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Lo avevamo detto un paio di anni fa che la berlinese N26 era la società fintech europea da tenere d’occhio. E’ stata la prima startup ad aver ottenuto una licenza ad operare come banca in tutta Europa dalla Federal Financial Supervisory Authority (BaFin) e la European Central Bank. Tra i suoi investitori della prima ora c’è anche Peter Thiel, uno dei fondatori di Paypal. Con l’ultimo investimento ricevuto, pari a circa 300 milioni di dollari (realizzato da Insight Venture Partners e Singapore GIC), la sua valutazione ha raggiunto i 2,7 miliardi di dollari. È il più grande funding round di private equity per una fintech europea mai visto, e la fa entrare nel club degli unicorni. “Grazie all’ingresso di Insight Venture Partners e GIC tra i nostri investitori, possiamo avvalerci del sostegno dei migliori player a livello globale per trasformare uno dei più grandi settori al mondo” ha affermato Valentin Stalf, CEO e co-founder di N26. Ad oggi, N26 ha raccolto più di 500 milioni di USD dai più importanti investitori a livello mondiale, tra cui Tencent, Allianz X, Valar Ventures di Peter Thiel, Horizons Ventures di Li Ka-Shing, Earlybird Venture Capital, Redalpine Ventures e Greyhound Capital. E tra i nuovi soci Insight Venture Partners è noto negli ambienti come venture capital firm che punta a società che meditano la quotazione in borsa (IPO).
N26 è la migliore banca online?
Cosa convince tanto di questa società? “N26 è il leader di mercato assoluto nel settore del mobile banking europeo” così dice Harley Miller, Principal di Insight Venture Partners. N26 ha sempre avuto chiaro l’obiettivo di puntare a diventare la prima Mobile Bank globale e di essere la migliore, offrendo servizi bancari più flessibili e trasparenti ai propri clienti. Che si tratti di caratteristiche già esistenti, come le notifiche in tempo reale e l’assenza di commissioni sui pagamenti tramite carta effettuati in tutto il mondo, o di funzionalità previste per il futuro, come la condivisione dei conti con un semplice clic, N26 continua a risolvere i problemi legati ai servizi bancari che i consumatori digitali di tutto il mondo si trovano a dover affrontare. “Le persone in tutto il mondo continuano ad avere un’esperienza orribile con le banche e tassi elevati. – ha detto Valentin Stalf, CEO e co-founder di N26 – Grazie anche ai nostri nuovi soci investitori abbiamo la possibilità di rivoluzionare una delle industrie più importanti e ricche al mondo”. Ed evidentemente rispetto ai clienti, N26 mantiene la promessa di banca senza costi nascosti, trasparente, sempre in tasca, affidabile. I numeri di N26 parlano da soli. Attualmente la società opera in 24 mercati europei, tra cui l’Italia, e ha più che triplicato la sua base di clienti negli ultimi 12 mesi, superando i 2,3 milioni di clienti, per un transato di oltre 20 miliardi di euro; i fondi depositati dai clienti nei conti correnti N26 ammontano a oltre 1 miliardo di euro. I proventi generati saranno destinati all’espansione globale, cominciando con il lancio sul mercato statunitense previsto per il primo semestre del 2019. “La società ha un ottimo posizionamento per espandere la sua attività nel mercato statunitense e costruire un digital brand globale con caratteristiche straordinarie” continua Harley Miller, di Insight Venture Partners, che è un fondo appunto statunitense. La società punta a superare i 100 milioni di clienti a livello mondiale nei prossimi anni. Ed è lecito presumere (dall’altro investitore Singapore GIC) che possa essere il mercato asiatico quello su cui puntare per raggiungere ‘quota 100’. Contributor: Donatella Cambosu
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