La storia di Parcheggiami.it è simile a quella di molte altre startup: nasce da un problema riscontrato a cui si vuole trovare una soluzione. Chi non ha mai provato il fastidioso problema di cercare un parcheggio per la propria auto?
Paolo Dal Lago ha 31 anni e una serie di avventure imprenditoriali alle spalle. Ad ottobre 2013 si trova allo SMAU di Milano come espositore per una sua startup (Preventivalo.it). Raggiunge Milano in macchina, invece di usare il treno, dato che ha parecchio materiale da trasportare. Raggiunta la fiera, gira per 40 minuti senza trovare posto e dato che non ha più tempo, decide di lasciare la macchina in un parcheggio a pagamento. Si ferma in alcuni parking, trovandone molti già pieni, ma dopo un po’ ne trova uno a 1 km dalla fiera che gli costa ben 30 euro per circa 10 ore. Andando poi a piedi alla fiera nota moltissimi cartelli di persone che affittano il proprio garage e in quel momento pensa quanto siano preziosi questi spazi per chi cerca parcheggio. In quel momento nasce l’idea di creare un servizio che metta in contatto domanda e offerta. Ritornato a Padova, Paolo parla dell’idea a due amici, Stefano ed Enrico, e anche loro il progetto sembra avere una grande potenzialità. Decidono quindi di provarci, creano un fondo cassa con parte dei loro risparmi. Stefano ha 38 anni ed esperienza con altri progetti imprenditoriali, Enrico lavora nel settore delle gestioni finanziarie.
Dopo qualche giorno fanno delle analisi sulla città e scoprono che il “deficit” è di 50.000 posti auto, che molto spesso i parcheggi a pagamento sono pieni oltre che molto costosi e che parecchie persone affittano il proprio garage per lunghi periodi ma non trovano facilmente da affittarlo. Scelgono di partire da Milano (la loro sede è a Padova) dato che il problema è molto sentito ed è comunque una città abbastanza vicina a loro per fare delle prove sul campo: loro stessi infatti fanno delle prenotazioni “in incognito” per verificare direttamente l’esperienza dei nostri utenti e per raccogliere feedback dai proprietari.
Il funzionamento di Parcheggiami.it è simile a Airbnb, il noto sito che permette di affittare la propria casa ai turisti, applicato però a chi possiede un garage. Parcheggiami è vantaggioso sia per chi cerca parcheggio, perchè può prenotarlo online e risparmiare, sia per chi ha a disposizione un garage che non usa, dato che può arrotondare le proprie entrate mensili con poca fatica. Da un primo sondaggio, la startup ha raccolto un particolare interesse anche da parte di hotel e strutture ricettive che avranno così la possibilità di ottimizzare gli spazi disponibili.
Usare il servizio è semplice: i proprietari possono registrarsi gratuitamente, pubblicare qualche foto e una descrizione del garage, decidere il prezzo e la disponibilità. Chi ha necessità di parcheggiare, può cercare il garage più comodo e prenotarlo online attraverso Parcheggiami. Il proprietario può controllare il profilo dell’utente, la reputazione e accettare o meno la richiesta di prenotazione. Pubblicata la beta privata a metà gennaio 2014, raccolgono pareri molto positivi dai primi utenti, la segnalazione del progetto arriva tramite Twitter anche al Sindaco di Milano Pisapia che commenta positivamente. Il sito va online il 12 febbraio 2014 e sin dai primi giorni attira anche l’attenzione della stampa.
L’idea non è del tutto nuova: nel Regno Unito già nel 2006 è nato Park at my House, servizio analogo che ha riscosso molto successo ma non è mai arrivato in Italia. Le premesse quindi sono buone: vi sono due problemi (la ricerca di parcheggi e l’offerta in affitto di garage privati) che in questa applicazione trovano soluzione e proprio il predecessore di successo anglosassone conferma che il modello può funzionare.
