La faccenda DeepSeek con tutte le sue incertezze e limitazioni ha avuto, l’abbiamo visto, l’effetto dirompente di mettere in discussione la presunta superiorità delle big tech statunitensi in tema di intelligenza artificiale generativa, e sembra che abbia funzionato anche come campanello d’allarme per l’Europa che può e deve reagire. Lo deve fare sia per indipendenza tecnologica, sia per dignità geopolitica in un momento in cui gli USA si stanno comportando come mai prima nella storia e le conseguenza delle decisioni della nuova amministrazione sono del tutto imprevedibili, e in cui la Cina sta dimostrando di avere molto più potere, e non solo nell’IA, rispetto al passato, basti guardare gli sconvolgimenti all’industria dell’automobile e agli ultimi risultati in termini di ricerca avanzata come quelal sulla fusione nucleare per esempio.
Un campanello d’allarme che pare non stia suonando invano visto che è giunto l’annuncio di una nuova iniziativa denominata OpenEuroLLM che unisce le principali aziende e istituti di ricerca europei nel campo dell’IA le quali mettono a fattor comune le loro forze e competenze per sviluppare modelli linguistici open-source di prossima generazione in una collaborazione senza precedenti per far progredire le capacità europee di IA.
Un consorzio di 20 istituti di ricerca, aziende e centri EuroHPC in Europa, coordinato da Jan Hajič (Charles University, Cechia) e co-diretto da Peter Sarlin (AMD Silo AI, Finlandia), costruirà una famiglia di modelli di base linguistici performanti, multilingue e di grandi dimensioni per servizi commerciali, industriali e pubblici.
I modelli open-source, trasparenti e conformi, democratizzeranno l’accesso a tecnologie IA di alta qualità e rafforzeranno la capacità delle aziende europee di competere sul mercato globale e delle organizzazioni pubbliche di produrre servizi pubblici di grande impatto.
Il progetto OpenEuroLLM è in linea con l’imperativo di migliorare la competitività e la sovranità digitale dell’Europa. Il progetto è un ottimo esempio del tipo di infrastruttura tecnologica necessaria per abbassare le soglie di sviluppo e perfezionamento dei prodotti europei di intelligenza artificiale, dimostrando la forza della trasparenza, dell’apertura e del coinvolgimento della comunità, valori ampiamente riconosciuti nell’ecosistema tecnologico europeo.
I modelli saranno sviluppati all’interno del solido quadro normativo europeo, garantendo l’allineamento con i valori europei e mantenendo l’eccellenza tecnologica. In collaborazione con le comunità open-source e open science come LAION, open-sci e OpenML, e con altri esperti del settore riuniti nell’Open Strategic Partnership Board del progetto, OpenEuroLLM garantirà che i modelli, il software, i dati e la valutazione siano completamente aperti e possano essere perfezionati e messi a punto per le specifiche esigenze dell’industria e del settore pubblico. Questi modelli multilingue performanti preservano la diversità linguistica e culturale, consentendo alle aziende europee di sviluppare prodotti e servizi di alta qualità nell’era dell’IA.
Il progetto, che ha ottenuto il sigillo STEP (Strategic Technologies for Europe Platform), si avvale del sostegno di precedenti progetti europei e dell’esperienza dei partner e dei loro risultati, tra cui grandi archivi di dati di alta qualità e LLM pilota sviluppati in precedenza. Il consorzio ha iniziato il suo lavoro il 1° febbraio 2025, con il finanziamento della Commissione Europea nell’ambito del Programma Europa Digitale.
I partner del progetto sono: tra le università e le organizzazioni di ricerca la Charles University ceca che è appunto il coordinatore, ALT-EDIC francese, Eindhoven University of Technology, i tedeschi ELLIS Institute Tübingen, Fraunhofer IAIS, Research Center Juelich, lo svedese Lindholmen Science Park, l’University of Helsinki, University of Oslo, University of Turku e University if Tübingen. Tra le aziende Silo GenAI AMD Silo che fa da co-coordinatore e ha sede in Finlandia, le tedesche Aleph Alpha Research e Ellamind, la francese LightOn e la spagnola Prompsit Language Engineering. Infine i quattro centri EuroHPC coinvolti sono il Barcelona Supercomputing Center, il Cineca in Italia, il CSC – IT in Finlandia e il SURF nei Paesi Bassi. (foto di Nejc Soklič su Unsplash)
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