMe si inserisce in diversi contesti “business” del tutto favorevoli. Quanto a focus della piattaforma il primo contesto di riferimento è quello della sharing economy, che valorizza nuove competenze, (nello specifico quella del pet sitter), e grazie alla maggiore scalabilità che garantisce l’uso di una tecnologia web trasforma un hobby in una professione. “Vogliamo che PetMe cresca e diventi un vero e proprio punto di riferimento non solo per tutti coloro che hanno animali, ma anche per tutti coloro che vogliono fare di questa passione un vero lavoro”, afferma Carlo Crudele, uno dei due co-founder di PetMe (nella foto sopra insieme all’alatra founder Alice Cimini). PetMe si inserisce anche nel gigantesco pet-business, cioè tutto quello che ruota attorno alla cura degli animali da compagnia che va dal commercio ai servizi, dai settori più tradizionali al digitale, e vale oggi miliardi di dollari. Accelerata dall’incubatore b-ventures (buongiorno!) dallo scorso giugno, PetMe ha vissuto un vero boom di utenti nel corso dell’estate, quando maggiore è la necessità per coloro che godono della compagnia di un animale domestico, di poter utilizzare servizi di qualità per la gestione degli animali durante il periodo delle vacanze. Grazie alla possibilità di scegliere tra i numerosi pet sitter iscritti alla piattaforma, nelle diverse località italiane e guidati dalle recensioni di una community in costante crescita, PetMe è riuscita a soddisfare il bisogno di tantissime persone, aumentando il numero degli iscritti. “Quella che ieri era soltanto un’idea oggi è una realtà, che potremo potenziare e rendere sempre più efficiente grazie a questo nuovo investimento”, afferma soddisfatta Alice Cimini, co-founder e Presidente di PetMe. I due founder non sono alla prima esperienza di startup, alcuni anni fa hanno lanciato un’altra piattaforma social chiamata Twoorty , basata sulla condivisione di contenuti tra persone e organizzazioni con gli stessi interessi. “Non si può parlare di “passaggio” da Twoorty a PetMe – chiarisce Alice – “Twoorty alla fine si è rivelato essere un progetto adatto al mondo b2b e infatti alcune aziende sono interessate ad acquistarne il software. Con PetMe invece abbiamo voluto creare qualcosa che fosse immediatamente utile alle persone, uno strumento di aiuto concreto per chi ha animali e quindi si trova a gestirli quotidianamente. E siamo partiti proprio dalla nostra esperienza con i nostri due gatti”. Come funziona PetMe E’ un marketplace ufficiale dedicato al settore del pet-sitting, nello specifico alla ricerca e selezione dei pet-sitter per ogni specie e tipologia di animali, domestici ed esotici. E’ una piattaforma professionale e come tale consente all’utente di gestire in tutta sicurezza l’affidamento del proprio pet. Scegliere di andare in vacanza o allontanarsi da casa non è più un problema, perché grazie a PetMe siamo certi di lasciare il nostro amico peloso, pennuto o squamato in mani sicure… in pochi, semplicissimi gesti. L’iscrizione è gratuita. L’utente proprietario fornirà tutte le informazioni necessarie relative ai propri animali (razza, età, eventuali patologie, carattere, tipo di alimentazione e ogni altra informazione che sia ritenuta utile alla selezione del pet-sitter ideale). I pet-sitter avranno una scheda dedicata in cui inserire il proprio curriculum con esperienze, eventuali certificazioni, competenze e potranno altresì aggiungere video e foto a supporto delle precedenti esperienze, come referenze della propria attività. Inoltre, tramite un pratico calendario, segnaleranno i periodi di attività. Il processo di ricerca e selezione dei pet-sitter avverrà innanzitutto attraverso filtri di geolocalizzazione, competenze, rating e prezzo. Quando scatterà il bisogno di un pet-sitter PetMe saprà già chi proporre al proprietario dell’animale, facendogli risparmiare tempo e fatica. La community fungerà da garante dei servizi prestati e ogni pet-sitter verrà giudicato/ recensito dagli utenti che condivideranno la propria esperienza. I pet-sitter con rating maggiore godranno di maggiore visibilità. Sarà quindi importante svolgere al meglio il proprio lavoro per aumentare la reputazione sul sito. Una volta definita la scelta e concordati i termini del servizio, l’utente procederà ad effettuare il pagamento tramite piattaforma, a mezzo Paypal o carta di credito. La piattaforma non è riservata solo ai cani ma “accetta” anche conigli, iguane, pappagalli, serpenti, criceti, inoltre offre un’assistenza veterinaria gratuita per il periodo dell’affidamento. Nel futuro della piattaforma lo sviluppo includerà nella rete di utenti/servizi anche i veterinari, le strutture turistiche pet-friendly e in generale gli operatori del mondo Pet: un plus unico nel mercato. b-ventures b-ventures è l’acceleratore di start-up di Buongiorno (interamente controllata da NTT DOCOMO), nato a Parma nel gennaio 2013 con l’obiettivo di favorire la crescita di nuove imprese tecnologiche. Le startup che partecipano al programma beneficiano dell’esperienza di Buongiorno nell’innovazione e nell’internazionalizzazione, e hanno la possibilità di essere seguiti da un team di mentor esperti che li aiuteranno a presentare la propria idea ai migliori venture capitalist e business angel. Il programma di b-ventures si sviluppa in 3 fasi, incubazione, accelerazione e globalizzazione. Al momento sono otto le startup che sono entrate in b-ventures: Caffeina, AeroDron, Wisocial, Bestiacce, P-Commerce, DNAPhone, iDoctorPad e Music Raiser. Per ulteriori informazioni: www.b-ventures.it
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