Abbiamo rivolto alcune domande a uno dei fondatori, Paolo dal Lago.
Come vi state muovendo per far conoscere Parcheggiami?
Lato offerta, stiamo contattando telefonicamente le persone che affittano il proprio garage a lungo termine sui siti di annunci, proponendo l’inserimento gratuito anche nella nostra piattaforma e spiegandone il funzionamento. Anche se inizialmente non capiscono bene come funziona, quando spieghiamo le potenzialità e la facilità di utilizzo la maggior parte delle persone decide di iscriversi. Lato domanda, invece, devo dire che abbiamo iniziato da subito ad avere una buona visibilità sui media. Abbiamo comunque pianificato delle campagne sui social, guerrilla marketing e partnership con organizzatori di eventi.
Qual è il vostro modello di business?
Guadagniamo una percentuale sulle prenotazioni andate a buon fine. Il proprietario non paga assolutamente nulla per inserire il proprio spazio.
Qual è il vantaggio per chi cerca parcheggio di usare Parcheggiami?
I vantaggi sono molteplici: evitare perdite di tempo e denaro alla ricerca di un posto auto ma la possibilità di prenotarlo facilmente online nella zona più comoda e di risparmiare fino al 60% rispetto ai parcheggi a pagamento.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Nel breve termine il progetto è quello di migliorare e perfezionare la piattaforma seguendo le necessità e i riscontri degli utenti. Siamo partiti da Milano e non da tutta Italia per avere un maggiore controllo iniziale. Il passo successivo è poi quello di espandere gradualmente il servizio anche su altre città italiane e, speriamo, anche estere. Inoltre, sempre se la piattaforma avrà successo, realizzeremo un’applicazione per smartphone che consentirà di prenotare il posto auto in mobilità.
Cosa consigli a chi vuole dare vita alla propria idea?
Nell’ultimo periodo vedo sempre più giovani che hanno tante bellissime idee e voglia di mettersi in gioco, ma molti non hanno idea di cosa significa veramente. Creare una startup non è diverso dal creare un’azienda, serve passione, voglia di fare, tenacia, non esistono i week end. Chi pensa di fare startup 8 ore al giorno e poi “timbrare il cartellino” parte già con il piede sbagliato. Bisogna gestire o seguire direttamente moltissimi aspetti: lo sviluppo tecnico, la promozione, l’amministrazione ecc. E’ meglio partire facendo piccoli passi: frequentare i forum e gruppi specializzati (per esempio Italian Startup Scene è un’ottimo punto di incontro con altri startupper, imprenditori, esperti), partecipare ad uno startup weekend, frequentare gli eventi del settore e cercare di conoscere più persone possibile, parlare della propria idea con chiunque (non avere paura di parlare della tua idea, tutti pensano di avere l’idea del secolo ma è più probabile ricevere ottimi feedback e consigli e meno probabile che qualcuno te la “rubi”), leggere molti libri sull’argomento (un libro che mi è stato molto prezioso è “The Lean Startup” di Eric Ries). Quando si è pronti a partire, meglio non investire tempo e soldi per creare un prodotto/servizio perfetto, perché può essere perfetto per te ma pessimo per gli utenti. Meglio partire subito con un MVP (un servizio/prodotto base) e raccogliere feedback ciclici dagli early adopters per capire quello che veramente può rendere il tuo business sostenibile. Per quel che riguarda l’aspetto finanziario, si fa un gran parlare di VC e finanziatori. Le startup in Italia che sono state finanziate sono molto poche, quindi chi parte con l’idea di sopravvivere trovando un’investitore avrà molto poche possibilità di sopravvivere. Il consiglio che posso dare, per quella che è la mia esperienza, è di pensare come un normalissimo imprenditore e di creare un prodotto/servizio che possa fatturare da subito e che permetta di reinvestire gli utili per uno sviluppo progressivo della startup. Poi se arriverà l’investitore, tanto meglio 🙂
http://www.parcheggiami.it
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