Wonderflow, la società attiva in ambito big data che supporta le aziende analizzando i feedback dei consumatori la cui tecnologia è stata recentemente scelta da Microsoft come abbiamo scritto qui, annuncia di avere chiuso un round di investimento da 2 milioni di euro, il secondo per la società che così porta a 4 milioni di euro il totale dei fondi raccolti fino a oggi.
Il deal è guidato da P101, attraverso il suo secondo veicolo P102 e ITALIA 500 (fondo di venture capital istituito da Azimut Libera Impresa e gestito da P101). L’operazione vede la partecipazione dell’organizzazione europea per l’innovazione EIT Digital (di cui nel 2019 Wonderflow ha vinto il premio come migliore scale-up deep tech in Europa come scrivemmo qui) e di Jan Bennink, imprenditore seriale olandese con una lunga esperienza nella gestione esecutiva di aziende come Danone, Numico, Douwe Egberts, Sara Lee, oltre che membro del CDA di società come Coca Cola, Kraft, Boots, che con questa operazione entra a far parte del board di Wonderflow.
Attraverso questi fondi la società intende consolidare il proprio posizionamento in Europa e ampliare la propria rete commerciale, al fine di rispondere alla richiesta sempre crescente di servizi di customer feedback da parte delle imprese del Vecchio Continente.
Wonderflow è guidata dal CEO Riccardo Osti e ha sede ad Amsterdam, Trento e Milano. La Società B2B si occupa dell’analisi dei feedback dei consumatori, estraendo informazioni chiave, indispensabili per il miglioramento di prodotti e servizi, grazie a una tecnologia di intelligenza artificiale che ha saputo battere sul campo i più conosciuti brand hi-tech. Wonderflow ha sviluppato la più accurata tecnologia di analisi linguistica in grado di simulare la capacità interpretativa umana, ed è stata in grado di renderla utilizzabile da qualsiasi utente senza nessuna conoscenza tecnica. Per questo motivo la piattaforma della società denominata Wonderboard ha un numero medio di utenti per azienda di dieci volte superiore alla media – riferisce una nota – . L’analisi può includere e centralizzare tutte le sorgenti dati pubbliche e private di una multinazionale, diventando il punto di riferimento aziendale per imparare dai consumatori. Inoltre, a completamento dell’offerta, Wonderflow ha sviluppato e certificato il primo modello di analisi predittiva al mondo, basato sulla Voice of the Customer. Queste predizioni sono usate dalle aziende per prendere decisioni strategiche in modo customer-centric ed incrementare la propria profittabilità. Con un fatturato in crescita del 68% anno su anno dal 2015, Wonderflow opera su scala mondiale, con un network di oltre 100 collaboratori, di cui oltre il 60% sono donne, in 15 Paesi. In questi anni la società ha già servito oltre 20 aziende come Philips, Fastweb, Pirelli, Delonghi, Openfiber, Samsung, TomTom, UBER, Reckitt Benckiser, Beiersdorf, DHL, Kantar, Estee Lauder. La tecnologia di Wonderflow permette di processare un numero infinito di testi in 13 differenti lingue.
La società si inserisce nel settore del customer analytics, in crescita del 17% anno su anno e che secondo le più recenti stime varrà 9 miliardi di dollari nel 2022 (dati Gartner). Per le aziende la lettura e l’interpretazione dei dati risulta articolata e complessa a causa della varietà e disomogeneità delle fonti (recensioni online, e-mail, questionari, social network, NPS, CSAT e customer service in formato testo e voce).
“Per qualsiasi brand è importante conoscere a fondo il proprio consumatore, capirne le necessità e anticiparne i bisogni, soprattutto in un mercato globale – afferma Giuseppe Donvito, partner di P101 – . Grazie all’intelligenza artificiale è oggi possibile raccogliere e analizzare rapidamente una quantità di dati mai vista prima, feedback, commenti, conversazioni online che possono essere tracciati e integrati per elaborare una visione chiara non solo del grado di soddisfazione del cliente ma anche della sua fidelizzazione e dei margini di implementazione di un servizio o prodotto”.
“In questo ultimo anno abbiamo visto esplodere la domanda di customer analytics specialmente da parte di grandi clienti internazionali – aggiunge Riccardo Osti, CEO di Wonderflow. – Grazie a questa nuova iniezione di capitale e grazie all’importante ingresso nel nostro board di una figura di rilievo come Jan Bennink, potremo cogliere questa opportunità, crescendo ulteriormente a partire dal mercato europeo”.
“Le aziende oggi vogliono mettere il cliente al centro delle loro attività. Portare Wonderflow a bordo può davvero aiutarli ad aumentare la conoscenza dei clienti, integrando il feedback nei loro processi aziendali e capitalizzando una forte comprensione delle esigenze e dei desideri del consumatore. Per questo sono lieto di supportare il team Wonderflow nell’ottica di migliorare ancora di più il vantaggio competitivo della società”, conclude Jan Bennink.
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