Il Gruppo Nestlé investe 5 milioni di euro nel fondo italiano di venture capital Eureka! Fund, gestito da Eureka! Venture. L’operazione è finalizzata ad accelerare la ricerca per facilitare l’introduzione di soluzioni di imballaggio innovative; migliorare la qualità dei processi di raccolta e riciclo; aumentare l’adozione di plastica riciclata a uso alimentare. La cifra investita è parte del fondo da 250 milioni di franchi svizzeri stanziato nel 2020 a livello globale dal Gruppo Nestlé per dare un impulso alla sostenibilità degli imballaggi e migliorare i sistemi di riciclo.
“La conoscenza approfondita e le relazioni stabili costruite negli anni con un numero importante di team di ricerca, singoli ricercatori, dipartimenti e, soprattutto, con gli uffici di technology transfer, uniti alla capacità di valorizzare e saper trasferire i risultati della ricerca, sono stati elementi determinanti per attrarre l’attenzione e i capitali del fondo globale di venture capital di Nestlé. La capacità di confrontarsi con il know-how internazionale del Nestlé Institute of Packaging Sciences di Losanna insieme agli stakeholder in Italia, e il saper discutere insieme delle performance che dovranno esprimere i materiali avanzati per poter essere driver delle innovazioni dei prossimi anni permettono al Fondo di realizzare investimenti con potenzialità di mercato globali”, dice a Startupbusiness Anna Amati, co-fondatrice e general partner Eureka! Venture Eureka! Fund I – Technology Transfer è specializzato nel trasferimento tecnologico che si focalizza su investimenti in advanced material e più in generale in applicazioni e tecnologie riconducibili alla scienza e ingegneria dei materiali. Il Fondo investe prevalentemente nelle prime fasi di sviluppo di iniziative basate su tecnologie con alta potenzialità di mercato proposte da team di eccellenza o da startup collegate con le principali Università e Centri di ricerca scientifica del Paese. “Il Gruppo Nestlé, come ben sottolineato da Marco Travaglia (presidente e amministratore delegato Gruppo Nestlé Italia e Malta, ndr) , ha ottenuto risultati significativi sul tema imballaggi riciclabili e riutilizzabili e ha particolarmente a cuore il tema della plastica riciclata per uso alimentare. Eureka! dal canto suo dispone di una rete di partner italiani di ricerca di eccellenza in ambito materiali avanzati in grado di rispondere alle principali sfide imposte dai mercati internazionali nei diversi settori applicativi, tra i quali sicuramente possiamo includere il packaging sostenibile e intelligente, a partire in particolare dai materiali biodegradabili e da quelli di uso alimentare. Nella nostra pipeline abbiamo iniziative interessanti e in grado di competere in contesti internazionali. La nostra continua attività di scouting ci permette inoltre di intravedere ulteriori opportunità di investimento coerenti con le richieste del mercato in tema di imballaggi sostenibili”, afferma Salvatore Majorana, co-fondatore e general partner di Eureka! Venture nonché direttore del parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso di Bergamo. L’investimento intende supportare gli sforzi di Nestlé per rendere il 100% dei propri imballaggi riciclabili o riutilizzabili entro il 2025 e per ridurre di un terzo l’uso di plastica vergine nello stesso periodo di tempo. In Italia sono stati già ottenuti risultati significativi, con il 97% di tutti gli imballaggi prodotti da Nestlé in Italia che è riciclabile. L’azienda continuerà il suo percorso verso un futuro senza sprechi, sfruttando la sua esperienza guidata dal Nestlé Institute of Packaging Sciences di Losanna in collaborazione con gli stakeholder in Italia. La collaborazione tra Nestlé e il fondo Eureka! si concentrerà sulla ricerca di tecnologie e soluzioni in alcune aree cruciali della strategia di sostenibilità del Gruppo, come l’innovazione di packaging, l’incremento nell’adozione di plastica riciclata ad uso alimentare e lo sviluppo di tecnologie che possano rendere più efficace lo smistamento e la raccolta dei materiali, impattando positivamente su qualità e quantità dei processi di riciclo. “Investire in ambito materiali avanzati porta con sé la consapevolezza di dover rivisitare e ampliare le tradizionali tecniche di analisi del profilo di rischio / rendimento economico-finanziario, con analisi del profilo di rischio ESG (Enviromental, Social e Governance) delle iniziative oggetto di valutazione, in particolare per quanto riguarda i rischi ambientali. Eureka! Venture ha ritenuto essenziale in tal senso disegnare una politica di investimento responsabile ed efficace con la convinzione che la prevenzione e individuazione dei rischi ESG, possa portare dei benefici diretti alle partecipate e contribuire in maniera rilevante allo sviluppo sostenibile del Paese. La partnership con Nestlé, con la sua policy e il suo impegno specifico nel migliorare le prestazioni ambientali degli imballaggi, ne esce anche in questo caso efficacemente rafforzata”, aggiunge Amati enfatizzando ulteriormente come il ruolo della ricerca e dello sviluppo scientifico tecnologico in ogni settore sia sempre più saldamente legato alla necessità di contribuire in modo fattivo alla lotta al cambiamento climatico e alla protezione dell’ambiente.© RIPRODUZIONE RISERVATA