Neuture.ai, studenti e aziende insieme per garantire lo studio

Neuture.ai, neonata startup con una grande ambizione: democratizzare l’accesso allo studio universitario. “Ci definiamo una fintech a impatto sociale – dice a Startupbusiness il co-fondatore e CEO Andrea Pinto perché abbiamo sì un modello di business che ci rende attivamente sostenibili ma lo scopo del progetto è rendere possibile a tutti potere accedere agli studi universitari con modalità che rendono possibili non solo il supporto alle spese ma anche la creazione di opportunità di lavoro“.

La startup ha creato una piattaforma che consente agli studenti che si iscrivono di accedere da un lato alle informazioni relative alle borse di studio pubbliche che già sono disponibili e dall’altro a potere contare su potenziali sponsorizzazioni da parte di aziende che hanno interesse e desiderio a supportare specifici studenti nel loro percorso di studi. “E’ importante sottolineare che le borse di studio e le sponsorizzazioni sono due strumenti molto differenti, nel primo caso abbiamo dei grant, delle donazioni, che vengono erogati a condizioni che impongono vincoli molto limitati, mentre nel caso delle sponsorizzazioni si sigla un vero e proprio contratto tra lo studente e l’azienda che sponsorizza che prevede determinati vincoli che fanno rispettati da entrambe le parti affinché ne sia garantita la validità”.

I fondatori di Neuture.ai, che, oltre a Pinto sono Saverio Mazza e Vincenzo Marcianò, hanno calcolato che il costo medio annuale per uno studente universitario in Italia è pari a 10.400 euro che comprendono le rette, gli alloggi, i libri, i trasporti e spese varie, e ci sono circa 340mila studenti che vivono sotto la soglia economica che gli permette di frequentare l’Università, il che significa che, stando a questi numeri, il fabbisogno di supporto finanziario per permettere a tutti di studiare dovrebbe avere una disponibilità complessiva di circa 3,5 miliardi di euro l’anno e attualmente le borse di studio pubbliche complessivamente mettono a disposizione circa un miliardi di euro. Serve quindi trovare nuove risorse e l’idea di Neuture.ai va proprio in questa direzione.

“Se consideriamo – continua il CEO – che complessivamente le aziende italiane con oltre 250 dipendenti fatturano 1,5 trilioni di euro si è evidenza che destinare la dotazione necessaria per aiutare gli studenti risulterebbe poco più dell’1% di questi fatturati, ciò che noi facciamo è rendere il processo molto semplice e diretto, sia per gli studenti sia per le aziende, risolvere tutti i problemi legati all’individuazione degli studenti più adatti alle esigenze dell’azienda, risolvere i problemi legati alle modalità e alla gestione dei pagamenti di queste sponsorizzazioni, ed è qui che si comprende perché di fatto siamo una fintech, dare alle aziende che desiderano impegnarsi in tal senso sia per motivi di talent acquisition sia per motivi di brand awareness la possibilità di accedere alla community dei nostri studenti e gestire tutti i passaggi in modo semplice e sempre più autonomo. Su ogni transazione noi tratteniamo una commissione del 10%”.

La startup è nata formalmente da poche settimane ma la sua piattaforma conta già circa 700 bandi relativi a borse di studio disponibili e ha un tasso di iscrizione di circa 10 studenti al giorno per un totale fino a oggi di oltre 300 iscritti e ha già ricevuto interesse da numerose aziende di vari ambiti e settori che sono interessate a dare il loro contributo sotto forma di sponsorizzazioni.

Fino a oggi la startup si è autofinanziata ma il CEO anticipa che stanno lavorando all’apertura di un round di finanziamento pre-seed per un valore di circa 300mila euro di cui almeno 50mila sono già pre-committed: “Il nostro desiderio è crescere rapidamente sia nei numeri, sia nello sviluppo della piattaforma che in prospettiva è destinata a diventare sempre più automatizzata al fine di consentire a studenti e aziende di trovarsi e procedere con l’attivazione delle sponsorizzazioni, sia nella crescita geografica perché la nostra ambizione è fornire un servizio di respiro europeo”. (nella foto due dei co-fondatori).

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